Legumi, Secondi

Portulaca sulla mia tavola

Evvai ! Stavolta ho stupito la mamma.
La mia di mamma vive quasi arrocata in provincia di Udine, ma finalmente si è decisa a scendere a Roma. Così l’ho portata in giro per i miei luoghi cult, che comprendono il mercato del sabato di Via S.Teodoro (zona Circo Massimo). Io in ogni mercato ho la mia bancarella preferita…di donne. Sì, donne. Ovviamente accetto anche i maschi su questa Terra 🙂 e a casa, ma negli ambienti ove conta l’aspetto anche sociale, do una spontanea ed immediata preferenza alle donne.
E nella mia bancarellina piccina picciò, che già mi avvicinò al ravanello bianco e nero, stavolta ho trovato la portulaca.

La scena è stata più o meno del tipo: “E questo cos’è?”
“Portulaca”
“Scusa mi puoi ripetere il nome?” E giù a scriverlo su un pezzo di carta.
“Portulaca e si mettono le foglie nell’insalata”


Poi tornando verso casa la mamma a dire stupefatta: “Ed io che la toglievo dall’orto. Spunta da sola e credevo fosse una pianta infestante. Mi lamentavo dato che mi sembrava non servisse a nulla. Invece, guarda cosa imparo oggi!”

Arrivate a casa, mi son buttata a fare una delle mie insalate ricche, per far capire alla mamma, coi fatti, che un’insalata può saziare. Risultato? “Buona, la portulaca non è decisamente male. D’ora in poi…” e qui ha ripreso a parlare con la sua inesauribile verve.

Meglio allora passare alla ricetta, mentre lei continua ancora a parlare 🙂

Insalata di lenticchie e portulaca

Ingredienti per 3 – 4 persone

200 gr di lenticchie verdi di Puy
1/4 cipolla bianca
1/2 peperone rosso
pomodorini secchi sott’olio (stavolta li ho messi sott’olio con peperoncino piccante, aglio e harissa in polvere)
portulaca (le foglie di 4 rametti)
10 foglie di lattuga romana
1 manciata di semi di girasole
gomasio (o sale)
pepe
olio extra vergine d’oliva

Prima ho fatto cuocere le lenticchie in acqua per 25 minuti, calcolati dal momento di avvio della bollitura.
Intanto, ho pulito le verdure.
Poi, ho tagliato a dadini la cipolla, la buccia di peperone rosso. A pezzetini ho tagliato i pomodorini secchi sott’olio. Mentre la lattuga romana l’ho tagliata con le mani a pezzi.
Mi sono divertita a mettere le foglie di portulaca, anche coi germogli, insieme alle varie verdure.
Poi ho unito i semi di girasole e ho mescolato.

Cotto le lenticchie, le ho scolate dall’acqua di cottura e le ho passate sotto l’acqua fredda. Fatte sgocciolare le ho unite al resto degli ingredienti.

Ho condito con gomasio, pepe ed olio extra vergine d’oliva.

Direi che era un’insalata ricca, nutriente e che sapeva saziare. Notare l’era, perché non ne é rimasto niente.

Alla scoperta della portulaca

Ho appreso che finisce spesso tra le misticanze e che fa parte della stessa famiglia della rucola (o rughetta che dir si voglia). Andrebbe conservata a bassa temperatura. Poi la mamma si è ricordata che la conosceva in una sua variante che sbocciava persino.  Ed il nome esatto è Portulaca Oleracea. Se ci fai caso cresce persino in città negli angoli delle strade.

In realtà sono commestibili sia le foglie sia i fusti. I fusti essicati si possono anche conservare per l’inverno in vista della voglia di zuppe. Le foglie, come suggerito sopra, finiscono nelle insalate. E ci può consumare anche lessa, con esclusione delle radici.

E’ ricca dei famosi omega-3 e sembra abbia effetti positivi sul sistema cardiocircolatoria e per i problemi legati al diabete.
E’ ricca di vitamine A, C ed E. Nonchè custodisce anche molta mucillagine.

Io farò un tentativo di recupero semi dai rametti rimasti, dato che sembra che sia possibile anche se difficile.