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Ambizioni del 2011

Ossia come aprire l’anno con le idee chiare in testa.

L’ottimismo abbonda in questa fase, le idee sono facili da farsi venire. Ogni idea sembra avere un suo teorico valore, sembra rivoluzionare almeno un istante.  Anche razionalizzarle è alquanto agevole. Saranno poi i 365 giorni (già 362) a seguire che decreteranno se questa lista di ambiziosi buoni propositi verrà rispettata. Ossia, saranno quelle ore dedicate al dovere e al piacere a dimostrare se anche io sono capace di mantenere la parola.

Per non fare figuracce ho ridotto l’elenco a 5 punti tra l’essenziale e forse il banale, il detto e ridetto. Ma li scrivo per tenere fede almeno ad uno di questi.

  1. Seguite la passione del cibo e della cucina, evitando però di convogliare tutte le discussioni a questo. Ossia, voglio farmi una cultura enogastronomica, ricordando però che la cultura non è solo quella.
  2. Provare anche un sacco di cose in cucina.  In primis, voglio imparare a fare i lievitati dolci e capire cos’è che rende il mio lievito madre più incline a donarmi pani straordinari, piuttosto che dolci lievitati di uguale successo.
  3. Imparare a scrivere anche off line. Voglio riprendere la penna in mano, riacquistare la mia calligrafia, riscoprire il piacere di scrivere anche senza essere vista.
  4. Osare quando c’è la passione dietro, osare per dire anche a me stessa cosa vorrei veramente. Osare come altra faccia del tentare. Basta lamentarsi della faccia tosta degli altri e basta.
  5. Non smettere di essere curiosa. Non smettere di fare domande e di osservare. Ossia, cambiare qualcosa di me stessa, pur rimanendo “io”, perchè anche a trenta e passa anni si discute ancora con se stessi. Che sia un buon segno?! 🙂

2011: eccomi qua, pronta ed insieme titubante con queste ambizioni.