Spesso è una delle prime torte che si impara a fare.
Ricordo ancoro lo stampo che si metteva sul fornello e non nel forno per farla. C’era yoghurt ed olio a renderla particolare. Ero giovane, intrisa di scuola media, qualche patema esistenziale tra adolescenza e capriccio. Ma lei c’era di già.
Quel lei è la persona che segue con Francesco La Cjasalìne. Con Laura ci si vedeva ogni pomeriggio d’estate, o quasi, tra un ritardo ed un’ansia di puntualità. C’erano i famosi cornetti che si intestardivano a non venire e c’era la torta allo yoghurt. Era quasi un marchio da brava donnina di casa farla e personalizzarla.
Tra un bignè, dei biscotti magici e torte varie, ecco che a casa di una o dell’altra spuntava la torta allo yoghurt.
Ora da grandi ci siamo ancora noi: io, Laura ed il resto del mondo.
Qualche chilometro ci separa, ma un po’ alla Don Camillo e Peppone, mica ci lasciamo sole.
Così per inaugurare il nuovo anno di post della serie Da La Cjasalìne alla tavola, mischio gli ingredienti che puoi trovare presso La Cjasalìne di San Daniele del Friuli per suggerirti una ricetta.
La Cjasalìne già vende un misto di farina di mais e grano saraceno, ma ho preferito dare risalto in questa torta alla yoghurt al grano saraceno. Gli aromi sono tutti naturali: scorza di arancia e limone. Qualche cucchiaino di semi di papavero per rendere più curioso il tutto.
Non resta che accedendere il forno e scoprire cosa ne vien fuori.
Torta di polenta e grano saraceno allo yoghurt
125 gr farina di grano saraceno
65 gr farina di mais
1 + 1/2 cucchiaini di lievito per dolci
un pizzico di sale
155 gr zucchero di canna
2 cucchiaini di semi di papavero
scorza grattugiata di mezza arancia e ooco limone
120 gr yoghurt magro
3 uova medie
75 gr olio extra vergine d’oliva
Mescolare assieme in una ciotola le farine di grano saraceno e polenta con il lievito, il sale, lo zucchero, i semi di papavero e le scorze di arancia e limone.
Preriscaldare il forno a 180°C.
Si passa quindi ad unire agli ingredienti secchi lo yoghurt e subito dopo le uova. Qui si usa senza problemi lo sbattitore a fruste.
Da ultimo amalgamare l’olio extra vergine d’oliva.
Versare in uno stampo da plumcake. Essendo il mio ultimo acquisto uno stampo di silicone non ho avuto bisogno di imburrarlo ed infarinarlo.
Cuocere a 180°C per 55 minuti circa. D’obbligo è la prova di cottura con lo stecchino.
Far raffreddare e servire per un rilassato tè pomeridiano o altro ugualmente importante momento di relax.
Se vuoi un’altra idea per usare in versione dolce la farina di mais, già ne avevo fatto una torta col vino.
Continua a seguire Da La Cjasalìne alla tavola e se puoi vai a scoprire quali ingredienti puoi trovare da Laura e Francesco: