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Scrivere col cibo: Concetta Colucci narra la cucina pugliese

Non ti resta che metterti comoda (o comodo) e leggere Concetta Colucci. Lei non è una che ha poco da raccontare. Dopotutto la cucina pugliese non può esaurirsi in un laconico “buona”. #Scriverecolcibo prosegue così, con lei dopo Dianne Jacobs, Laura Ottaviantonio, Nicole Gulotta ed Anna Cosetti. Concetta Colucci non è una foodblogger, non è neppure una chef, non è tante cose, ma scrive in treno ed alla scrivania. Con lei ho passato infiniti aperitivi a discutere di aggettivi ed entusiasmi, grano arso e lieviti, fino a perderci in consigli di lettura. Ci siamo scambiate libri, appunti, speranze ed ambizioni. Tutto condito con una gran voglia di scrivere. Sì, lei non è una foodblogger ma scrive, pure online. Post e racconti per lei non hanno segreti. Puoi averla letta da Il Sud Online a Just a Platform. O forse ti starai domandando quando scriverà ancora su Hai sognato. Aspettando seguila qui per #scriverecolcibo.

intervista

Blog, birra e Friuli: io su Stampaprint

Quando vogliono sapere tutto su di te: blog, birra e Friuli. Eccomi su Fuori dal Coro come la blogger nascosta dietro un’economista Nella rubrica Fuori dal Coro di Stampaprint molte sono le blogger che si scoprono giorno dopo giorno. Ed ora è toccato pure a me. La blogger nascosta dietro un’economista: sì, mi presentano così. Arianna, Social Media Manager di  Stampaprint mi ha riassunta così. Non sono riuscita a corromperla del tutto con i nidi di marmellata? Ironia a parte, c’è molto di me in quelle parole, dopotutto sono mie. Il fatto è che ho apprezzato le domande. Il mio consiglio è uno soltanto: provaci…dai, clicca e leggi cosa fa la blogger economista tra biscotti, birra e Friuli. Per approfondire gli aspetti più intriganti dell’intervista 🙂 eccoti qualche lettura consigliata: La storia completa dei Nidi di Marmellata. Scones e waffle alla birra per portare la birra in cucina. Ti sei accorta che sto studiando (e bevendo)  del caffè ultimamente? Bei tempi quelli dei  cjalsons e blecs fatti dalle blogger di tutta Italia. Te li ricordi? Polenta ovunque anche nella torta col vino e miele Non posso dimenticarmi della gubana …

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Torrefattore: cosa fa per noi?

Torrefattore: cosa fa per noi? Lo dice subito Alberto Trabatti. Parla di regole, scelte e mestieri e di obiettivi come l’avvicinare il cliente al Caffè. Non chiamarle due chiacchiere quelle con Alberto Trabatti. Potresti ritrovarti travolto da un fiume di buon Caffè. Quando gli ho chiesto di spiegarmi cosa fa un torrefattore mi aspettavo un discorso scuro e tostato su macchinari e tecniche di torrefazione, invece sono entrata in un mondo fatto di scelte e decisioni. Cominciamo dal protagonista di queste quattro (non) chiacchiere. Alberto è un ex bancario, così recita il suo curriculum vitae. Ad un certo punto, non per caso, è diventato torrefattore dopo essersi trasferito da Bologna. Scoprì di aver aperto la sua bottega di torrefazione dove, dal 1926 al 1943, un tale, Arrigo Penazzi, svolse lo stesso mestiere. Smise di credere ad un caso. In questo percorso iniziato/ricominciato nel 2004 si insinua la ricerca di cosa fa (o meglio chi è) un torrefattore. Perché uno decide di fare il torrefattore? Non me lo sono domandato io, ma è quello che chiede Alberto …

Unpacking coffee

Unpacking Coffee: il video podcast che spacchetta il caffè

Unpacking Coffee: il video podcast che mette il tuo caffè nelle  mani di un’antropologa ed un cofffe guy. Segnati questi nomi: Raymond e Kandace Brigleb. Prendi una mappa e cerchia Portland (è in Oregon, negli Stati Uniti). E soprattutto preparati un buon caffè. Non resta che … accendere un computer e seguire Unpacking Coffee. Unpacking Coffee è video podcast, che tradotto per chi non ama l’inglese, è una serie di brevi video liberamente visibili online. Li trovi su Unpacking Coffee o sul canale Vimeo di Unpacking Coffee. In meno di 8 minuti scoprirai un nuovo caffè. In ogni puntata, Raymond e Kandance Brigleb aprono un pacchetto di caffè e lo studiano dall’apparenza alla sostanza. Ciò che cambia è il caffè ed il suo torrefattore. Quando ho chiesto a Kandance di riassumere in 3 parole Unpacking Coffee, mi son sentita rispondere: Chi è Quirky, curious, fans: Unpacking Coffe o chi gira i video? O chi li guarda? 🙂

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Il caffè a Londra visto da Mondo Mulia

Il caffè a Londra è nel pieno del Third Wave Movement. Giulia Mulè di Mondo Mulia ci racconta come scoprire il caffè londinese… abbandonando un po’ di pregiudizi. La prima cosa da fare per apprezzare il caffè a Londra è abbandonare la presunzione che l’espresso italiano è il più buono al mondo. Si inizia col botto. Così mi piace. Giulia Mulè l’ho conosciuta qualche anno fa Londra in occasione del Food Blogger Connect. Già allora in giro per la capitale britannica cominciavano a farsi notare i coffee shop. Ora, come racconta anche Caffeine Magazine, il caffè londinese rischia di surclassare il nostro tanto osannato espresso. Giulia, pur vivendo a Londra da quando ha 25 anni, è romana. Mi è, quindi, sembrata subito la persona da disturbare subito. Era perfetta, perché ha tutto l’attenzione di una food e travel blogger professionale (conosci Mondo Mulia?) e la capacità di confrontare due realtà: quella inglese e quella italiana. Dai, lasciamo da parte presunzioni vari e vediamo cosa c’è oltre l’espresso, la Fika svedese ed il caffè colombiano.  E’ …