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Da La Cjasalìne alla tavola #6: di polenta, miele e vino

Col freddo si fa presto a dire polenta. Si fa talmente presto che si scorda che la farina di polenta può nascondere anche altro. Non intendo le rivistazione della polenta come polenta riscaldata con sopra il Pestat o simili. Non parlo neppure del pane di polenta che arriva fino ad essere presidio Slow Food col nome Pan di Sorc. Non parlo neanche dei diversi tipi di farina di polenta. Non mi riferisco ai biscotti con farina di polenta, stavolta vado sul dolce, un dolce grande e tondo. Ossia vado sulle torte. Sì, la farina di polenta può essere alla base di succolente torte. Io alla polenta dedicherei un inno. Già l’Amor di Polenta, in epoca precedente alla mia esistenza blogghifera, mi ha travolta. La Pete di friulana origine ha poi in me confermato l’ecletticità della bistrattata farina di polenta. Stavolta però ho raggiunto un altro livello con lei. Con in mano Baking: From my home to yours e negli occhi La Cjasalìne finalmete visitata, da una ricetta statunitense sono arrivata ad una torta più friulana. …

miele

Conosco il miele?

Miele: un viaggio alla sua scoperta con l’antropologa dell’alimentazione Lucia Galasso Domanda stupida, banale. Il miele è quella roba lì. Un prodotto delle api con l’intercessione della mano dell’uomo. I fiori attirano le api e noi spalmiamo il miele sul pane. Certo gli riconosciamo anche altri usi più nobili, come difenderci dal mal di gola 🙂 Scherzi a parte e banalità a parte, mi sono ritrovata la casa invasa da mieli friulani, siciliani, romani e persino polacchi. Così attorniata ho voluto saperne di più. Qualche mese fa mi avvicinai ai Mieli Mil intervistando un giovane produttore di mieli come Andrea D’Orlando, stavolta ricorro ad un’amica antropologa. Lucia Galasso, già membro della giuria speciale dei Blecs, mi scriveva messaggi tempo fa tipo: “Non posso venire sabato, sono a smielare”. Smielare? Lucia si è buttata sul miele, ha voluto incominciare a vedere come si fa. Da antropologa non si è fermata alla carta, ma ha voluto smielare, appunto. Per capirne di più del miele, dello smielare e del mondo immenso che un barattolino di vero miele può …

Mil di Andrea D’Orlando

Il passaparola funziona ancora ai tempi di Internet? Funziona anche per i prodotti della “vecchia” economia? Sì, funziona e permette di scoprire delle chicche, nonchè il lavoro e la passione di persone che han fatto scelte non casuali, anche se particolari per i nostri tempi, ma ricche di … sapore. Così dall’ultimo viaggio in patria :), dicasi Friuli, l’amica di una vita mi ha fatto scoprire i Mieli Mil e non ho potuto che tentare di contattare il produttore e scoprire la sua storia. Questo è il Friuli che mi piace: giovane, attivo, propositivo, testardo e sempre attivo. Insomma, lo slogan “Ospiti di gente unica” è sempre veritiero. Oggi te lo faccio scoprire attraverso i Mieli Mil ed Andrea D’Orlando da Villa Santina. Una prima domanda, Andrea, molto da rivista patinata: cosa vuol dire fare il miele nel 2011 a Villa Santina, nelle Alpi Carniche?

Rapid Aperitiv Moments

Ossia come fare un aperitivo casalingo quando si torna dal lavoro con le energie depauperate dalle isterie  lavorative della settimana, ma l’animo già vuole buttarsi su momenti di relax raffinato o comunque diverso dal solito. La soluzione è semplice. Hai per caso in giro per casa qualche leccornia dimenticata dopo qualche viaggio? Hai mai sentito parlare dei preparati per focaccia? Sì, lo so, una foodblogger giudiziosa dovrebbe farla da sola la focaccia, ma neanche per lei questo è umanamente sempre possibile. E anche lei vuole viziarsi con le tentatrice offerte della modernità 🙂 Ecco allora nascere i Rapid Aperitiv Moments. Tornata la bella stagione, quella che impone, più che suggerire, di star fuori, ecco ricominciare gli aperitivi in terrazzo. L’anno scorso avevo suggerito l’Aperitivo Pret à Porter, quest’anno una sua evoluzione. Ecco cos’è successo venerdì scorso. Di ritorno al lavoro ho ripreso in mano due souvenir comprati durante l’ultima visita ai genitori e sorella in Friuli: lo sciroppo di fiori di tarassaco dell’ azienda Agricola “Riu dai Mus” di Sutrio (UD) e i tomatilli sciroppati …

Pane di kamut e olio d’oliva

Iniziare a parlarne è difficile, perchè ci è piaciuto così tanto a me e alla Cavia che rischio di darti un consiglio molto di parte. E’ tutto incominciato dalla farina di kamut che avevo, c’era anche la solita voglia di fare una ricetta nuova, inoltre la Cavia pretendeva una pagnotta dalla dimensione più idonea per due sole persone. Leggendo un forum di cucina, ho trovato questa ricetta che ci ha letteralmente stregato. Se ti piace il pane morbido e con sapore piacevole, diverso dal solito, buono e sano e con un ingrediente segreto…leggi e fai questa ricetta.