Eventi, Friuli, Vino

Cantine aperte versione aperitivo

Ci sono eventi che vanno toccati con mani. Dopo aver lasciato carta bianca al Movimento Turistico del Vino per raccontare le incipienti Cantine Aperte 2011, ho voluto testare con mano l’evento. Così la scorsa settimana in quel di Udine ho partecipato attivamente all’aperitivo di presentazione di Cantine Aperte.

Appena arrivata nella libreria che ospitava l’aperitivo ho scorto al banco degli imputati 🙂 Elena del Movimento Turistico del Vino, poi di spalle ho scorto l’altra blogger locale, Sara Rocutto, e dopo poco è apparso alle spalle il giovane scrittore Davide Nonino. Della folta schiera dei geek-pedalatori si è visto poi @ildan. Altre presenze di non minore rilievo la mia dolce sorellina e Laura.

In Friuli si fanno le cose per bene. Ecco allora che prima di buttarsi sui calici c’è stata una gradevole presentazione di alcune aziende. Ognuna si è presentato, ha rilevato lo spirito che la anima e ha parlato degli eventi con cui animerà la sua Cantine Aperte. Principe di Porcia, Ferrin, i distillati Bepi Tosolini, Parovel con l’olio del Carso: ecco con chi si sono approcciate le Cantine Aperte.

Non posso nascondere un po’ di inclinazione naturale verso i distillati Tosolini e l’olio del Carso, che cercavo da tempo.
Andando con ordine di assaggio …

Sauvignon Dry

Primo assaggio. Prodotto da Principe di Porcia e Brugnera. Si tratta del vino spumante fatto da oramai 20 anni e quindi presentano non solo per venire incontro alla domanda crescente di bolliccine. Mi ha incuriosito, ma essendo presa nelle public relations non posso che ripromettermi di provarlo nuovamente.
Per vorrà conoscerlo durante Cantine Aperte 2011  potrà farlo anche partecipando alla gara tra principianti golfisti. Gara che si giocherà non tra le buche di un green, ma tra le botti. Inoltre, il Principe di Porcia e Brugnera partecipa anche alla Cena col Vignaiolo, che verrà tenuta presso il Castello di Porcia e con piatti tratti da “Il credenziale del Castello di Porcia”, ovviamente occorre la prenotazione.

Refosco da uve passite

Si va col rosso dei Ferrin. Fabiola dell’Azienda Ferrin ci ha deliziato prima elogiando la capacità di scelta dei grappoli giusti da parte delle donne in vigna. Lei chiama a vendemmiare solo donne. Brava! 🙂 Prima di offrirci il vino ha anche accennato al Decalogo dell’accoglienza in Cantina che il Movimento Turistico del Vino ha chiesto di sottoscrivere, perchè sebbene ci sia e ci debba essere un orario di apertura, non poche volte loro han aperto le porte dell’Azienda a tutte le ore a cui gli appassionati si sono presentati. Presso l’Azienda è già in corso una mostra collettiva di pittura che si protrarrà fino al 26 giugno 2011. Anche loro partecipano sia a Cantine Aperte che alla Cena col Vignaiolo, sfruttando l’accoglienza del Ristorante al Molino di Camino al Tagliamento.

Il vino? Decisamente di carattere tale da nascondere fino all’ultimo il legno.

Degustazione dell’olio carsolino

Prima regola: l’olio va degustato ad una temperatura di circa 28°C. Per raggiungerla ci è stato consigliato di coprire con la mano il bicchierino d’olio e porlo al riparo dalla luce del sole (al tramonto, nel nostro caso).

Seconda regola: il naso. Annusa. La Bianchera, l’olio extra vergine d’oliva coltivato nel punto più a Nord possibile, si farà sentire con l’odore di erba (e non facciamo allusioni qui 🙂 ). Erba appena falciata.

Terza regola: il primo sorso deve essere piccolo e studiato 🙂 Nel senso che, prima va fatto girare l’olio per la bocca poi va emesso un SSSSssss per far passare l’aria ed i profumi dell’olio fino al naso. Infine, appariranno i sentori, dopo un pizzicore al naso.

E’ da qui in poi che si sente il carattere dell’olio.
Non si avrà una sensazione di grasso con la bianchera in bocca. Bianchera? E’ il nome del vino del Carso, olio autoctono ricco di polifenoli.

L’azienda Parovel è l’unica azienda della provincia di Trieste a partecipare a Cantine Aperte. Si trova alle porte della Val del Ospo e accanto alla Valle Rosandra. E’ stata costruita nel 2006 ed è, ci è stato raccontato, come una barca, che si sposta ogni anni di un centimetro. Bisogna andarci per scoprire com’è?!
Oltre l’olio produce tra gli altri la Vitovska, abbinabile con le frittocole con l’anima, ossia l’acciuga.

Amaro Tosolini

E per concludere l’aperitivo non poteva mancare un amaro, che si è sentito ben ricco di sapori dopo l’olio.
Anche se io alla domanda: “Direi di puntare direttamente all’amaro o volete della grappa prima?” avrei risposto grappa e amaro :), ma son debolezze mie.

Bepi Tosolini è l’unica, invece, distilleria ad unirsi a Cantine Aperte, su 103 aziende partecipanti. Attiva dal 1930, si è trasferita nell’attuale sede di Povoletto dagli anni Ottanta. Detiene l’80% del mercato delle bagne per la pasticceria, ma si conosce per noi comuni mortali per le sue grappe ed i suoi distillati. Piuttosto alettante la grappa agricola che raggiunge i 50°, ma pure il Most lo assaggerei volentieri. Ha creato una grappa per i 150 anni dell’Unità che verrà offerta in occasione di Cantine Aperte.

Per chi può, domenica 29 maggio 2011 ci sono tante Cantine Aperte. Da usare con cautela 🙂