Pane e lievitati

Pane di Genzano con lievito madre

Lievito madre, una volta che entra in casa non ti lascia più. Chiede affetto, attenzione. Anche se, come ha detto Bonci, pochi giorni fa in tv: “Il lievito madre (o naturale) è una tecnica. Il romanticismo viene dopo”.

A me il romanticismo da lievito madre ha preso assai. Eccomi a rinfrescarlo, a salutarlo quasi quotidianamente. Dopotutto lui è in continua crescita da prima che mi fosse consegnato dalle mani di SenzaPanna.

E da SenzaPanna e in competizione amichevole con Stefano Caffarri, ecco che lo scorso sabato, di ritorno dal Dissapore Day, mi son lanciata nell’impresa del Pane di Genzano. Ho seguito la proporzione generosa di 1/2 di lievito madre sul totale della farina.

Il risultato è stato soddisfacente, anche se, temo dato il forno,una bella crosticina scura non c’è stata. C’è stata soltanto una crosticina chiara. Inoltre, mancando il frumento ho distribuito sopra della farina di polenta. Ognuno si arrangia con quello che ha 🙂

PANE DI GENZANO

450gr di lievito madre rinfrescato

900 gr di farina 0

450gr di acqua Ferrarelle

3 cucchiaini di sale

Ho rinfrescato il lievito madre 4/5 ore prima dell’uso. Passato questo tempo l’ho unito alla farina e all’acqua. Ho lavorato ben bene l’impasto ed ho aggiunto il sale. Poi ho continuato a lavorare l’impasto per … 20 minuti. Mi raccomando va lavorato per tutto questo tempo, amorevolmente, senza sbuffare. Su, il tempo passa e neanche tanto lentamente.

Trascorsi questi 20 minuti, ho messo l’impasto a lievitare in una ciotola coperta con panno umido. Io ho oramai il mio panno destinato al pane, viene da un regalo di Natale di una cara amica di Cividale.  Ho lasciato lievitare per tutta la notte (erano le 21 circa, quando ho iniziato a impastare).

La mattina dopo, non proprio di buon ora essendo domenica, ho ridotto l’impasto lievitato ad un filone. Ho cercato di trattare molto gentilmente i gas del pane, non schiacciandolo troppo. Ho vaporizzato con l’acqua (col mio sistema del pennello imbevuto d’acqua) e ho distribuito sopra della farina di polenta.

Ho fatto lievitare fino al raddoppio. Date le temperature di casa mia, questo vuol dire 4/5 ore circa. Ed infine, ho acceso il forno a 220°C. Ho rivaporizzato il pagnottone e ho distribuito sopra altra farina di polenta.

Ho cotto a 220°C per un quarto d’ora e poi altri 45-60 min a 180°C.

Et voilà. Il pane è fatto con grande stupore sopratutto mio. Secondo esperimento col lievito madre riuscito. Riuscito anche perchè Daniela dice di non preoccuparsi degli alveoli piccoli: sono una qualità. Ci fidiamo? 🙂

Per vedere il risultato del mio competitor, ecco qui il post su Appunti di Gola. Mentre il mio primo esperimento col lievito madre si trova qua.

Tu, hai mai fatto il pane? Col lievito madre?