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Grappa Brunello Day #3: Montegalda

Dopo la grappa, si va a Montegalda.

Il weekend coi Fratelli Brunello non si è svolto solo in distilleria e tra degustazioni di grappa ma ci ha permesso di conoscere un angolo della provincia di Vicenza.

Località Montegalda con Montegaldella dell’altra parte del Bacchiglione si estende su sette colli, un po’ come Roma ma con un’altra personalità. Questo post potrebbe cadere nella sezione Promozione Turistica o più realisticamente e banalmente nella sezione consigli per le amiche come Laura ed Elena, che già si sono sorbite una mia email entusiasta. Ed ora tocca a te scoprire …

Villa Fogazzaro Colbachini

Foto di Gianni Rossetto

Ecco una bella villa veneta del 1846 arricchita da un curioso Museo delle Campane amato e presentato con competenza da Chiara. Il giardino romantico, di cui vedi le foto qua sotto, è stato voluto dal Fogazzaro, l’Antonio, che tutti ricordano . C’è un galoppatoio, un lago artificiale e una flora studiata nel dettaglio. Nonchè una specola, poco più in là, voluta per il figlio (se ricordo bene, sai la visita era subito dopo la degustazione 🙂 )

Per gli appassionati di architettura, la villa ha una struttura particolare, criticata dai contemporanei di chi l’ha studiata: Antonio Caregaro. Di sicuro interesse anche in una zona dove in ogni paese c’è almeno una villa veneta!

Lascio parlar le immagini, mentre se prerisci vederla in video beh YouTube offre questo.

Nota le radici che sputano dal terreno per prendere ossigeno. Pianta originaria del Golfo del Messico

 

Mentre all’interno del museo si scopre come viene fatta una campana, come una campana non nasce stonata, come sia fragile. E si segue l’evoluzione dell’oggetto campana nel tempo e nello spazio.
La collezione viene arrichita costantemente da appasionati, previo controllo di esperti, e da un monsignore gran collezionista di cui mi son scordata il nome. C’è qualcuno che lo sa?

La fonderia annessa ha spesso di produrre campane da poco. Oramai il mercato è saturo e competitivo. Come chicca, pensa che per far le campane si usano le crine di cavallo e che per ogni campana si fa uno stampo a sè a seconda della nota ordinata. La forma da dare alla campana è quindi basata su accorti calcoli matematici, che venivano, come dire memorizzati, tenendo e catalogando all’uopo le “forme” di campane già fatte. Per forma non immaginarti però uno stampo completo, perchè …beh vai a sentire tutta la spiegazione. Non ti voglio togliere l’effetto sorpresa.

Montegalda

Montegalda può sembrare il solito paese o cittadina che si attraversa noncuranti con l’automobile, ma ha alcune chicche che vale la pena far conoscere.

Il municipio si trova nella Villa Gualdo del 1600 di cui ci è stato segnalato un lavatoio particolare. Poco distante scorre il Bacchiglione, che prende il nome dall’allegro rumoreggiare delle sue acque. Infatti, Bacchiglione richiama gli schiamazzi, il rumore. Non lontano dall’attuale ponte tempo addietro c’era un mulino, ora andato completamente perso.

Castello Sorlini 

Foto di Gianni Rossetto

Ed ecco la vera chicca. Un castello dalla lunga storia. Da torre di avvistamento man mano è divenuto castello e poi villa. Ma prima di divenire dimora giocò un ruolo chiave nelle dispute tra vicentini e padovani, essendo il confine tra le due attuali province a pochissimi chilometri. Il tiranno Ezzelino da Romano vi abitò difendosi dai nemici, veri e presunti, in una sala con una sola feritoia e col cibo che gli veniva calato dall’alto, previo assaggio ovviamente dei servi.
Poi fu il turno di Cangrande della Scala ed infine della pax regia della Serenissima che segnò definitivamente il passaggio a dimora.

Prima che il castello fosse recuperato da privato, qui i giovincelli del luogo si divertivano e memorizzavano anche posti come “la ghiacciaia”. La ghiacciaia è un angoletto che si intravede salendo al castello e che angolo di svago e rinfresco, probabilmente anche alcolico, nei bei tempi andati.

Informazioni più dettagliate si trovano nel sito della Fondazione Sorlini.

Salendo al castello

Il ponte levatoio che si apre

 Il castello ospita negli ultimi anni concerti di musica classica d’estate. Dalla sua sommità si può ammirare una stupenda vista che spazia dai Colli Berici ai Colli Euganei. Noi abbiamo avuto la fortuna di visitarlo in un giorno di sole e abbiamo colto la cupola verde di Vicenza e in alto il Santuario di Monte Berico.
Non da disdeganare neppure gli  interni visitabili del castello, nonostante il clamoroso spoglio subito ad opera di abili ladri anni fa. Il cortile, una volta arrivati, ci ha colpito per la sua sobria e ricercata eleganza. Veramente una culla del bello.

Ora il castello è di proprietà privata ed il 25 aprile e la prima domenica di ottobre è visitabile, previo appuntamento in municipio, gratuitamente. Le guide sono volontarie e fantastiche. Le potete fare qualunque domande. Dietro la loro disponibilità extra lavorativa ci sta anche un grandissimo lavoro di ricerca.

E quest’anno la prima domenica di ottobre coincide anche con l’avvio di Distillerie Aperte. Val la pena visitare Montegalda e farsi un goccetto.

Inoltre, c’è anche la festa del baccalà in quei giorni. Cosa volete di più?!

 

Il cortile interno

Convento di San Marco

Foto di Gianni Rossetto

Dalla strada non è immediato trovarlo pur distando pochi metri. Si trova sulla direttrice che va da Montegalda centro verso Villa Fogazzaro.
Piccola chiesetta adebita anche a convento, ora di suore di clausura. Veramente incantevole.