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I vegetariani a cena

I vegetariani a cena

Come accontentare anche loro

 

Le opinioni di una mamma con la passione del vegetariano

 

Non vi siete mai sentite un po’ in crisi ad avere dei vegetariani a cena? Io sì, ho sempre il timore di usare qualcosa di sbagliato sebbene sembri così facile offrire delle verdure. Soprattutto cosa abbinare alle verdure base per dare un tocco speciale ad un menù vegetariano? Il mio timore è di cadere nel banale, dopotutto anche i vegetariani sono ospiti e vanno viziati alla pari di tutti gli altri.

 

Ancora una volta il web si rileva utile. Stavolta però la persona che vado ad intervistare spunta da un nuovo, per me, social networking site (e poi si dice che l’inglese non serve): Foodbuzz. Dopo averci messo un po’ a capire come usarlo ecco che conosco Luisa. Luisa è madre di due gemelle e con un blog (Luisa non le figlie) in bilico tra italiano ed inglese, che tra i credits annovera tutta la sua famiglia, ivi inclusa la mamma e la zia Elena.

 

Non è vegetariana, ma affascinata da questo universo parallelo. Insomma, lei ci può offrire uno sguardo assieme critico-innamorato. Ricordate di vedere anche il suo blog: Ricette-facili

 

 

Ciao Luisa, andiamo subito al dunque, se so che ho invitato a cena un ospite vegetariano, cosa devo tener a mente mentre decido il menù della serata?

 

La cena deve essere ovviamente bilanciata, sembra banale ma vegetariano non significa solo “verdura”. Per cui eliminando carne,pesce, uova e formaggi, se l’ospite è un vegan (appunto non mangia NULLA di origine animale, nemmeno il miele per intenderci), dobbiamo arricchire il menù con ricette che contengano semi oleosi, cereali, legumi.

 

Cos’è vegetariano? Il pesce lo posso servire? Ed il formaggio ed in generale il latte ed i suoi derivati?

 

Mi sono informata nel tempo su “cosa è vegetariano” perché come hai visto dal mio blog è un argomento che mi interessa, quindi ti posso dire a grandi linee cosa ho appreso.

Se ci sono delle inesattezze, qualche vegetariano di buona volontà mi correggerà.

 

Dipende, io farei per iniziare una grossolana distinzione in 3 tipi di alimentazione:

1)       Vegetariana classica: non comprende alcun tipo di carne, compresi pesci e crostacei, ma include tutti i sottoprodotti animali, come le uova, il miele, il latte e i suoi derivati. Chi la segue lo fa per rispetto agli animali e anche per seguire una dieta povera di grassi che fanno male alla salute e povera di colesterolo (quello che si dice un’alimentazione sana).

2)       Vegan: l’alimentazione è esclusivamente vegetale, elimina tutti i prodotti di origine animale (latte, formaggio, uova e miele), oltre ovviamente agli animali stessi. Chi la segue lo fa per motivi etici (più che salutisti) e igienici.

3)       Macrobiotica: non si può considerare propriamente vegetariana perché permette il consumo di pesce. La cito perché è abbastanza diffusa e prevede l’uso di alimenti non trattati dall’uomo, non raffinati. Esclude comunque la carne e i derivati.

 

 

 

Che conoscenza! Come è giunta a te la cucina vegetariana?

 

Quello che mi affascina dei vegetariani è che mi trasmettono (è una cosa personale) un senso di rispetto. Rispetto per gli animali, la natura, certo, ma un rispetto più generale nei confronti anche degli altri uomini.

Ho iniziato a conoscere la cucina vegetariana, o meglio senza grassi animali o addirittura senza grassi cotti, quando mio marito ha avuto bisogno di seguire una dieta per motivi di salute (vedi che i vegan hanno ragione?). Così ho comprato libri, cercato in rete, seguito consigli della nutrizionista. Ho iniziato ad informarmi insomma.

 
 
 

 

Ecco una preoccupazione da mamma (la mia), ma le proteine da dove le prendono i vegetariani?

 

Le proteine si trovano nei legumi, nei semi oleosi, e anche nei cereali. Così come i Sali minerali sono presenti in tutte le verdure, nelle alghe, nel tofu… L’unico integratore che bisogna prendere e’ la vitamina B12.

