L’ingrediente speciale è lei, la piccola ed affumicata pitina.
E’ giunta fino a Roma nelle mani di una di quelle giovani (ma sì, ancora giovani) professoresse italiane che non si arrendono. Lei, la Serena, si presenta come un’archeoprofessoressa.
Poche cose la trattengono ed io ancora non le conosco. So che con la sua Panda gialla scava in giro per l’Italia, l’Europa ed il Vicino Oriente ogni estate. Perché lei non è una ciusi. D’autunno, inverno e primavera si insegna, d’estate si va a fare scavi archeologici.
Se lo scavo poi concede ancora del tempo eccola in giro con la parte giovane (ma sì, ancora giovane) dell’Happy Family versione pordenonese, pardon versione Rorai Grande. La Elena e la Sara non l’abbandonano mica. Non c’è aria di bamboccioni neppure dalle loro parti. Questa estate sembra vadano a trovare l’Orso Yoghi.
Così l’archeoprofessoressa con una trentina di studends (ed una suora che ha portato al pub) è arrivata in quel di Roma nell’unico fine settimana di pioggia. Non so per colpa di chi.
Come si conviene alle brave donzelle ci siamo date appuntamento a BiblioTeq. Lei con pitina, olio pordenonese (opera dell’ingegno suo e dell’Elena e la Sara) e un sacchetto di farina arcaica. Non si finisce mai di scoprire e di sperimentare.
Io l’aspettavo, la Serena, infatti avevo messo a bollire, dopo una notte in ammollo, i fagioli neri.
Nell’epoca delle tecnologie fantascientifiche, su Whatsapp ci si accorda su trasbordi di pitina. Dal fantascientifico al primitivo capriccio del nutrirsi.
Tornata a casa con la mia bella sporta di preziose leccornie ho deciso di condividerle con quell’esserino, giovane (ma sì, ancora giovane), indifeso e goloso perenne di mio marito.
Mentre in sottofondo rieccheggiava prima l’inglese e poi l’italiano di quel Renzi che tanto mi ricorda Crozza, misi in una pentola …
Zuppa di fagioli neri e pitina
1 + 1 cucchiaino di olio extra vergine d’oliva (nel mio caso della Serena, produzione limitata)
30 grammi cipolla bianca
1 carota
20 grammi sedano
50 grammi broccoletti
160 grammi fagioli neri non del tutto bolliti
acqua
sale
pepe nero macinato sul momento
4 fette di pitina
50 grammi di soba tagliata in quattro parti
In una pentola mettere l’olio extra vergine d’oliva ed unire la cipolla tagliata prima a fettine e poi a dadini.
Spellare e tagliare a rondella la carota ed unirla alla cipolla.
Tagliare a dadini il gambo di sedano e a striscioline i broccoletti puliti.
Porre tutto in pentola e mescolare.
Unire anche i fagioli neri non del tutto bolliti in precedenza.
Mescolare e coprire di acqua preriscaldata.
Cuocere per 20 minuti circa.
Salare e pepare nonchè aggiungere ancora un cucchiaio di olio extra vergine d’oliva.
Unire la pitina tagliata a dadini e subito dopo mettere anche gli spaghetti di soba tagliati in quattro parti.
Cuocere per altri 10 minuti e servire calda.
E’ una zuppa dai ricchi sapori e dai legami forti.