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Scrivere col cibo: Regula Ysewijn e quel libro di cucina in più

Guardiamola dalla parte di chi crea un nuovo libro di cucina: perché scriverne uno nuovo? Perché c’è bisogno di un cookbook in più? Regula Ysewijn, alias Miss Foodwise, dice la sua per #scriverecolcibo. Lunghi capelli rossi, un’anima belga, un cuore inglese, e quello stile che ti trascina con un Pride and Pudding. Anche se lei mi ha toccato il cuore con Belgian Café Culture. Regula Ysewijn è tutto questo oltre che una giudice niente male, tanto da passare da Bake Off Vlaanderen agli  The Great British Cheese Awards come se nulla fosse. Il suo trucco? Oltre l’originalità, non saprei. Cattura con le immagini padroneggiando la luce come se fosse magica. Incanta con gli abiti, non solo di scena. Trattiene con ciò che racconta. Merita per tutto il lavoro di ricerca che i suoi lavori lasciano intuire.

Scrivere col cibo: la lettrice Beth Bonini sfoglia e cucina

Quando a parlare è una lettrice “qualunque”: oggi succede questo per #scriverecolcibo. Beth Bonini l’ho incrociata su Instagram e la sua passione per i libri mi ha convinta a disturbarla con le mie solite domande. Dal Texas con la passione per i libri: in estremissiva sintesi questa è la Beth Bonini che puoi conoscere online. Sebbene su Instagram potresti farti l’idea, giusta anch’essa, che viva in Gran Bretagna. Quello che forse non t’aspetti è che ti faccia scoprire una tastemaker texana del secolo scorso. Il mondo dello #scriverecolcibo comincia così a scoprirsi sorprendente ovunque.

Scrivere col cibo: Oltre le ricette con la poesia e Nicole Gulotta

#Scriverecolcibo si fa poetico con Nicole Gulotta. Le ricette, così come spiegate da Dianne Jacob, superano la poetica di Laura Ottaviantonio e finiscono in un libro dove ad ogni poesia è abbinata una ricetta, o viceversa. Sfogliando Eat this Poem di Nicole Gulotta, mi chiedo …. Cos’è la poesia per te? Non sembra neanche una domanda da poter rivolgere oggigiorno ad una persona adulta. Dopo le mille poesie imparate a memoria dalla scuola elementare alla maturità, l’endecasillabo ci abbandona. Forse qualcosa rimane con le canzoni, ma pochi sono i Quasimodo che crescono tra di noi. Ancora meno sono coloro che portano i versi in cucina. Come oso mescolare il sacro col profano? La poesia è cosa seria (o seriosa) e basta? Se esistesse un verso per la patata, lo vorrebbe pure l’arancia. Subito scalpiterebbe la pera appena colta. Eppure Nicole Gulotta ha trovato persino una poesia per i blueberry.

Scrivere col cibo: dalla parola all’immagine con Laura Ottaviantonio

E se non bastasse la parola per scrivere col cibo? Dianne Jacob ha spiegato le basi del foodwriting. E’ partita da una ricetta ed è giunta al libro di cucina. Ma oggigiorno non di sola carta viviamo. Si può #scriverecolcibo anche (e solo) online. Certo, sullo schermo, ancora più che sulla carta, contano le immagini. Catturano e convincono a lanciare uno sguardo in più…oppure raccontano una loro storia. Anche qui, non potevo farcela da sola. Con l’hashtag #scriverecolcibo soffro la solitudine e cerco il confronto. Preferisco il fruscio della penna, o l’irruente suono dei tasti della tastiera, al click, secco e riflessivo, di una reflex. Chi poteva aiutarmi (e aiutarci) a capire come allineare i due mondi? La scelta è stata più immediata che ragionata. Ricette e Vicende è uno dei quei blog che sfoglio prima sullo schermo con una pacatezza per me insolita e che poi leggo, su carta, per assaporare ogni singola parola. Ammiro Laura Ottaviantonio per il respiro che sa mettere tra una parola ed il suo verbo, soppesando la storia nel …

Scrivere col cibo: dalle ricette ad un libro con Dianne Jacob

Ho iniziato un cammino. Con in mano una frusta da cucina ed una mela sono alcuni mesi che su Instagram persisto con l’hashtag #scriverecolcibo. Butto sulla tavola libri e riviste di cucina in cerca delle parole che accompagnano la gola. Alla fine ho capito, che senza la penna ed i suoi volteggi sulla carta, anche la mela rimane muta. Così, tra automotivazione e sfoggio di tutta la carta che ho accumulato, ho iniziato questa avventura per parlare con te di foodwriting. Anzi, di scrivere di cibo che per me è scrivere col cibo (accanto). Oltre che amalgamare vorrei cogliere, tra avverbi e tempi coniugati, la vita che scorre e scoppia in fragorose risate. Ed intanto le uova si montano. Non può, però, essere un viaggio in solitaria. [For the English version, please click here]