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I tempi di un menù

E’ un po’ di tempo che le ricette latitano online, mentre nella vita reale le occasioni di testarle non mancano. 

Per oggi ancora niente ricette nuove, ma un nuovo menù con ricette che in parte potreste già conoscere se bazzicate da queste parti. 
Spesso gli amici mi chiedono quanto sto a cucinare per una cena. Bene oggi vi spiego quanto tempo ho speso (bene) a preparare la cena per 6 persone dello scorso venerdì.
La tabella di marcia è stata:
 
1 – scegliere il menù. Sono partita dai commensali. Tutti amici più la Cavia. Tutti amici poi che erano stati a mangiare da noi (che bello dire noi, alla faccia degli anni solitari da universitaria. Ogni tanto ci penso e mi stupisco…e subito dopo tocco ferro, non si sa mai 🙂 ) Allora si diceva dei commensali, sapevo quindi con chi avevo a che fare. Sapevo che si aspettano qualcosa di buono ma non sempre la stessa minestra. Due, Peppe e Elena, aveva già assaggiato appunto una minestra quasi mia, la famosa zuppa più buona del mondo della cara amica Claudia di Monaco di Baviera. Però avevo voglia di zuppa, sebbene il freddo dovesse ancora arrivare. Pensa e ripensa ecco spuntare la zuppa perfetta a base di carote e tante spezie. 
Poi è stata la volta del secondo e qui è stato facile. I polpi al vino bianco (sebbene stavolta non avessi con me Astraio ) e un’insalata simil greca. 
Il dolce? Facile il più veloce e squisito che ci sia, tal crema al Porto .
2 – Secondo passo fare la spesa, ovviamente il giorno prima. Fatto il menù, si controlla in cucina e si fa la lista della spesa. Volete sapere quanto si spende per una cena così per 6 persone? Io ho speso 32 €.  

3 – Cucinare. Essendo un venerdì, il primo problema è stata tornare con un po’ di energie dal lavoro. Devo dire che mancavano. Ma dopo un venti minuti di relax sul divano, mi son messa al lavoro.

Ore 18 Inizio alle danze
Ore 18.01 estrazione dal frigo degli ingredienti necessari per fare la crema al Porto . Ho amalgamato gli ingredienti col cucchiaio, mescolando vigorosamente e per qualche minuto ad ogni aggiunta.

Ore 18.15 Dolce finito e saluto alla Cavia di ritorno dal lavoro
Ore 18.20 (e non chiedetemi cosa ho fatto nei 5 minuti mancanti!) Inizio della preparazione della zuppa di carote come da ricetta originale di cui ho duplicato semplicemente le dosi ( con esclusione dell’aglio). Mentre preparavo le verdure il brodo bolliva.

Ore 18.45 Con la zuppa in cottura sono passata all’insalata di pomodori, olive, feta . Stavolta non avevo i frigitelli, ma ho aggiunto poco peperone verde. Le dosi sono state: 500 gr di pomodorini ciliegino, olive verde, un ottavo di peperone verde, 50 gr circa di feta, olio, pepe.
Ore 19.15 circa zuppa pronta, pomodorini tagliuzzati in ottavi (che pazienza), cosa manca. Solo i polpi. Inizio quindi della pulitura e tagliuzzamento dei polpi. Anche qui ho duplicato le dosi originale (tranne per l’allora) della ricetta dei polpi al vino bianco .  
Ore 20 circa Tutto quello che potevo fare in anticipo era fatto, relax, cambio d’abito e sorriso pronto per gli ospiti.Ore 20.15 Diamine le tartine ! Ecco allora che mi metto a tagliare la baguette a rondelle, a spalmarci sopra della crescenza e a metterci sopra un pezzettino di alice sott’olio. Li sistemo nel piatto del forno a microonde così…  
Ore 20.40 Arrivo dei primi ospiti. E’ora di sistemare le tartine nel forno a microonde per un minuto circa. E servirle.Ore 21 Arrivo l’ultimo commensale che dice “Ho portato vino rosso tanto qui non si mangia pesce” Come no!  
 
Risultato?
Tutto e dico tutto spazzato via. Inutile a dirsi, c’è chi ha fatto il tris di zuppa e non era la Cavia.
 Il dolce è volato in un secondo via dal bicchiere di un commensale: meno di un minuto ed è stato mangiato. Si è dovuti ricorrere anche lì al bis, perché ovviamente “Ma a me ne avete data di meno!”
Inoltre, alcuni resti di ingredienti ci sono stati…ma questa è un’altra storia. A breve per sapere che ho riciclato gli ingredienti.