Torte, Vino

L’amaro e la semola

“E’ mia”
Per lei avrei lottato con tutti. Non meritava di finire a nessun altro se non a me.
Decisa, inflessibile, implacabile, determinata.
Doveva essere mia.
La contesa era forte. Ci guardammo negli occhi. Fissi ed imperterriti.
Alcuni secondi nel silenzio, un battito di ciglia e …
“Va bene è tua”
“Grazie caro”
La presi, la mangiai. Mi baciò.

Ti assicuro che per poche altre torte combatto così.
L’ultima fetta di questa agrumata ma non stucchevole, morbida ma non sbriciolona, dolce ma non stucchevole meritava la contesa.

Non si tratta di una ricetta né del tutto nuova né del tutto mia. Ottolenghi mi ispirò già a stravolgerla a suon di mele   o mele e cranberries. Ora ci si mette pure l’amaro, ancora Amaro Averna. I bicchierini di amaro e yoghurt mi hanno reso sicura dell’abbinamento con il lime. L’ultima arancia in giro per casa si è unita alla lista di ingredienti assieme a quella marmellata di arance di Sicilia che capeggiava sulla credenza da un po’.

Torta di semola, agrumi ed Amaro

40 gr zucchero di canna
90 gr farina di farro
90 gr semola rimacinata
1 cucchiaino di lievito per dolci

90 gr olio extra vergine d’oliva
15 gr succo di mezza arancia
35 gr succo di lime
30 gr Amaro Averna
20 gr acqua
100 gr marmellata di arance
2 uova

Per lo sciroppo:
6 cucchiai d’acqua
1 cucchiaio di Amaro Averna
1 cucchiaio di zucchero di canna

Si parte facendo preriscaldare il forno a 180°C, perché la preparazione è veloce.

In una ciotola ho unito gli elementi secchi: zucchero, farina di farro, semola e lievito per dolci. Li ho mescolati e sono passata oltre.

In un’altra ciotola ho messo l’olio extra vergine d’oliva, la marmellata di arance e le due uova.

Poi ho fatto il succo di mezza arancia, di un lime e dell’acqua versando il tutto in un’altra ciotola ancora. Ho unito l’amaro e ho mescolato.

Ho riunito gli elementi liquidi in un’unica ciotola e ho mescolato con le fruste elettriche.

Poi ho versato gli ingredienti secchi. Sempre con le fruste elettriche ho amalgato il tutto.

Ho versato il composto in uno stampo da plumcake da 24 cm di lunghezza.

Ho fatto cuocere a 180°C per 45 min. Prima di togliere dal forno ho fatto la classica  prova dello stecchetto.

Poco prima che terminasse la cottura ho preparare lo sciroppo.
Ho versato in un pentolino l’acqua, l’amaro e lo zucchero. Ho scaldato il tutto fino a sciogliere lo zucchero.

Spento il forno, ho atteso un minuto, ho tolto il dolce e cominciare a spennellarlo col succo.
Non ho usato tutto lo sciroppo. Mi sono fermata dopo 3-4 spennellate.

Come imposto dalla buona golosità ho aspettato che il dolce si raffreddasse.
L’impazienza l’ha avuta vinta ad un certo momento. Ma il giorno dopo questa torta agli agrumi e all’amaro diventa perfetta. Al terzo giorno, se sopravvive, iniziano le acerrime sfide all’ultima briciola.