Ossia la valigia delle vacanze appena trascorse.
Sono state perfette, oltre più rosea aspettativa. Anche se quelle erano trattenuto silenti, mai svelate.
C’è stata pace e silenzio, sole ed euforia, fatica e pazienza, riposo ed abbuffate. Tutto questo in due settimane disperse in maniera opportuna tra Friuli e Austria.
Ringrazio il tempo col suo sole, il destino col suo garbo, la Cavia per la compagnia, la bicicletta per i 280 km in cui ha dato il meglio di sè, le Gasthof incontrate lungo la strada, la Drava è cresciuta insieme a noi, le gentilezze raccolte.
Abbraccio con affetto le persone incontrate, dalle più care che ci hanno accolto a casa e trasportato alla scoperta del Friuli, fino alle blogger conosciute a tavola come Solema di Nonna Sole e Cristina (ed Elena) di Udine, la mia città e … Nonna Pina.
Ammiro l’attivissima Anna del Molino Moras ed lo sperimentatore Signor Meni de La Birra di Meni, non disdegnando neanche il cagnolino del Mulino Coiutti di Godia 🙂
Non c’è stato giorno che non mi abbia regalato qualcosa di sorprendente.
Quasi quasi apprezzo anche le inaspettate salite :), perchè in taluni casi sono culminate in un sidro di mele spettacolare. Perchè ogni fatica nascosta da questa vacanza, è stata veramente ripagata.
Non da meno, ho di quelle torte nella memoria, che divento troppo zuccherina solo a ricordarle.
Insomma, ho molto da ricordare e raccontare di questa vacanza in bicicletta lungo la Drava. Per ora ti offro un’assaggio dell’album fotografico che straripa da questa valigia dei sogni.

Poi ci si avvia verso Sillian, punto di partenza del nostro tour lungo la ciclabile della Drava. Siamo nel Tirolo e l'aria cambia ...