Month: Marzo 2012

Cheese Angels #1: siamo noi

A volte può bastare una chiacchiera in enoteca sui formaggi ovini tra Rossella e Lucia. Altre è sufficente che Elena scriva di una caciotta aromatizzata alle rose che Rossella subito si entusiasma. Ecco allora l’idea, creare le Cheese Angels. Tre donne alla scoperta dei formaggi tra Friuli e Lazio passando per le loro tre passioni: degustare, capire, raccontare. Lucia Galasso si occupa di antropologia, Elena Roppa di enoturismo e tutto ciò che è buono e sano in tavola e Rossella Di Bidino di legare insieme ricette e storie. Così si presentano le tre Chesse Angels. Appassionate di formaggio tra gola e mente.

Risic Blanc e trota in crema

Lo verso nel bicchiere, avvicino il naso e colgo un bouquet ricco. Ne rimango subito folgorata, come spesso mi succede con i vini che Fernandowine mi manda. Ero già partita con l’idea di abbinare a questo vino di Villa Job una crema facile e veloce che potesse riassumere, con sintesi friulana, la terra da cui giunge questo vino. Del Friuli ne parlo spesso, però la lista dei prodotti locali è ben difficile da esaurire. Stavolta ho pensata alla regina di San Daniele, la trota, e al rafano. Il tutto è stato ridotto a crema per renderne facile una degustazione a mo’ di aperitivo o durante un pic nic che questo primo sole primaverile invita a fare. Il rafano è una pianta al limite dell’infestante di cui si consuma la radice bianca. In Friuli se ne fa una crema con le mele, aggraziata anch’ella e a cui in parte mi sono ispirata. Però vado per passi, perchè il Risic Blanc, o Vitigno Bianco, merita di essere scoperto. La delicatezza dei profumi guida anche le dosi della …

Oh, ma ci sposiamo #12: non vivrò mai qui

“Non capisco proprio come facciano a vivere così. Vai alla fermata degli autobus e non c’è neanche un orario. Arrivano quando ne hanno voglia. Il traffico è infernale, un caos senza pari. Il concetto di puntualità è…andato in ferie. I ragazzi guardano le ragazze in un modo…manco fossero carne da macello. Tutti credono di essere simpatici, ma son solo cafoni. L’italiano…strascicato, come se fossero stanchi di parlare. No, no, io non ci vivrò mai qui, a Roma”

Zuppa viola con cicerchie

Non è che il viola mi doni particolarmente,certo si fa notare e dona quel tocco particolare che noi donne spesso cerchiamo con grande assillo. Però una zuppa viola sovrasta tutte le altre 🙂 Così mi son messa a fare l’ennesima zuppa con le carote viola. Non che avessi comprate troppe, anzi, ma di certo ci ho messo un po’ a farle fuori. L’operazione eliminazione carote viola è proseguita con questa zuppa di cicerchie e piselli secchi sgusciati. Appena ho visto le cicerchie decorticate e bio persino non ho resistito. “Siete mie” ho urlato nella mia testolina. E così via a rimuginare su come usarle. Sulla strada per la cucina ho trovato i piselli secchi dalla zona di Viterbo che ricadono nella categoria del quasi chilometro zero. Orgogliosa di questo mix di “buona coscienza a posto” mi sono messa all’opera. Ecco cosa ho combinato:

Pane ai semi

Dopo l’acquisto dell’ennesima tipologia di semi da mangiare, ho trovato opportuno usarli subito. Era tempo di panificare, come ogni fine settimana. Un pane favorito si sta oramai imponendo in casa, sarà colpa del suo sentore di olio o del suo equilibrio tra dolce o salato, ma la ricetta del Pane d’Orzo la sto facendo e rifacendo. Oramai ho finito la farina d’orzo e sto utilizzando i resti della farina di grano saraceno, senza però mai eccedere nella quantità. Stavolta ho usato abbondanti semi di lino, di girasole e di alfa alfa. Alfa alfa, cos’è? Ho imparato essere l’erba medica. All’uomo da un valido aiuto nella guarigione dell’anemia, delle emorragie, del diabete, della gastrite, delle ulcere, dei disordini del colon, del cattivo odore e alito cattivo. Insomma, avevo un sacco di buone scuse per comprare, prima, ed usare poi questi semetti. Il pane? Ottimo e scusate la modestia. Qui parlo del sapore, poi sugli aspetti tecnici ne possiamo parlare. Ho sempre qualcosa da imparare.