Si parla tanto di crisi, oltre che di Obama, ecco allora che anche una giovane precaria e cuoca impara a reciclare sapientemente gli ingredienti che restano dopo una grande cena. Come quale? Quella cena che si è conclusa con la visione integrale della partita di coppa .
Cosa fare del radicchio rosso, della crescenza, delle noci rimaste? E se poi La Cavia pretende una pasta per pranzo il sabato e nessuno si è alzato per andare a far la spesa?
Ah, dimenticavo, alla lista dei rimasugli bisogna aggiungere anche una e dico una fetta di speck.
Forse il tono suona polemica, ma faccio solo per darmi un certo tono. Vi assicuro che per cucinare questa pasta nessuna Cavia è stata maltrattata.
Quindi per la serie “nulla si crea, nulla si distrugge” ecco la
PASTA DEI RIMASUGLI
Ingredienti per 2 persone, innamorate e oculate
200 gr di fusilli
1 fetta di speck
Radicchio rosso quanto ne offre il frigo
Una manciata di gherigli di noce
Un cucchiaio di crescenza
Bollite la pasta. Intanto saltate in padella, il radicchio pulito e tagliuzzato. Unire la crescenza e mescolare. Quando il radicchio si è sgonfiato, unite lo speck tagliato a striscioline. Non preoccupatevi per la crescenza. Un’unica avvertenza: moderate la fiamma.
Quando la pasta è pronta, scolatela e saltatela in padella. Unite la noce tritata e mescolate.
Ricetta semplici, con in più rispetto alla solita pasta con radicchio e speck le noci e quel po’ di crescenza che nella mia testa vuol sostituire la panna.
Se questa pasta dei rimasugli non vi soddisfatti, aspettate la prossima. I rimasugli erano abbastanza.