La torta perfetta alla vaniglia seconda Bea
Un anno nuovo va avviato con la marcia giusta. Quest’anno ho solo un paio di buoni propositi: osare, osare, osare e fare, fare, fare. Osare facendo e facendo il meglio. Cara modestia mi servi ancora, ma non mi devi frenare. Così sfogliando quel regalo speciale fatto dalla sorellina, mi sono persa tra le torte di Bea’s Bloomsbury. Scegliendo da che parte cominciare mi è bastato leggere l’introduzione. Per Bea è la torta alla vaniglia perfetta, quella di cui fidarsi e da cui partire per costruire altre torte speciali. Da qui dovevo cominciare e comicio: dalla perfezione della semplicità. Quadrato questo cerchio esistenziale, ora posso sentirmi ancora da Bea. E sì, signore e signori, io da Bea ci sono stata nel mio viaggio speciale del 2012. Sottilineo mio, perché nello stesso anno ho vissuto anche la mia luna di miele. Ma quel viaggio a London anche da Bea era mio, un anniversario per festeggiare consapevolmente il fatto che tenendo duri i denti, sperando, con un pizzico di fortuna (e un paio di botte di c…o) si …