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Pane francese Le Boulot

Avvicinarsi al pane francese attraverlo Le Boulot No, non ci credo. Capita ancora. Non so tutto e non lo so neppure di quello che adoro: il pane. Meno male che ci sono i buoni propositi di inizio anno. Così da qualche mese, non ebbra a sufficienza di pane, oltre a Twelve Loaves mi sono impastata anche con Panissimo. Ogni mese un tema e la cucina da infarinare ancora di più. Il pane francese non era giunto ancora nel mio scrigno di casa. Non stupisce allora che alla parola Boulot mi son chiesta di cosa si parlasse. Qu’est-ce que c’est? Il topo di biblioteca che è in me mi ha spinto a cercare. Rovistai, cliccai, sfogliai, chiesi per giungere ad un primo pane. Ma non mi bastò. Volli anche fare un bis non soddisfatta degli alveoli ottenuti al primo tentativo. Contravvenendo alla mia routine, ho voluto stupirmi con autolisi, passaggio in frigorigero e farina antica dall’Antico Molino Fratelli Persello. La ricetta di partenza l’ho prea da Farine Crazy for Bread. Per un volta un francese ha …

Matnakash, un pane armeno

Che non si vive di solo pane è cosa risaputa. Ancora sento la voce di mia nonna quando lo diceva, quasi a nascondere il fatto che era ghiotta di tutto, pane compreso. La sfida di Twelve Loaves del mese di gennaio è stata onorata col soda bread, ma ecco spuntare Panissimo. Si tratta di un contest, senza premio nè vincitori, al pari di Twelve Loaves ed in ugual modo ruota anche Panissimo attorno ad un pane che cambia ogni mese. Per gennaio il tema di Panissimo sono i pani etnici. Ed io da brava secchiona, con un po’ di tempo in più grazie alle Feste, ho cercato il mio pane etnico. Sfoglia che ti sfoglia libri, navigando da un sito all’altro, sono giunta al Matnakash. Un pane armeno semplice a base di farina di frumento, acqua, lievito e secondo una delle versioni che ho trovato pure pochissimo zucchero. Nella ricetta trovata si accenna al lievito madre o a un lievitino, eppure le dosi rese pubbliche si basano tutte sul lievito di birra. Quindi per una …