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Vercelli Rice Experience #1: strudel al riso rosso

Rosso è Cappuccetto Rosso, rossa è la passione, rossi sono i pomodori.
Rossi sono i papaveri, alti alti, mentre tu sei piccolina.
Rosso piccante è quello dei peperoncini.
Ma a Vercelli cosa c’è di rosso?

A Vercelli non si dorme. Ancor meno durante una Vercelli Rice Experience. Ma gli occhi non si fan rossi per la stanchezza.
Quando arrivi non subito ti porteranno al mulino del riso e non impararei immediatamente come la pannocchia diventa riso. Prima quei cattivoni ti portano in cucina, anzi per precisione, prima al mercato e poi a sgobbare.
Tu che hai già fatto una ricetta col riso Venere dovrai ingegnarti.

Quindi niente nero, di giorno ci vuole un altro colore per distinguersi tra i mille chicchi.

Come se non bastasse non sarai sola, ma attorniata da chi fa delle crepes con la farina di riso Venere e chi dei dolcetti più che invitanti d’origine siciliana. Poco più in là scorgerai una sorta di sushi. Insomma, rischierai di sudar freddo, se non dalla fatica quanto meno dall’amichevole concorrenza.

E tu cosa potrai fare?
Io non trovai di meglio che buttarmi su un classico. Classico alla mia maniera ovviamente. Un po’ di questo ed un po’ quello, per poi stravolgere i piani per quell’ingrediente là che bisbigliava qualcosa tra la folla.

Andando in ordine. Subito mi dissi: “Meno male che anni prima cominciai a fare una torta salata genovese a base di riso.” Mischiando tradizioni e limitati saperi arrivai già con l’idea di uno strudel col riso. Decisivo fu però quel passaggio al mercato. Lì mi faccio distrarre facilmente.
L’occhio fu infatti attirato dai friggitelli e mi rimembrai come delle semplici polpette ai friggitelli un anno primo sortirono un bell’effetto su un ospite. Rimestando così saperi, idee e sottili trucchi ecco che lo strudel al riso si arricchì sulla carta di friggitelli e del tocco nordico di speck e Montasio. Dimentico qualcosa? Del radicchio rosso.

Tra il verde dei friggitelli ed il rosso del radicchio, quale riso usare?

Rientrando perfettamente nel budget di 10 euro ecco che nacque:

Strudel salato di riso rosso e verdure

Impasto:
250 gr farina 00
1 uovo
2 cucchiai di olio extra vergine d’0liva
un pizzico di sale
acqua (circa 50gr) da aggiungere man mano

Ripieno:
200 gr riso rosso
80 gr speck affettato
50 gr Montasio
5-6 friggitelli
10 foglie radicchio rosso

pepe (meglio se macinato sul momento)

Decorazione:
1 uovo
eventuale: semi di papavero

 

Prima di tutto fare l’impasto.
Si comincia con lavorare la farina con l’uovo, poi si aggiungono nell’ordine olio e sale. Si lavora fino ad ottenere un composto morbido (non molto diverso dalla consistenza della pasta all’uovo). Servirà aggiungere l’acqua, man mano finchè si raggiunge la consistenza desiderata.  Io ho riportato una dose media, raggiunta dopo aggiunte graduali in reazione alla consistenza del composto.

Ottenuto il composto lo si avvolge con della pellicola trasparente e si pone in frigo per almeno 30 minuti.

Intanto bollire il riso rosso per 30 minuti circa in acqua non salata.
Pulire le verdure.
Togliere i semi ai friggitelli e tagliarli a listarelle.
Tagliare sempre a listarelle le foglie di radicchio rosso.
Infine, tagliare a dadini il Montasio.

Scolare il riso e passarlo sotto l’acqua fredda. Farlo sgocciolare per bene.
Ora è tempo di stendere l’impasto.

Usare metà dell’impasto fatto. Stenderlo col mattarello fine, il più possibile.
Sopra l’impasto steso distribuire le fette di speck.

Preriscaldare il forno a 220°C.
In una ciotola mescolare assieme il riso scolato e freddo col Montasio, i friggitelli, il radicchio rosso ed il pepe.
Distribuire il tutto su metà dell’impasto ricoperto con lo speck.
Avvolgere lo strudel dandogli la sua tipica forma.
Spennellare con l’uovo sbatutto e decorare, se lo si desidera, con i semi di papavero.

Porre su una teglia ricoperta con carta forno e cuocere in forno caldo a 220°C per 30 minuti.

Un’idea in più? Il classico strudel può essere trasformato in mini-strudel perfetti per un buffet o uno stuzzichino.