Torte, Vino

Torta con pere ed Amaro

Chi mi ha fatto avere l’Amaro non sa veramente cosa ha scatenato in me.
Oltre a tentare di usarlo ovunque, con preferenza assoluta nei dolci, mi sono liberata anche della timidezza. Non cedo le mie fette di torta a nessuno. Mai.
Non è fame, è solo voglia di qualcosa di buono tutto per me 🙂

Sarà che ultimamente se vedo una ricetta la devo fare mia. Non c’è verso che la rispetti dall’inizio alla fine. Con la scusa che la credenza ha quello e quell’altro, la ricetta la devo adattarla. Oramai è un capriccio che si è trasformato in necessità.
E se la ricetta prevede dei fichi sono capace di prendere l’ultima pera rimasta sul davanzale di casa ed usarla in quel dolce di Maria Speck.

Non ti sto a dire per ora chi è Maria Speck, tanto tra poco ci metteremo davanti ad un post a parlare con lei. Ti basti pensare che ha scritto un libro sugli ancient grains, grani antichi come il farro, l’orzo etc.. Quel libro, come puoi intuire, è finito sul mio Kindle ed io mi sono messa a leggerlo.

Sfoglia le pagine, leggi le ricette, impara qualcosa di nuovo ed eccomi che in cucina.
Imbevi con l’Amaro le pere, mescola l’impasto, fallo cuocere ed eccomi a divorare pezzetto dopo pezzetto una torta dal sapore d’altri tempi. Nutriente, morbida ed accattivante, mai noiosa durante le due mezze giornate in cui ha vissuto.

Due mezze giornate in cui ha fatto il suo dovere. Prima di dolce compagna di un sonnolento caffè pomeridiano domenicale e poi silenziosa ma confortante spalla su cui sfogarsi il lunedì di ritorno dal lavoro. Lei mi aspettava giusto per quello. Io la volevo proprio per quello, per ricordarmi il lato buono della vita. Perché oltre lo stress da ufficio c’è molto altro in una giornata che si rispetti.

Torta con pere ed Amaro

1 pera dal peso di 200 gr (pulita da 160 gr)
2 cucchiai di Amaro Averna

Ho cominciato col tagliare la pera a metà e poi a pezzettini, non minuscoli per la verità.
L’ho messa in una ciotola, ho unito l’amaro ed ho mescolato il tutto.
Se vuoi sapere il tipo di pera posso dirti con certezza che non era una Kaiser, nè una Williams e neppure una classica Coscia piccola. Ti dico senza pudore che non me lo ricordo che tipo, era una sorta di Coscia di medie dimensioni, ma chi mi rifornisce di frutta ha di solito solo le Coscia piccole. Secondo te, che pera era?
Ma torniamo alla torta. Imbevuta la pera mi sono dedicata al resto:

1 uovo medio
95 gr di miele (circa due cucchiai colmi)
80 gr olio extra vergine d’oliva
100 gr yoghurt intero
190 gr farina di farro
1 cucchiaino di lievito
un pizzico di sale

Avendo capito che la preparazione era veloce ho preriscaldato il forno a 180°C.

Ho messo in una ciotola l’uovo (senza guscio), il miele, l’olio extra vergine d’oliva e lo yoghurt.
Ho mescolato tra di loro tutti questi ingredienti liquidi. Per farlo ho usato le fruste elettriche. Ho messo di amalgamare quando anche il miele si era bello che mimetizzato con tutti gli altri ingredienti.
Ho unito la farina, già mescolata con il lievito, e ho ripreso a mescolare con le fruste.
Un pizzico di sale, qualche colpo di fruste e…
…ho unito i dadini di pera con l’Amaro. Qui ho mescolato con un cucchiaio di legno.

Infine, ho versato il tutto in uno stampo da plumcake lungo 24 cm.
Ho cotto in forno caldo a 180°C per 30-40 min.

Una volta cotta, ho fatto raffredare la torta.
Per servirla, l’ho tagliata a dadoni. Così per spiluccarne solo poca 🙂