Vino

Friulano alla International Wine Academy

Ultimamente sono vittima di uno strano fenomeno. Ossia scoprendo da Roma le peculiarità enogastronomiche friulane avverto una sorta di richiamo ancestrale alle origini. Io che ho sempre desiderato andarmene altrove, per dirla banalmente ho sempre voluto vivere per scoprire il mondo. Sarà la vecchiaia che mi riporta un po’ indietro, da dove vengo o sarà anche un nuovo modo di vivere quei pochi giorni all’anno in cui vado a “casa”. Facendo la turista in Friuli, anziché stare a casa, mi aiuta molto ad accettare le origini e riemergono anche tanti ricordi di sapori, odori e pomeriggi all’aperto.

Ieri sera questo fenomeno di “ritorno alle origine” ha raggiunto uno dei suoi picchi durante una degustazione di Tocai Friulano 2006 che si è tenuta all’International Wine Academy of Rome. All’interno dell’iniziativa “I grandi vini dei Colli Orientali del Friuli”, sono state organizzate due degustazioni guidate al Tocai, pardon Friulano. Alle 21 c’ero anch’io munita di carta, penna e Cavia. Con la Cavia avevo già assaggiato del Ramandolo dell’Azienda Toblar e del BiancoSesto La Tunella. La Cavia si era concesso anche della Ribolla Jacuss, per l’estremo amore suo per la Ribolla.

Ero già pienamente nell’atmosfera della serata quando la degustazione guidata è iniziata. Mi stupivo già di quanto sapessi distinguere gli accenti friulani che mi circondavano e percepire le diverse personalità che facce e gesti quasi tipici nascondevano ai non esperti della zona.

Vi riporto alcuni appunti che ho preso durante la serata, avvertendovi anche che dal quinto vino la qualità della recensione della serata può aver risentito un po’ delle gradazioni dei vini.

Alla degustazione erano presenti il Presidente del Consorzio Tutela Vini DOC Colli Orientali del Friuli, dott. Comelli, Ian D’Agata per l’International Academy e la sommelier Saula Giusto. Ogni azienda e vino è stata introdotta da un rappresentate dell’azienda stessa.

Vi avverto sono un’appassionata di vini ma non un’esperta. Prendete con le pinze la parte tecnica, per ora sono autodidatta: imparo bevendo.

Il Tocai Friulano (evitiamo discussione sul nome) si riconosce per le note di mandorla, salvia, rosmarino, timo e può essere fatto rientrare nella categoria dei Sauvignon vert. La zona dei Colli Orientali ha il suo epicentro nella cittadina di Cividale, un gioiello anche secondo D’Agata, che ha raccomandato il ristorante Ermacola e la pasticceria Ducale per la Gubana. La Gubana è un dolce che Amo, friulano fin nell’intimo, e che la mia amica AnnaMaria di Coquinaria fa in modo egregio, altro che pasticcerie. Per una volta ne sapevo più io J

Incominciamo coi vini sennò divago troppo:

