Month: Settembre 2012

The dirty life

Volevo quello. Lo ho avuto. Parlo di un libro. Sono partita in vacanza con The Dirty Life sottobraccio o meglio in saccoccia. Si presentava come un resoconto sincero della vita di fattoria. Non che nella mia vita di tutti i giorni bazzicchi da una fattoria all’altra. Ma volevo, oltre che prendere l’aria danubiana in faccia, anche ricordare e non sognare la vita tra i campi. In qualche modo volevo qualcosa che mi ricordasse il lavoro, la dignità e la fatica di quel mondo, senza buonismi, retorica ed iperboli. Io nata in campagna, una volta son scappata, volevo altro. Volevo provare altrove il mio valore. Ricordo i giorni passati tra nonni e genitori, tra sole e pioggia e piccoli, e sottolineo piccoli, lavori agricoli. Ed eccoli  i profumi, a tratti puzze, che forse l’età richiama alla mente. Mi ritrovo come in mezzo tra realtà ed ricordi. Non posso sognare: ho visto e sentito il peso di quella vita. “Non dirmi che ti piace questa vita?” diceva a volte il nonno Bepi e a volte la nonna …