Month: Aprile 2013

Le prime fave fresche

Sarò ripetitiva, forse pure esagero. Ma la luce d’aprile, un sana passeggiata senza fretta e senza ma in giro per le strade romane, due passi pure a Campo dei Fiori. Una spesa rapida, una di quelle senza fronzoli e senza lista di ingredienti al seguito. Le ho viste e le ho raccolte. Erano delle fave in vendita al mercato. Le prime che ho annusato quest’anno. Due e più manciate dentro il sacchetto di carta ed ero felice. Tutto questo l’ho trovo romantico, ripetutivamente irresistibile. Un’energia sorniona viene risvegliata. Non c’è null’altro che fare. Soccombere ad essere è il mio destino. Già mi vedevo nella mia striminzita cucina. Quella cucina che ha due gioielli, ossia due finestre. La luce si poggia su di esse e scatta l’incantesimo. Avevo voglia di quella magia. Cipollotto, fave e sedano. Quelli li portavo io nella sporta. Farro, riso rosso e piselli secchi. Quelli mi aspettavano fiduciosi in cucina. Custoditi dentro i barattoli di vetro attendevano di essere chiamati a raccolta. Un sabato come tanti, un pranzo come pochi. Sarò ripetitiva, …

Limone ed olio in un biscotto

Come farsi notare in mezzo alla folla? Questo è il mio grande problema esistenziale di oggi (e di ieri). Farsi notare non è da tutti. La paura, il terrore, la gioia di distinguersi. Dall’adolenscenza in poi, la consapevolezza di voler essere qualcuno crea tutto questo. Ti ricordi? Paura: “Oddio mi guarda” Terrore: “Adesso che faccio?” Gioia: “Sì, mi ha notato. Yuppi!!!” Però non sempre questo minestrone di emozioni si crea. E allora che si fa? Quando si diventa invisibile e no, io non ci sto. Così succede che una, a caso :), passeggia ad Eataly in attesa di un’amica e chi ha il banchetto dell’olio in degustazione la snobba. Mi fermo, attendo, niente. Certi uomini alle minigonne reagiscono in maniera veramente strana. Come se una che ha la gonna non cucinasse mai. Così succede che una, a caso :), passeggia ad Eataly con l’amica e chi ha il banchetto dell’olio in degustazione parla solo con l’amica. Anzi, all’amica da pure della signora. “Iuuu Iuuu l’anello ce l’ho io” Così succede che una, a caso :), …

Cioccolato sano per giovani spose

Le chiamano domeniche pantafolaie. Nessun sentore di noia, solo una sana voglia di pretendere ristoro dalla fretta. Un divano, una copertina, un libro ed un “vorrei qualcosa di dolce“. Prima che si diventi due sul  divano, quindi prima della sintesi dei goal della domenica, è buona cosa per la giovane sposa recarsi in cucina. Prima avrà avuto l’accortezza di prelevare furtivamente da dietro il divano un pezzo della riserva di cioccolata. Con uno dei raggi sornioni della prima primavera, potrà in cucina dedicarsi con maestria e letizia alle dolcezze della vita. Avrà già imparato negli anni da zitella allegra che dolce e sano possono coabitare. Mescolerà la cioccolata col profumato cocco, gli energetici semi di sesamo e i salutari fiocchi di orzo. Non da ultimo si preoccuperà delle maniglie dell’amore aggiungendo dello yoghurt magro. Con fare indiffirente potrà farsi trovare mezza assopita sul divano con un vasetto di cioccolato sano sul tavolino. Non ci sarà sguardo del marito che la importunerà, solo qualche scricchiolino di denti propri ed altrui a “disturbare” la pacata domenica.

I miei primi scones per Twelve Loaves

Non avevo ceduto al richiamo degli scones. Così presenti nel tè delle cinque del pomeriggio nei romanzi e noi sogni delle ragazze alla Jane Austin. Vittima del tè sì, ma dei suoi rituali femminili certo che no. Che credi! Io ero e sono una Jo di Piccole Donne. Eppure mi ritrovai un annetto fa ad un matrimonio in Irlanda. Nell’attesa del ritorno degli sposi dalla saga delle fotografie fummo intrattenuti da un ricco buffet a base di scones. Assaggiato uno, ne capii e ne capimmo il valore. Però mai entrarono nella mia cucina. Che credi! Io sono una biscottara con i fiocchi 🙂 Eppure arrivò la chiamata di Twelve Loaves. Ogni mese una sfida aperta a suon di pane. Per l’Aprile 2013 il tema sono le bacche. E subito a me sorse la voglia di fare gli scones con i cranberries. Così imparai come, puntando sullo yoghurt ed eliminando il burro, oltre che leggero l’impasto diviene morbido e capace di piegarsi ad ogni capriccio. Il perchè dei cranberries è presto spiegato. Sono una debolezza da …