Month: Ottobre 2013

Cibo, penna e foodwriting

Ci sono periodi in cui si raccolgono gli acini, altri in cui li si gusta. Altri giorni ancora sono fatti per sudare. E’ un rincorrere continuo di desideri, progetti, sapori ed abbracci. Queste giornate non sono da meno. Mentro il lavoro, quello serio da ufficio, mi porta in giro a far presentazioni (un saluto da Berlino 🙂 ), il lavoro, quello non meno intenso da blogger, mi regala qualche piccola sorpresa. Con questo grappolo in mano io mi ero commossa in cucina. La schiacciata d’uva lievitava, mentre il profumo dell’uva fragola mi faceva sentire vicino quel Nonno Bepi che mai mi ha lasciato sola. Non ricordo esattamente il numero del giorno in cui se ne è andato. Ho solo l’immagine dell’automobile del papà che passava di fronte a dove io e mia madre stavamo facendo volontariato. Direzione ospedale. Era chiaro. Ma non stare vicino ad una persona non vuol dire abbandonarla. Qualcosa di quello che sono mi ha dato. E così mentre scrivevo della schiacciata d’uva per il Mulino Bianco ed il suo Momenti di …

Torta della tisana del Buonumore

Sarà per il nome, sarà perché appena bevuta mi ha rivelato tutto il suo profumo. La Tisana del Buonumore è stata la prima che ho voluto testare in cucina per L’Angelica e la sua iniziativa Ricette di natura. Iperico, anice e cannella, melissa e passiflora. Si dice che aiutino a riconquistare il sorriso. Di certo posso dire che danno una bella scossa di energia alla fine della famigerata giornata di lavoro. E sopratutto attizzano la curiosità su cosa sia l’Iperico. Infatti, ho dovuto studiare ben bene per questa ricetta. Prima ho scoperto che l’Iperico è detto anche erba di san Giovanni o scacciadiavoli e si ottiene da una pianta perenne semisempreverde e ha rinomate proprietà antidepressivi e antivirali. Mentre il carattere allegro della cannella mi è ben noto, essendo la spezia preferito della mia anima Concy, un portento di idee. Oltre a scoprire l’Iperico per questa ricetta mi sono ispirata al libro di What Katie Ate. Sono partita da una ricetta di muffin e l’ho adattata molto, lo devo ammettere, alla tisana fino ad ottenere …

L’autunno tra yogurt e noci

Quando l’autunno chiama, la golosa risponde. E la torta con yogurt e noci appare. Il tempo incerto, nella credenza delle noci pecan che vogliono attenzione. Sul divano la golosa che pensa ad un dolce da fare. Le idee si accavallano mentre fuori dalla finestra giungono delle gocce. Poco resta che non mescolare assieme le noci e la farina di segale, così tanto cercata e alla fine trovata al mercato biologico sottocasa. E’ un banchetto molto visitato. Due donne ed un uomo direttamente dalla Terra D’Arcoiris. La sua specialità le mele annurche, sono loro a richiamare i clienti più fedeli. Non manca neppure il succo di mele e quello d’uva, qualche grappa e talvolta anche le mele cotogne. Ma dietro a tutto questo ben di Dio, si scorgono le farine: di segale, farro, Senatore Cappelli e pure kamut. Non resta che farsele servire in sacchetti di carta e sentirsi un po’ bambina con la sorpresina in mano. Non è cosa buona lasciare i buoni ingredienti a lungo da soli nella credenza. E non è cosa buona …

Mamma a Roma

Consigli occasionali e spassionati su un giro turistico-curioso per la città eterna. Adatto per tutte le fascie di età, dai 37 ai bip anni 🙂 Alice nel Paese delle Meraviglie. Così è lei. Mette piede a Roma e si attiva. Parla, chiacchiera, ride, parla, chiacchiera, ride, parla. Non si ferma mai. Piccola ma tosta, col suo caschetto biondo, i jeans aderenti, la borsetta sottobraccio. Moderna e spigliata. Parla, chiacchiera, ride, parla, chiacchiera, ride, parla. Non si ferma mai. Non si fida del primo, nè del secondo che capita. Ma non se ne fa un problema. Qualcosa da dire o ridere lo trova. Ha sempre da fare. Galleria Pamphili, un cono di gelato da Giolitti, il suo primo kebab a Monti, due passi fino al Mosè, sale sul bus e pure sul trenino metropolitano. Lei ti segue e si arrangia. Non demorde. E’ venuta a trovarti dopo un anno e mezzo e ha molto da dire. Alice nel Paese delle Meraviglie. E’ lei. La mia mamma, Ivetta. Arrivata a Roma, strattonata da qualche mio impegno di …

Dietro Vegetable Literacy

Si scopre Vegetable Literacy assieme alla sua autrice, Deborah Madison For the English version click here Cucinare è imparare. Imparare è un lavoro senza fine. Io sono diventata un’allieva fin dalla tenera età essendo figlia di ben due insegnanti. Poi sono stata una studente e presto pure un’avida lettrice. Poco dopo l’arrivo del World Wide Web ha trasformato tutto. Ed essendo una persona curiosa sono portata a catturare quanti più stimuli possibili dal web, come è successo col recente lavoro di Deborah Madison. Vegetable Literacy. Milioni di libri di cucina esplorano il tema delle verdure in cucina e nei nostri menù quotidiani. Vegetable Literacy è più di questo. Il titolo non è solo intrigante, è pure un sunto eccellente del lavoro e dell’idea che è maturata nella mente di Deborah. “Le famiglie sono fatte di somiglianze e relazione” e le famiglie esistono anche nel mondo vegetale. Ciascuna famiglia ha la sua storia, le sue abitudini ed i suoi membri dai caratteri più o meno facili. Per darti la migliore introduzione possibile a Vegetable Literacy non …