Torte

Strudel di mele

Lo strudel di mele richiama alla mente subito Vienna, ma volendo andare indietro nel tempo si incappa prima nei turchi che assiedano l’attuale capitale austriaca. Ma tentando di andare all’origine più lontana, ci arriva fino ai greci. Non quelli che si ribellano oggi agli effetti della crisi economica, ma a quelli che si conosce tramite soltanto i libri di storia.

Infatti, se lo strudel è una rielaborazione della Baklava, la Baklava a sua volte viene dalla pasta Phillo, così in oggigiorno tra i foodblogger e non solo. Phillo vuol dire foglia. Data la finezza della pasta è facile capire perchè si scelse questo nome.

Strudel e foglia? Qual è il link? Semplice, come raccontato nel post sulla pasta strudel, questa va stesa fine, cosa dico, di più, finissima. Et voilà svelata anche in questo caso l’associazione linguistica, almeno un pezzo 🙂 Un pezzo perchè per l’altra parte la parola strudel significa vortice.E sto’ vortice dov’è? Taglia una fetta di strudel e lo vedrai.

Ma venendo al dunque …

…o quasi. C’è ancora una nota storica da sorbirsi. Le mele. Pure su quelle? 🙂 E sì, le mele sono un’aggiunta ungherese. Al tempo (dopo il 1526, battaglia di Mohacs) le mele abbondavano in Ungheria a differenza della Turchia dove erano quasi assenti.

Ma venendo all’oggi. Alla festa di compleanno della Cavia è stato servito uno strudel di mele. E subito sono arrivate le richieste immediate (Letizia), differite (cucinasms) di avere la ricetta. La mia ricetta è un adattamento nelle dosi del ripieno di quelle che compaiono in un libretto da avere, tale “Dolci lievitati, strudel, pasticcini” (appena risalgo all’autore o editore ve lo dirò, ehm ho solo le fotocopie). Lo seguo da anni e sempre con grande soddisfazione e l’ho scoperto grazie all’amica di una vita, credo fossimo ancora nella prima metà degli anni ’90 quando io e Laura cominciammo a testarne le ricette.

Strudel di mele

Ingredienti e ricetta della pasta strudel la trovate qui

Mentre per il ripieno gli ingredienti sono:

100-80gr burro (a scelta)

100 gr pan grattato

3 mele (al massimo 1 kg)

80-100 gr di zucchero (io mischio zucchero normale e zucchero di canna)

50gr tra mandorle e pinoli

1 cucchiaio di farina di mandorle (un extra che ho usato, essendomene rimasta da un altro piatto)

50 gr uvetta sultanina (anche non fatta rinvenire in acqua)

a volte aggiungo anche briciole di biscotti, con preferenza per gli amaretti, ma anche i biscotti alla cioccolata non vanno disdegnati

la buccia gratuggiata di un limone

il succo di mezzo limone

cannella (qui le dosi sono rigorosamente ad occhio, direi massimo un paio di cucchiaini. Io vado a naso :), mi regolo infatti sulla freschezza della cannella e sul profumo. Infatti, sarò scema io ma certe differenze le noto a seconda di dove compro la cannella, ma queste sono fissazioni da foodblogger o da Rossella più semplicemente)

Si comincia con lo stendere finissima la pasta strudel.

Poi si fa sciogliere il burro in padella. Una volta raffreddato si spennella sulla pasta strudel. Successivamente si distribuisce il pan grattato sopra.

Si passa, poi, a distribuire su 2/3 della pasta stesa le mele spellate e tagliate a fettine sottili. Si aggiungono poi le mandorle, i pinoli e l’uvetta sultanina, nonchè gli eventuali extra.

Infine, è il tempo della cannella, della buccia e di un tocco di succo di limone.

Si procede, poi, ad arrotolare lo strudel. Si parte da un estremo fino ad giungere pian piano a quello opposto.

Prima di inserirlo nel forno preriscaldato, va messo, ovviamente, sulla teglia coperta con carta forno, e spennellato con altro burro fuso. Lo strudel verrà lungo, nessun timore a metterlo a ferro di cavallo sulla teglia.

Si cuoce a 220°C per 30 minuti.

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