Sono in una fase alla Cacio & Pepe in cucina, lo ammetto. Un po’ è dovuto però anche all’allergia di alcune amiche alle fave cotte per questa ricetta, nata per caso una cena, dove volevo ritrovare la pasta al Macco del signor Pietro e anche godere della schiettezza della Cacio & Pepe, non era adatta all’ultima cena di gruppo.
Credo che basti il titolo a presentare la ricetta e far capire che cosa fare. Ma, forse mi ripeto, la trasparenza è di casa qua 🙂 Quindi …
…ecco la ricetta, con la quantità di fave un po’ ad occhio, lo ammetto. Ma le fave per me sono come un giocattolo da sguciare sorridendo come una bambina seduta sull’erba a lato dell’orto. Quindi fai tu la tua manciata di fave.
Pasta Cacio & Pepe e fave
Ingredienti per 2 persone
200 gr di pasta (corta nel nostro caso, ma più per esigenze di dispensa che altro)
100gr di pecorino romano grattugiato sul momento
1 bella manciata di fave sguciate
pepe (ancor meglio i tre tipi di pepe citati nella ricetta dell’Orzo alla Cacio & Pepe e lattuga romana. Mischiare i pepi, ne esalta il sapore, decisamente)
Il primo passo ovviamente è di sguciare le fave e poi di saltarle in padella con poco olio e farle cuocere un po’ con dell’acqua. Quando sono diventate morbide le ho schiacciate con la forchetta e pezzettoni.
Intanto ho cotto la pasta al dente, usando un po’ della sua acqua di cottura per fare una crema del pecorino grattugiato e del pepe.
Scolata la pasta, l’ho saltata in padella (a fornello o basso o spento) con la crema di pecorino e le fave schiacciate.
E anche in questo caso, il piatto è pronto in quattro e quattr’otto.
Che te ne pare?
Mi pace che sia proprio un primo che farebbe al caso mio. Ho realizzato anche io l’altranno qualcosa di simile. Bacio
Tu mi leggi nel pensiero!! Oggi a pranzo volevo fare una cosa del genere ma con una piccola variante: appena lo faccio ti racconto 🙂
@Elisa Ho visto il tuo abbinamento fave e pecorino, ma il tuo è molto più glamour del mio 🙁 Mannaggia queste giovane leve 🙂
@Jas Rimango tutta curiosa in attesa del racconto.
Mi piace questo clima empatico e non competitivo !
E da bere, come dice Elisa, Syrah!
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