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Zuppa di zucca e pere

Zuppa di zucca e pere da Scuola di cucina di Martha Stewart Amo follemente la zucca. Non è per la fiaba di Cenerentola. Non è neppure per Halloween. La zucca è …come si dice…la magia di un momento. Sa riportarmi indietro a quando, in una fredda sera invernale a Monaco di Baviera, Claudia mi aprì le porte sul mondo delle zuppe. Un’amica mi insegnò come una calda zuppa si potesse nascondere in un giorno qualunque. Così quando mi è arrivata la Scuola di Cucina di Martha Stewart la prima sezione che sono andata a scoprire è stata quella delle zuppe. Martha Stewart: chi è? Partiamo dai fatti e partiamo da Wikipedia. Il suo vero nome è Martha Kostyra, il cognome Stewart è quello dell’ex  marito. Martha Stewart è una donna d’affari, una scrittrice ed un popolare personaggio televisivo americano. Infatti, Martha è a capo della MSLO, la Martha Stewart Living Omnimedia. Ha scritto oltre 50 libri e ha condotto vari programmi televisivi. Martha Stewart, classe 1941, rimane un punto di riferimento per la cucina ed …

Pane di segale e semi di zucca con melassa

Pane di segale e semi di zucca con melassa: un’evoluzione del pane con segale base Pane, pane, pane. Di ritorno dalla prima esperienza di insegnamento “panifero” mi metto qui a scrivere di lui. Farina, acqua, poi impasto, infine pagnotta. Mi perseguita ed io lo inseguo. E’ grave, dottore? 🙂 Non tanto direi, basta variare. Ed io vario. Anche questo mese mi sono messa all’opera per Twelve Loaves. Tema del mese i semi. Da inguirabile nordica inside, ho pensato al pane di segale con i bei semi di zucca sopra. Però mi son lasciata andare, li ho ficcati anche dentro il pane. La ricetta un po’ da nasce da Wild Yeast ed un po’ dalla voglia di melassa. C’era un barattolo da finire di scura melassa, molto dark come la notte. Eppure, nonostante l’apparenza minacciosa, sa regalare una dolcezza peculiare, così diversa dal miele o dallo zucchero. Il tocco finale? Direi la noia di una sera in cui dici a tuo marito “puoi cucinare tu?”. E lui si presenta con delle fette del pane di segale …

Zuppa e semi di zucca

Ci sono blog che sanno parlare ogni lingua persino che si esprimono in un idioma che non conosci. Oltre che a leggere ti invitano anche a comunicare. Così tempo fa, dopo aver scoperto Bea W Kuchni, corsi su Google Translator, carpii la bellezza della ricette e rimasi affascinata dalla bella e salutare sequenza di foto. Non contenta mi misi a scrivere a Bea e a consigliarla come Amore (non solo) estivi. Dato poi che quando una cosa piace non va abbandonata, ecco che alcuni giorni fa “lessi” sul suo blog della raccolta di ricetta sul tema zucca, o meglio il Festival Dyni 2011. In che lingua parla Bea? Semplice polacco. Il suo Festival Dyni 2011 può però parlare qualsiasi lingua, basta postare una ricetta a base delle amate zucche dal 22 al 31 ottobre. Perché non farlo mi sono detta. E perché non farlo anche tu, dato che il Festival parte domani: è così stimolante superare le barriere e quella linguistica è una delle più agevoli da oltrepassare. Credo che la comunicazione sia talmente complessa …

Panini al farro ripieni di verdure grigliate

E ho detto tutto 🙂 Al titolo non posso che aggiungere che i due ingredienti speciali son stati un salto al mercatino domenicale di via Giulia e la lettura de Il manuale dei cibi fermentati di Michela Trevisan. Il manuale è uno dei preziosi regali della mia amica del cuore, da cui sto traendo molti spunti per futuri esperimenti, rapidi innamoramenti da gastrofanatica e arditi sogni ricchi di fermenti 🙂 Mentre il mercatino domenicale mi ha arricchito di zucchine dalla forma allungata e di peperoni verdi, facilmente confondibili coi frigitelli. Nonchè di un’anguria dal formato curioso per una bambina inside come me. Unendo sapientemente 🙂 tutto questo è nato un pranzo domenicale molto alla mano.

Pane di semola con semi di zucca

Con un po’ di ritardo mi sono avvicinata anch’io al meraviglioso mondo della semola di grano duro. Dopo la farina tipo 1, 0, 00, di farro, kamut e Senatore Cappelli, eccomi ad impastare con la semola. Non solo il colore è diverso, al tatto la sensazione è differente, ma persino il rapporto tra farina e acqua è altra cosa rispetto il solito. La sorpresa finale viene poi dalla cottura. Il profumo e sapore del pane si coglie subito particolare. E come accade con ogni buon pane, anche in questo caso un boccone tira l’altro anche a giorni di distanza. Giusto per arricchire il sapore e con l’entusiamo dell’avere quell’ingrediente in più, ecco che ho aggiunto alcune manciate di semi di zucca. Inoltre, ho offerto il pane durante l’ultima cena della tribù. Bando alle ciance e via alla ricette, che ben si adatta anche ai giorni lavorativi.