Ero già disperata settimane fa. Per ragioni ignote il lievito madre mi stava deludendo, non in fase di panificazione, ma di rinfresco. Cresceva lentamente e anche se messo in frigo faceva presto la crosticina. Mi stavo fustigando per l’incapacità di gestire questa situazione di crisi. Non era una questione di odore (già gestita una volta con un bagnetto del lievito madre), non era una questione di lievitazione, era un delusione in fase di rinfresco.
E poi l’illuminazione: il consiglio di Roberto Potito su Scatti di gusto. Consigliava di porre il lievito madre rinfrescato dentro un sacchetto di plastica, quelli che si utilizzano per congelare i cibi, di aggiungerci poco olio extra vergine di oliva e di cominciare un massaggio breve ma regolare ogni 2 ore del lievito.
La Cavia ha proprio ragione: io vizio il lievito madre. Infatti, il massaggio con l’olio è stato fatto per 3 volte il giorno del rinfresco e una la mattina al rinfresco.
Potito suggeriva tale metodo per rendere più attivo il lievito nell’impasto. Ma ho notato che ha funzionato anche a far resistere senza crosticina più a lungo il LM rimasto.
Insomma, anche col lievito madre un po’ di attenzione fa miracoli.