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Polli in fuga

Altro che galline ! Tanto poi è lo stesso.

Mi scuso prima di tutto per il silenzio altalenante di questo periodo dovuto ai preparativi per il Canada e ai neonati limiti all’uso di Internet. Ma si continua a cucinare. Le ricette archiviate ci sono. Manca solo la condivisione con voi.

E riprendo a condividere con una ricetta semplicissima che però da quel tocco in più alla cena di un giorno lavorativo.

Accertatevi solo di non cadere in un errore di comunicazione, ossia indagate cosa intende dire la vostra Cavia con “ho comprato un pollo intero in offerta”. Io da campagnola mi aspettavo un pollo, la Cavia intendeva un petto di pollo intero. Ecco gli effetti della civilizzazione. Chi come me ha visto crescere le gallina nell’aia di casa, ha seguito le fasi di nutrimento e ammazzamento delle galline da parte della nonna, ha veramente un’altra prospettiva.

Non aspettatevi un’animus alla Quentin Tarantino. Sarà vero che l’uccisione in sé per sé non mi ha mai scioccato, intendo ovviamente l’uccisione delle galline. Ero più shockata dagli attimi precedenti, ossia dalla fase “scelta della gallina” da condannare al patibolo.

Però posso dirvi che le galline hanno un cuore. Ho visto morire un gallo di crepacuore il giorno dopo della morte della sua gallina. Sole (il gallo) e Luna (la gallina) sono dei miti nella storia della mia famiglia. Sono i capostipiti delle galline, non di mia nonna, ma di mia madre. Ossia sono i padri delle galline da uova, non soggette quindi a uccisione da parte dell’uomo. Sole era un gentlemen. Quando arrivava il cibo, aspettava sempre Luna prima di beccare il mangime anche lui. Non esistono più i polli di una volta!

Ma veniamo alla ricetta:

PETTO DI POLLO AL FORNO

1 petto di pollo intero

¼ di limone

Patate

Rosmarino fresco

1 cipolla rossa

Sale

Pepe

Coriandolo

Cumino


Preriscaldate il forno a 180°.

Spellate le patate e tagliatele a dadoni. Spellate la cipolla e tagliatela a quarti (o ottavi). Mettete le patate e la cipolla in una teglia unta e iniziate a cuocerle in forno. Prima distribuite abbondante rosmarino.

Intanto massaggiate il pollo col sale, il pepe, il coriandolo e il cumino. Non esagerate però con le spezie.

Togliete la teglia dal forno, dispone il pollo al cui interno (o sotto) avete sistemato il limone tagliato a pezzettone (serve ad ammorbidire la carne). Aggiungete altro rosmarino.

Cuocere per circa 30 min, girando le patate di tanto in tanto.

Io ho ottenuto un pollo morbido e profumato, che ha dato un tocco di primavera alla serata.

Il giorno dopo i resti pollo, non di patate data la passione per loro della Cavia, l’ho ripresentato in tavola con delle zucchine saltate in padella con sale e pepe (le cuoci generalmente per 15 min, tagliuzzandole a dadini e aggiungendo un po’ di acqua).

La Cavia ha apprezzato entrambi i pasti.

Vi ricordo che partecipo a Premio Blog Cafè 2009.