Dato che non si vive di soli Cjalsòns, faccio una pausa e mi butto sul fantastico contest lanciato dai Labna. “Mettere radici” è il loro urlo di battaglia ed il loro scopo è mettere alla prova i golosi con le radici.
Radici, tuberi ed altre cose che nascono sotto terra: ecco la lista di ingredienti da usare.
Passeggiando poi per Campo dei Fiori un sabato mattina ho visto le rape rosse e non ho resistito. Subito dopo mi si è materializzato davanti un sedano rapa e via…via a casa a fare una Zuppa con le radici ben piantate per terra 🙂
Ho preso tutti gli ingredienti che crescevano sotto terra e che erano presenti in cucina e mi sono messa all’opera. La ricetta può ricordare il Borscht, ma è stata sviluppata sul momento. Solo dopo la mia memoria è caduta sul Borscht. Ho semplicemente mischiato ingredienti e ricordi di altre zuppe.
Risultato? La Cavia è stata subito sorpresa dalla bontà, era, a suo dire, un sapore nuovo ma gradevolissimo. Persino la “suocera” lo ha assaggiato, nonostante la presenza della cipolla che nella Cavia-family viene troppo aborrita.
Zuppa con le radici
Dosi per 2 pasti da 2 persone
1 cipolla rossa
2 rape rosse
1 patata media (o due piccole)
mezzo sedano rapa
2 cucchiai di yoghurt magro
1 cucchiaio di aceto di vino rosso
2 cucchiaini di miele di marruca
sale, pepe
noce moscata
Ho cominciato col tagliare la cipolla a rondelle, le rape spellate a dadini così come la patata. Inoltre, ho tagliato a rondelle spesse il sedano rapa, togliendo la scorza.
Poi ho messo a scaldare circa un litro di acqua salata. Ho aggiunto mentre l’acqua si scaldava man mano i vari ingredienti. Raggiunto il bollore, ho abbassato la fiamma e ho pepato un po’ il tutto.
Ho lasciato cuocere a fiamma moderata/bassa per circa mezzora.
Passati i 30 minuti, ho frullato il tutto col frullatore ad immersione. Ho aggiunto i cucchiai di yoghurt magro, l’aceto, la noce moscata ed il pepe. La scelta delle spezie è stata ispirata da quelle coinvolte nella zuppa di zucca che adoriamo qui, a casa.
La zuppa l’ho servita con dei crostini di pane di segale e formaggio Latteria. Il formaggio Latteria veniva dalla Latteria di Fagagna in Friuli, un gentile dono della non insistente mamma 🙂 durante il nostro ultimo salto dalla mia famiglia.
Bellino sto contest, io però purtroppo sono come la Cavia-family e non vado tanto d’accordo con la cipolla…però la zuppa a vederla è davvero invitante!
Bravissima amica! Sei anche la prima 🙂 Mitica! Grazie!
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bella zuppa! complimenti anche per il bel colore rosato 🙂
mi è tornata in mente la zuppa d’aglio… ma eri tu che la dovevi fare? e com’è finita poi?
bel concorso, vado a leggere, e bella ricetta!!!!
@Symposion Bel colore, eh! A qualcuno sembrava sangue..ma dal sapore speciale. Un colore a prova foto stile anni ’70 🙂
@Daniela La zuppa d’aglio? Magari, non trovo volontari. Tutti si tirano indietro alla prova del fatti.
non è un blog ma è un sito tutto su cibo e vini del Friuli (e Venezia Giulia)
http://www.qbfvg.it
è collegato a un tabloid cartaceo che esce mensilmente dal titolo
q.b.quantobastaFVG
gusto e buon gusto nell’euroregione
ciao e sono ancora qui a leggere questo delizioso blog
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