Eventi, Pasta

Roma + foodblogger + Voiello

Alla vigilia della discussione della tesi di dottorato, mi son ritrovata alla destra Marie di La cucina di Calycanthus con alla sinistra la Cavia. Di fronte Croce e delizia mi faceva gli auguri per il giorno dopo, mentre conoscevo Enrico di Lefranbuver e rimenevo deliziata dalla dolcezza di Elisa di Kitty’s Kitchen. Poi è apparso un accento delle mie parti, non appena DanielaDiocleziano si sono, son due, avvicinati, da poco arrivati dai dintorni di Venezia. Infine, ecco Mamma che buono munita di macchina fotografica e treppiedi.
La classe del trio della La cucina di Calycanthus ci ha portato a scoprire il perchè dei nomi dei nostri blog. Chi per la madre (Marie), chi per un libro (Enrico), chi per la sua storia gastronomica (Croce e delizia), chi per passioni fuori dalla cucina (Elisa), si è tutti giunti ad uno stesso punto fisso: avere un foodblog.
Mentre lo chef Antonio, de la Taberna Recina che ci ospitava, preparava le “paste” coi prodotti Voiello, i tanti partecipanti alla serata si son dilettati a fare i centrotavola dopo aver ascoltato i suggerimenti di Anna Prandoni de La Cucina Italiana. Diamine, Anna è una vera professionista…e perfezionista. Mentre io col mio ebook Ma che menù (si scarica qui) cercavo di dire “cucinare per tanti è facile ed è bello”, lei ricordava tutte le complicazioni di un pasto tradizionale coi famigliari e mi ricordava del bon ton 🙂 Non che mi ritenga una brutta e cattiva, ma negli spazi angusti di casa “nostra” il bon ton è spesso un’extra che cerco di camuffare col sorriso, il cibo e l’amicizia.
Quanto mi piacerebbe apparecchiare con arte la tavola. La tovaglia (attenzione agli angoli, piegateli verso dentro) col piatto ed il sottopiatto, il centrotavola non troppo ingombrante, i posti ben distanziati (calcolate almeno 40-50cm a persona)…complicazioni, ma anche piacevoli lussi. Non cè che dire.
Se potete avere tali lussi, allora alla lista di cose da fare dovete aggiungere anche, la sera prima del cenone di Capodanno, la lista ed i tempi giusti per porre in tavola piatti e posate. Anna consigliava, infatti, di non mettere tutto in tavola, ma di servire il piatto giusto con la posata giusta al momento giusto. (Mi invidiate che non ho questi lussi? 🙂

Per decorare la tavola, la cosa più semplice, in questo periodo, è correre al bosco dietro casa (ma quanti lussi avete?! 🙂 ) e cercare qualche pigna profumata. Oppure correte al mercato a prendere le noci: sono simbolo di fortuna, che non guasta mai.

Anna in quattro e quattr’otto ha creato un centrotavola very glamour: dentro un vaso di vetro trasparente ponete le noci, con delle palline natalizie ed un ramo di nocciolo reciso e all’ultimo momente aggiungete un fiore reciso. Vi assicuro che fa la sua figura. Oppure sempre in un vaso di vetro trasparente, mettete delle pigne (quelle famose del bosco) e palline natalizie, senza esagerare) e poi potreste usare le pigne anche come segnaposto. O ancora, per il segnaposto legate con uno spago della cannella con una penna rigata o meno.

Dimenticavo, in tavola solo piatti rigorosamente bianchi, soprattutto ora che i colori abbondano già per la casa.

E se non sapete cos’era un tumbler, perchè non vi siete presentati alla Taberna? 🙂
PS Per le foto ufficiali 🙂 della serata le trovate qua.
Un grazie agli organizzatori e alla sorridente ed efficentissima Maria Laura Borghesi.