Al contrario, i vegan sostengono che  il problema dell’alimentazione oggi è l’eccesso di assunzione di proteine animali, che aumentano il rischio di molte malattie (obesita’ e malattie cardiovascolari).

 

 

Combinare ospiti vegetariani e no è possibile? Ossia come accontentare e viziare entrambi?

 

Secondo me si può cucinare vegetariano anche senza esserlo.

Direi che prima di tutto il menù deve essere basato sulle verdure rendendole appetitose.

Qualche esempio: pomodori gratinati al forno, insalata di cavolo e peperoni rossi con aceto balsamico, tortino di patate e carciofi, verdure grattugiate miste con semi di zucca, di girasole e sesamo (trovate le ricette nel blog di Luisa http://www.ricette-facili.net/ )… le possibilità sono davvero infinite e le verdure sono familiari a vegetariani e carnivori.

Le verdure cioè non sono più un contorno un po’ scialbo, ma diventano protagoniste proprio perché elemento centrale della ricetta.

Purtroppo non sono molto pratica di prodotti come alghe, tofu e seitan, che so essere utilizzati e cucinati come si fa con la carne. Forse non li inserirei in un menù con ospiti misti, proprio perché poco conosciuti da chi non è vegetariano.

Possiamo invece ripiegare su un cous cous di verdure o una ricca insalata di farro con capperi, pomodorini, pinoli e un cucchiaio di pesto di rucola.

Ancora un’altra idea: farfalle integrali al ragù di verdure.

Controlliamo inoltre rigorosamente che i condimenti siano solo vegetali.

Se poi vogliamo proprio viziare tutti ci sono degli espedienti da utilizzare: per esempio se si serve un’insalata di carciofi e scaglie di grana condita con olio, sale e aceto balsamico, è sufficiente condire i carciofi, ma mettere il grana già a scaglie in una ciotolina e servirlo a parte, come si fa con il parmigiano grattugiato. In questo modo nessun se ne avrà a male!

La cosa importante è mettersi nei panni altrui rispettando tutte le opinioni.

 

Citavi all’inizio del ruolo di rilievo che assumono nella cucina vegetariana ingredienti quali semi oleosi, cereali, legumi. Leggendo occasionalmente le ricette vegan ho notato, infatti, l’uso dei semi di arachide in alcune ricette e tu citavi le verdure grattugiate miste con semi di zucca, di girasole e sesamo. Ci puoi dare un’idea più dettagliati di come usare questi ingredienti, in particolare i semi oleosi, per una cena o pranzo con gli amici?

 

I semi oleosi e la frutta secca (mandorle, noci, nocciole, pistacchi, girasole, pinoli, sesamo, anacardi, zucca, …) sono ricchi di vitamine, sali minerali e proteine. Quindi sono molto utili ai vegetariani che devono integrare la loro alimentazione in mancanza di cibi animali.

Io li utilizzo volentieri abbinati alle verdure crude in insalata, per potenziarne il sapore e la croccantezza.

Per esempio, oltre a quella già citata, un’insalata di valeriana, sedano, pere e noci, condita con olio sale e poco limone. Ti assicuro che il sapore è delizioso.

I pinoli soprattutto si accompagnano bene con gli spinaci novelli, magari con un po’ di uvetta passa, per farti un altro esempio.

Un altro ottimo abbinamento per i semi oleosi è con tutti i tipi di radicchio e per addolcire il tutto si può aggiungere sedano rapa grattugiato. Il condimento prevede sempre olio, sale e limone.

I semi di sesamo tostati poi … li metto dappertutto!

 

Dicevi anche che i vegan non mangiano né latte né uova, quali dessert allora si possono preparare per loro?

 

Come avrai notato non ho mai parlato fino ad ora di dessert. Questo perché io non amo molto i dolci in generale e quindi non ho mai imparato a cucinarli, con dispiacere di mio marito e di una delle mie figlie, l’altra invece è come me. Mi sono cimentata ultimamente nelle mousse alla frutta che prevedono l’uso però della panna montata.

In realtà per i vegetariani non ci sono grossi problemi perché il latte vaccino e tutti i suoi derivati può essere sostituito da latte di soia. Altro esempio: possiamo sostituire il burro con la margarina vegetale, idem per la panna, esiste quella vegetale.

A parte le uova, tutti gli altri ingredienti per i dolci sono vegetali: il cioccolato prima di tutto, lo zucchero, la farina. I budini per esempio si possono fare di soia o di riso.

