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Conosco l’acidità?

Conoscere veramente qualcosa non è tanto un dato di fatto, ma un processo tra il formativo e l’esistenziale. Lo so, mi son chiesta se conoscevo veramente il miele e l’olio extra vergine d’oliva. Cose banali, che si mettono in bocca e via. Cose da tutti i giorni. Ma la quotidianità è il tarlo di molte vite, tanto vale affrontarla di petto e capirla, conoscerla meglio anche a tavola. Stavolta mi chiedo se conosco veramente l’acidità. Non è un prodotto, un bene materiale, ma qualcosa che ha a che fare coi sensi. Varrà la pena domandarsi cos’é? Se stai leggendo questo post, ne dedurrai facilmente che la risposta che mi sono data a questa domanda è un sonoro Sì. Per cercare la risposta sono andata alla fonte, la mia fonte sulla consapevolezza dell’acidità. Ancora una volta mi sono rivolta a Vittorio Rusinà, tal Tirebouchon su Twitter. Questa è un’intervista nata sul web e condotta su Skype. Tutti mezzi moderni, apparenti asettici, ma che per una volta diventa acidi 🙂

Cantillon a Roma d’agosto

Roma ad agosto è storicamente deserta. Non c’è discussione tra i pochi sopravvisuti al rito delle ferie agostane a Roma che non rimarchi questo  punto. Però, come si suol dire, in città si è pochi, ma buoni. Talmente buoni che ci ritrova volentieri a bere una birra…pardon un lambic…pardon una gueuze. Così è successo venerdì 20 agosto nella via a più alto contenuto alcolico di Roma: Via Benedetta. Appuntamento alle 18.30 da Bir & Fud che riapre i battenti con una presentazione della Gueuze 100% Cantillon da parte di due non sconosciuti agli appassionati. Jean Van Roy, tradotto in simultanea da Lorenzo Kuaska Dabove ha fatto diventare tutti dei Cantillon per un’oretta. Tra una frase breve di Jean e una traduzione in italiano lunga di Kuaska, la passione per lambic ha travolto il pubblico.

#Lambicena a Roma: acidità e bloggers

Questo è un resoconto quasi in stile flusso di coscienza alla Virginia Wool  facendo andare i  ricordi e le sensazioni  in libertà. Un reportage più serio e tradizionale è già disponibile su Scatti Di Gusto. Internet è una miniera di risorse e di possibilità di socializzazione. Quando si scambiano consigli in fatto di cibo, birre, vini per anni è facile che si abbia la voglia di vedere faccia a faccia una persona. Ecco allora che quando il mitico @Tirebouchon ha avvisato, che sulla strada degli Aglianici, si fermava a Roma, i foodbloggers capitolini si sono attivati.  @Tirebouchon, alias Vittorio, corrompendo la consorte a dire che “Lambic è buono”, ha convinto i blogger a riversarsi nel Petit Bar dell’Open Baladin. Mentre lo chef ,con nostro stupore, si spaventava all’idea del tavolo dei blogger, Senza Panna, io, Elisa Kitty’s Kitchen, Vita da Precisina, The Fooder, A Bagnomaria, VinoRoma e @NanoMondano hanno cominciato a parlare di “acidità” con Vittorio.