Pane e lievitati

Pane alle albicocche

Ho un gran difetto. Non mi piace ripetermi. E’ più di forte di me a volte e lo faccio senza cattiveria alcuna.
Così è anche in cucina. Sì, buono il pane, ma perchè dover mangiare sempre lo stesso. Inoltre, quando lo fai tu, cioè io, mi piace anche mettermi alla prova. Anche se diciamocelo, fare il pane non è questa gran fatica. Mettere le mani in pasta è per me uno dei gesti più spontanei e piacevoli che conosco.

Così dalla voglia di panificare e di usare le albicocche secche comprate per motivi ignoti durante la vacanza lampo in Belgio, nasce questo pane. L’idea non è mia però. E’ di Richard Bertinet l’autore di Dough, un libro che è stato un successone di autoregalo. Nel senso che me lo sono regalata io per Natale e che è stato utilizzato molto. Per me è ottimo: da idee, ricette e innesca la voglia di personalizzare il pane che è in te 🙂 Non usa il lievito madre in maniera ossessiva come me, ma, come ho fatto io, si possono tradurre le sue ricette anche in esecuzioni col LM. Dopo aver provato con gran soddifazione il suo pane ai datteri e noci e aver traslato il suo pane al sidro in pane al Colfondo, ecco il suo:

Pane alle albicocche secche

50 gr di farina biologica tipo 0 (in realtà ne andavano 200 gr ma le esigenze di credenza han avuto la meglio)
450 gr di farina biologica di farro (in reatlà ne andavano 300 gr, ma ho mantenuto semplicemente il totale di farine date le suddette esigenze di credenza)
120 gr di lievito madre
350 gr di acqua
1 cucchiaino di miele di marruca (mia aggiunta)
10 gr di sale
150 gr di albicocche secche
fiocchi d’orzo

Ho lavorato insieme la farina, il lievito madre, il miele e l’acqua. Quando ho amalgamato questi ingredienti ho distribuito della farina di farro sul tavolo da lavoro e ho continuata la lavorazione alcuni minuti, anche se l’impasto era appiccicoso. Ho poi aggiunto il sale e lavorato ancora per una decina di minuti aggiungendo poca farina.

Il passo successivo è stato unire anche le albicocche secche tagliata a dadini. Amalgamato nuovamente il tutto, l’ho fatto riposare un’ora in una ciotola ricoperta con un telo da cucina. Ho fatto le pieghe a libro e ho fatto lievitare 10 ore sempre con telo da cucina umido sopra.

Trascorso questo tempo ho dato all’impasto una forma da pagnotta e l’ho messo sulla teglia del forno, preventivamente ricoperta con carta da cucina. Ho bagnato leggermente la superfice con un pennello da cucina e ho distribuito sopra i fiocchi di orzo.

Ho fatto lievitare per altre 2 ore.

Ho cotto in forno preriscaldato a 250°C per 10 minuti, poi a 220°C per altri 10 minuti, infine per 15 minuti a 200°C.

Consiglio: addentare raffreddato e preferibilmente il giorno o i giorni dopo. E’ un pane dolce che raggiunge l’equilibrio dei sapori dopo un po’.