Per le ricette vi rimando ai siti specializzati, come questo: http://www.vegan3000.info/ElencoRicette.asp?cat=DO

io sarei veramente una cattiva maestra in questo campo!

 

 

Ti ho presentato come una mamma con la passione per il vegetariano. Come hanno accolto la svolta, anche se solo occasionale, alla cucina vegetariana?

 

Devo dire che la mia famiglia si è adeguata molto bene, mio marito prima di tutto ha accettato di cambiare modo di alimentarsi per favorire la sua salute.

Le mie figlie non ne hanno risentito perché in ogni caso la carne, anche in un’alimentazione non vegetariana, io la cucino circa due volte la settimana, i formaggi e i salumi poi andrebbero eliminati anche se sono buonissimi.

Venendo da una cultura culinaria mediterranea non abbiamo certo problemi a mangiare soprattutto pasta, riso, altri cereali come il farro, e verdure cotte e crude.

La cosa importante poi è che la svolta, come la chiami tu, verso il vegetariano è stata dolce e condivisa, scegliendo insieme cosa cucinare e come. Mi spiego meglio: io non cucino mai gli spinaci perché a casa non piacciono a nessuno, quindi sarebbe controproducente proporli.

Altra cosa, le verdure lessate non piacciono, così ho optato verso la cucina alla piastra, in questo modo le mie figlie mangiano verdure che altrimenti guarderebbero inorridite come radicchio e cipolle (ma alla piastra cucino anche patate, pomodori, melanzane, peperoni, zucchine …).

Sempre per sostituire la cottura in acqua uso il forno a microonde per fagiolini e cavolfiore, che rimangono più croccanti.

Insomma, abbiamo fatto una sorta di patto che ha messo d’accordo tutte le parti!

 

Infine, delle domande un po’ filosofiche: cosa c’è di vegetariano nella cucina italiana? C’è una cucina, italiana o straniera, particolarmente in linea coi principi vegetariani e vegan?

 

Ci siamo allontanati dal menù vegetariano…

Direi che nella cucina italiana c’è molto di vegetariano, soprattutto al sud e soprattutto nella tradizione cosiddetta “povera”. Cereali e prodotti dell’orto costano da sempre meno della carne!

Solo dopo gli anni sessanta e il boom economico la carne ha iniziato ad avere una parte rilevante nelle case di tutti gli italiani.

Noi siamo sicuramente più portati ad accettare la cucina vegetariana, anche perché abbiamo il vantaggio di avere una cultura culinaria di base, in ogni famiglia si cucina e si hanno delle tradizioni, anche se non vegetariane. In altri paesi, per esempio Stati Uniti, questa cultura non c’è e mangiare quello che capita è certo molto lontano dalla consapevolezza della scelta di una cucina vegetariana.

Un errore però che commettiamo è quello di scegliere gli alimenti raffinati: pasta, pane e zucchero di semola tutti di un bianco abbagliante. Così perdiamo tutti i nutrienti che sono cari alla cucina vegetariana.

Per quanto riguarda le cucine straniere, non sono un’esperta. Dire che un vegetariano si troverebbe a suo agio sicuramente in India, soprattutto al sud. Qui la cucina è profondamente vegetariana, a base di legumi e cereali, soprattutto lenticchie e riso, non si cuoce con il burro ma con l’olio vegetale e la costa è ricca di alberi da frutto. Oppure in estremo oriente, patria del tofu, del seitan, e dove anche le alghe hanno un uso molto più diffuso che da noi.

 

 

Ora Luisa si presenta

 

Ho iniziato a cucinare molto tardi, quando le mie figlie hanno raggiunto l’età per poter mangiare tutto. Diciamo che prima mi arrangiavo. Poi ho capito che la mia famiglia, me compresa, aveva bisogno di un momento fisso nella giornata in cui ritrovarci, fuori dal lavoro, scuola, impegni: la cena. Ma per passare un bel momento ci vogliono anche cose buone da mangiare che stimolano la conversazione!. Essendo poi in rete tutto il giorno per lavoro, no ho potuto far altro che aprire il mio blog di cucina, è stata una cosa automatica. E’ nato così ricette-facili.net / . Oltre a ciò,  mi piace moltissimo leggere e viaggiare. Il mio prossimo obiettivo è imparare il portoghese (perché voglio organizzare un viaggio in Portogallo).