Cibo, penna e foodwriting
Ci sono periodi in cui si raccolgono gli acini, altri in cui li si gusta. Altri giorni ancora sono fatti per sudare. E’ un rincorrere continuo di desideri, progetti, sapori ed abbracci. Queste giornate non sono da meno. Mentro il lavoro, quello serio da ufficio, mi porta in giro a far presentazioni (un saluto da Berlino 🙂 ), il lavoro, quello non meno intenso da blogger, mi regala qualche piccola sorpresa. Con questo grappolo in mano io mi ero commossa in cucina. La schiacciata d’uva lievitava, mentre il profumo dell’uva fragola mi faceva sentire vicino quel Nonno Bepi che mai mi ha lasciato sola. Non ricordo esattamente il numero del giorno in cui se ne è andato. Ho solo l’immagine dell’automobile del papà che passava di fronte a dove io e mia madre stavamo facendo volontariato. Direzione ospedale. Era chiaro. Ma non stare vicino ad una persona non vuol dire abbandonarla. Qualcosa di quello che sono mi ha dato. E così mentre scrivevo della schiacciata d’uva per il Mulino Bianco ed il suo Momenti di …