  1. Tocai Friulano “Tai Furlan” 2006 – Cav. Luciano Grudina. L’azienda ha anche un agriturismo aperto il sabato e la domenica. Dell’Azienda è stato raccomandata la Ribolla. Il vino viene messo in botti di legno di ciliegio, rispettando la tradizione, in quanto questo legno dolce non cede tannini. Si tratta di un vino non filtrato che è giovane con riflessi verdolini. D’Agata ha consigliato un abbinamento con fritto misto di pesce.
  2. Ronco dell’Angelica 2006 – Midolini. Altro vino consigliato dell’Azienda è Rosacroce. L’enologo facente parte dell’azienda da due anni ha raccontato di come scelga il momento della vendemmia assaggiando l’uva. Così ho scoperto che esistono dei corsi di degustazione delle uve, oltre che di vini. (In questo mondo del precariato, le professioni del lavoro mi interessano sempre molto.) Il vigneto è vecchio, ha 65 anni. Viene effettuata una propagazione attraverso le gemme al fine di mantenere sempre lo stesso biotipo. Il vino è frutto di tre vendemmie effettuate nello vigneto, la prima in un momento di stress (caduta delle foglie) e le altre due dopo le pioggie (perché in Friuli piove molto anche se a macchia di leopardo, ossia dove capita, capita). Con questo Friulano D’Agata ha suggerito un rombo con patate.
  3. Tocai Friulano 2006 – Stanig. Si raccomanda (non io, andate sul sicuro) lo “Schiopettino”. Il vino viene macerato la prima notte a 15° C, poi avviene la fermentazione ed infine viene messo in botti di acciaio. Si tratta di una vendemmia tardiva (fine settembre). Qui ho imparato quanto il Tocai risenta della pioggia, dato che una pioggia all’ultimo momento può rovinare il fino trasformando gli acini dorati in marroncini. Questo vino ha un colorito dorato e dei toni maggiormente vegetali rispetto ai precedenti.
  4. Friulano 2006 – Stroppolatini. L’Azienda risale al 1862 (dalle mie reminescenze scolastiche, il Friuli è entrato a far parte dell’Italia dal 1866). Ci sono ancora dei ceppi antecedenti alla filossera. Viene effettuata una lavorazione con alzata di cappello (ora vado in Internet per imparare cos’è) e sono usate bocci in acciaio. Al naso si avverte una nota di miele. La gradazione alcolica sale a 13.8 %, che precisione! Il 2006 infatti ha avuto gradazione elevate in Friuli.
  5. Friulano “San Blas” 2006 – Valle. E’ stata presentata come un’Azienda ad alti livelli, come uno dei nomi storici italiani con vigne a Rosazzo e Vicinale. La vendemmia avviene a mano ed è tardiva, nel 2006 è stata fatta ad ottobre dopo il Merlot. Il vitigno è stato piantato nel 1922. Non ha effettuato il Friulano il passaggio in legno. Di regola viene imbottigliata a giugno la vendemmia di settembre. Non è stata messa il vendita la vendemmia 2007 data la scarsa qualità del vino dovuta ad una pioggia a fine maturazione. La tiratura è sulle 3000 bottiglie. Si è parlato anche del ruolo del freddo e della fermentazione. Il Picolit dell’Azienda è al momento sotto analisi per una messa a punto.
  6. Friulano 2006 – Comelli. L’azienda fondata nel 1946 dispone di 7,5 ettari e ha anche un agriturismo. Vengono utilizzati gli stessi vendemmiatori così si ha un’uniforme tecnica di scelta dei grappoli ecc. I vendemmiatori stanno per andare in pensione però: altra professione del futuro? Anche qui ha un ruolo centrale il freddo. I lieviti vengono utilizzati fino ad aprile-maggio. L’annata 2007 sarà pronta per ottobre 2008. Il vino era più sapido e aveva un sapore di menta.
  7. Tocai Friulano 2006 – Vigna Petrussa. Qui a presentare c’era una dei padroni. Dal 1995 ha ereditato parte dell’azienda e ha convertito la sua pensione in una carriera in enologia. Che fortuna! L’azienda ha 6,5 ettari ed utilizza al minimo la tecnologia. Altri vini consigliati sono lo Schioppettino e il Picolit. E’ stato valutato come un vino a metà strada tra il Pomelli e il Valle.
  8. Tocai Friulano 2006 – Specogna. La parte di azienda che vende i vini più economici è la Toblar (assaggiato il Ramandolo, buono). Ha vigne a Corno di Rosazzo e Rocca Bernanda. Per il Friulano la gradazione sale a oltre 14% e c’è più zucchero. Sono consigliati anche il Picolit e il Sauvignon.
  9. Tocai Friulano 2006 – Sara & Sara. Presenta Alessandro (credo) esperto veramente di soli 24 anni, co-proprietario. L’Azienda opera a Savorgnano al Torre, una delle zone Cru, per il Picolit e il Verduzzo. Vengono effettuate due vendemmie, la prima prima del momento ottimale al fine di dare l’acidità giusta al vino. La sequenza è: selezione del mosto, affinamento in acciaio per alcuni mesi ed alcuni mesi in bottiglia. Ha parlato anche del Picolit dell’Azienda che al momento dura solo 2-3 anni e dell’attenzione posta nel risolvere questo problema. I sentori di questo Friulano sono più complessi, ha un’acidità marcata ed è sapido come il Comelli.
  10. Tocai Friulano 2006 – Jacuss. L’Azienda ha 10 ettari e produce 4 vini internazionali e 6 autoctoni. Si è parlato anche del Tazzelenghe, letteralmente taglialingua, vino rosso prodotto in Friuli solo su 4 ettari da 5-6 produttori e che si abbina con piatti di maiale.
  11. Friulano “Terre di Rosazzo” 2006 – Cantarutti. Mi son persa la descrizione tecnica ahimé che mi è stato detto essere interessante e focalizzata sulla tecnica del freddo, tra l’altro oneroso dal punto di vista economico. E’ un vino non filtrato che sta 14 mesi in legno nuovo. Ha un’acidità del 5,5 ed una gradazione del 15%.

Allegria !

La degustazione è finita così. Vi avverto che mancano delle accento nei nomi e che gli appunti sono da appassionata. Commenti e critiche sono benvenuti, così imparo. Gli appunti son stati presi anche per le amiche che non son potute venire alla degustazione.

Link dei produttori citati:

Toblar : http://www.toblar.it

La Tunella: http://www.latunella.it

Cav. Luciano Grudina: http://www.grudina.it/htm/cantina/cantina.htm

Midolini: http://www.midolini.com

Stanig: http://www.stanig.it

Stroppolatini: http://www.agriturismofvg.com/home_agrifvg.php?page=agr.home&mode=detail&idint=AG0268

Valle: http://www.valle.it

Comelli: http://www.comelli.it

Vigna Petrussa: http://www.vignapetrussa.it

Specogna: http://www.specogna.it

Sara & Sara: http://www.prodottitipici.com/scheda/produttori/6489/Sara-e-Sara.htm

Jacuss: http://www.jacuss.com

Cantarutti: http://www.cantaruttialfieri.it