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Zuppa da …Un Tocco di Zenzero…


Girovagando nel web ho fatto due scoperte.
La prima Blogdolci  che ora figura anche nei miei link, più in basso (per ora) a destra. L’ho scoperto tramite il Gambero Rosso  ed offre un excursus su blog di cucina con maggiore attenzione al meraviglioso mondo dei dolci.

 Ovviamente ora ci sono anch’io in mezzo.La seconda una zuppa che mi ha incuriosito e che ho replicato nel week end. Si tratta di una Zuppa di pomodori, mele e ricotta pubblicata circa un’anno fa da Un tocco di zenzero . La ricetta, come il blog, mi ha incuriosito fin da subito. Vuoi perchè la presenza delle mele mi è sempre stata gradita dopo aver provato una meravigliosa zuppa di zucca che pubblicherò presto… Vuoi perchè la passata di pomodoro non l’ho mai adorata e volevo farmela piacere.Quindi venerdì sera l’ho fatta per le solite due persone golose. E devo dire che è piaciuto. La abbinerei o con dei crostini o con un secondo leggero. Ecco la mia versione, di fatto quella originale, adattata come dosi a due persone per due volte. Tenendo conto che la priva abbiamo fatto il bis, e forse il tris.

ZUPPA DI POMODORI, MELE E RICOTTA

Ingredienti per 4 persone:
1 kg pomodori maturi
2 mele golden
mezzo litro di acqua naturale
1 scalogno
2 cucchiai di ricotta (trovata di corsa all’uscita dal lavoro)
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
olio extra vergine d’oliva
Scaldate l’olio e fate appassire lo scalogno a fuoco dolce. Per non farlo dorare aggiungere un po’ di acqua. Aggiungere le mele (sbucciate) ed i pomodori tagliati a dadini. Infine il concentrato di pomodoro e l’acqua. Portare ad ebolizzione e abbassare la fiamma. Lasciar cuocere per almeno 20 minuti. Nel frattempo, verso fine cottura, ho aggiunto sale e pepe. A fine cottura frullare tutto e aggiungere la ricotta, che stempera il colore e da sostanza.

Il mondo delle zuppe è fantastico e lo scoprendo da un anno a questa parte. Prima a casa imperava la solita minestra di verdure. Da bambina ne avevo un’avversione tale che per farmela mangiare mia madre si inventò la “minaccia dei due guerrieri“. Dal ritorno da un viaggio a Mantova, dove era stata con mio padre, e avendo visto il ristorante dei guerrieri, la favola-minaccia si basava sul fatto che i bambini che entravano là e non volessero mangiare la minestra venivano rinchiuse in cantina… Funzionava? Ahahah….Ma in compenso quando andai a Mantova a vidi il ristorante da fuori rimasi male. Quei due fantocci all’entrata dovevano farmi paura?!

L’amore per le zuppe iniziò dal Capodanno a Muenchen da un’amica che mi fece (ed io imparai da lei) una meravigliosa zuppa di zucca…che vi farò conoscere quanto prima.