Month: Febbraio 2013

Capitan Uncinetto #2: cuori in segnalibro

Un’idea balzana e romantica assieme. Forse più da donnina che il giorno di San Valentino si troverà altrove per lavoro, che da donna moderna che affronta imperterrita i fornelli giorno dopo giorno. Amorevolmente e romanticamente però un pensiero è stato prodotto. Seduti sul divano, notizie giornaliere trasmette dal televisione, uncinetto numero 1.5, cotone colorato in mano. Si va altro il ritorno all’uncinetto di Natale. L’avevo scorto quello schema, mi aveva attratto il cuore. Esecuzione se non repentina quanto meno veloce. Dispiacere crescente nel lasciare il cuore solitario, così l’ho legato fino a farlo diventare un segnalibro, per chi i libri li sfoglia ancora di carta. Due fili colorati d’uncinetto. Si inizia con 12  catenelle chiuse su se stesse a cerchio. Il primo giro impone  3 catenelle seguite da 16 maglie alte. L’attenzione cresce quando alla fine del giro, dopo l’ultima maglia alta si fanno 3 catenelle che si chiudono nella prima catenella del primo giro. Da lì si parte con altre 6 catenelle per poi procedere con maglie alte e catenelle. Infatti, nell’arco del giro …

Il mondo sottovuoto

Lì, nascosta quasi dietro il divano. Era una scatola, omaggio, gradito e prezioso. Scartato voracemente e lasciato socchiuso per un momento speciale. La volevo scoprire con calma, per capirla e conoscerla. Il tempo passò, tra scuse e ritardi, giunse il momento. Un post-it giallo, chiaro ed evidente. Il fine settimana era dedicata a lei. La macchina del sottovuoto di Tre Spade. Rossa, luccicante e professionale. Certezze e promesse da parte sua. Curiosità e timore da parte mia. Ci incontrammo grazie a questo blog, che scivola piacevole tra i pensieri giornalieri. “No, ma ce l’hai…Di che marca è?” “Ah, però. Mica male” Oramai era diventata un argomento di discussione con colleghi ed amici. “Ma come la usi?” Imparo ed imparo velocemente, così dicono. Ecco che sfoglio il dizionario. Alla voce S-o-t-t-o-v-u-o-t-o  compare “…eliminazione dal contenitore di tutta l’aria o di alcuni gas, come l’ossigeno, responsabili dell’ossidazione dei cibi…bla bla bla…è possibile conservare un alimento…bla bla bla…È una tecnica che permette di conservare il sapore, il profumo, il colore e le proprietà nutrizionali dell’alimento…bla bla bla…spesso abbinata …

Zuppa di una volta

Ma proprio di una volta, della volta dei racconti. Ero sul divano, cosa non rara durante i giorni influenzati. Sfoglio Elle à table, scorgo una zuppa all’antica. Attrezzo di estro la fantasia. Mi faccio forza col piacere di poter accogliere a casa per pranzo la Cavia. Le cose rare si sa incitano a cliccare tra uno zapping e l’altro anche quel tasto là, sì, quello rosso. A trasmissioni interrotte (volontariamente) scosto la copertina. Verde, rossa, bianca, blu, strisce di calore. Inforco le materne ciabatte. Sorrido in faccia alle ginocchia che scricchiolano. Età o influenza? La seconda che ho detto. Il divano si allontana da me, pigro pure lui. Uno strattone contenuto alla porta che porta in cucina. Ed ecco il gelo di una stanza priva di riscaldamento. Siamo in inverno. Mi devo muovere. Il coraggio persiste. Affronto la tempesta di energie ballerine. Sfilo il tagliere tra il muro e le pentole. Furtivamente rapisco dal frigorifero cipollotto, carota, gambo di sedano, ultime foglie di cavolfiore. Nessun riscatto viene chiesto. Con calma e faccia tosta apro la …

Vagabondando online

Capita a tuti, stavolta è il mio turno. L’influenza è arrivata ed il divano mi ha accolto. Così niente nuove ricette o avventure complicate in cucina. Ho passato del tempo, forse troppo, tra televisione, riviste sfogliate per poco, trame gialle interrotte da pubblicità e da stanchezza varia. Ho cercato coraggiosamente di resistere alle ondate di discorsi sull’Imu, ho sbadigliato di fronte a lezioni sull’outfit giusto, ho resisto alla marea incalzante della pasta zucchero. Sono rimasta me stessa: influenzata 🙂 Ma da brava blogger non potevo che tentare anche la strada del web. Meno male che il frutto del mio lavoro passato è corso è soccorermi. Hai letto l’avventura tra i pani dell’Alto Adige o la ricetta del pane veloce e dolce a base di farina di saraceno che sono apparsi sul Blog del Pane? Sarò stata poi astemia per alcuni giorni, ma ho comunque fatto in tempo a sorseggiare e descrivere la Black Chocolate Stout. Non mi dire che ti sei perso pure quella? 🙂 Navigare, curiosare, captare stimoli, immagini. Ho cercato di fare anche …

Il Talismano di Ada Boni #3: Chi sono le altre?

Pagina dopo pagina, Ada Boni mi fa sgorgare curiosità. Quasi con stupore scopro che la cucina ha un ruolo cruciale per noi donne. Non vorrei darti l’idea però che la mia è la scoperta dell’acqua calda. Sì, le donne sono state relegate in casa per secoli. Chi da sola o chi con l’aiuto di cameriere e simili ha dovuto sembra interessarsi alla cucina. A volte è stato un dovere, altre pure un piacere. La sorpresa  è nel vedere che ognuna l’ha sempre vissuta a modo suo. E che accanto a nomi come Ada Boni ed il suo Talismano ci sono altre piccole o grandi non blogger, ma donne. Chi sono le altre? Se oggi accanto ai big della food blogosfera italiana, a fianco de Il Cavoletto di Bruxelles, Un tocco di zenzero, Jul’s Kitchen e le tue blogger preferite, ci sono io, presa tra blogghino e casetta. Chi si trovava al fianco di un mostro sacro come Ada Boni? Chi sono le altre? Cosa ti dicono nomi come Giorgina, Donna Mimma, Emilia Zamara?