Pane e lievitati

Pane di fine agosto

Con l’armonia delle vacanze ancora nel sangue, ho aperto il frigorifero e salutato il mio lievito madre.
Dopo le prime carezze fatte per rinfrescarlo è giunto il tempo dei dubbi.
Quale pane è più adotto per un ritorno in cucina? Il mercato di Campo dei Fiori a portata di mano ha ravvivato il solito pane. Sarà che tendo ad essere come Paganini, così restia alla ripetizione. Sarà che nell’attesa del tanto preannunciato rinfresco di fine estate anche i più originali 🙂 si demotivano per qualche picco di ennesimo caldo. Non ho potuto che riaprire il libro della mie ricette di pane preferito e aggiungere qualche ingrediente fresco di mercato. La fame e la creatività si allettano con poco!

Lasciando da parte il tono simil professionale, ti domanderi com’è possibile che una ragazza possa mettersi in testa di fare il pane ed accendere il forno prima dell’arrivo del fresco.
Ognuno ha le sue manie. Stringere l’impasto, allentare la presa, aspirare a fare qualcosa di buono era l’unico modo che avevo per tornare alla dura dolce realtà senza sentirmi travolta dal peso di una quotidianità che avevo allontanato pedalando lungo il Danubio.
Che vuoi, sono fatta a modo mio, un po’ come questo pane che ama distinguersi.

Pane con porro, friggitelli e paprika dolce

375 gr farina di farro tipo 00
1 cucchiaino di paprika dolce
200 gr acqua
200 gr lievito madre rinfrescato un paio di ore prima
15 gr di porro (la parte bianca)
15 gr di friggitello (in pratica un friggitello, ossia un peperoncino verde dolce)
20 gr olive nere denocciolate
3 cucchiai di olio extra vergine d’oliva
3 cucchiaini di sale fino integrale
2 cucchiaini di semi di lino

Ho cominciato pulendo il porro e il friggitello e tagliando il primo a rondelle e poi a dadini e di il secondo, privato dei semi,  prima in quarti e poi a striscioline ed infine a dadini.
Ho tagliato a rondelle le olive nere.
Ho mescolato assieme la farina, la paprika, l’olio, il lievito madre e l’acqua.
Mentre impastavo ho aggiunto le olive, il porro e il friggitello.
Infine ho unito il sale e continuato ad amalgamare gli ingredienti nella ciotola.
Poi ho impastato sul piano di lavoro per una decina di minuti la futura pagnotta. Ovviamente ho spolverizzato più volte il piano di lavoro con della farina.
Poi, come il solito l’ho fatto lievitare in una ciotola sulle cui pareti ero passata con della carta cucina leggermente imbevuta d’olio extra vergine d’oliva.
Dopo mezz’ora ho fatto le pieghe a libro all’impasto.
Poi ho fatto lievitare per solo 6 ore (dato il caldo e la fame ho accorgiato decisamente i tempi per questa volta).

Ho infine dato la forma di pagnotta all’impasto e l’ho posto sulla teglia ricoperta con carta forno, mentre il forno si preriscaldava a 180°.

Ho fatto cuocere per 50 minuti.

Cotto il pane, l’ho tolto dal forno e l’ho fatto raffreddare.
Anche in questo caso, il pane era morbido, gustoso. Ideale anche per quel qualcosa di sfizioso di cui a volte si ha bisogno prima della fame vera e propria.

Questo pane apparirà anche su Yeastspotting di Wild Yeast.