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Reminder: Cake è…

Poche parole e tanta sostanza. Ti ricordi di Cake è…? Il quaderno di ricette ritrovato in un mercatino di Londra un anno fa da Manuela e diventato un art & food book.  Ora è un contest la cui scadenza si avvicina. Per aiutarti a riagganciare le fila con Cake è…, ti basta in alternativa: 1) Leggere il post di lancio di Cake è… 2) Seguire il contest su Facebook scoprendo anche le Cake altrui. Io il primo sasso, pardon, Cake l’ho lanciata. 3) Aiutarci a rendere virale questo contest e questa favola nel tempo e nel mondo delle torte con il tag #cakee e cogliendo il messaggio occulto della seguente infografica 🙂 Per gli amanti di Twitter ecco un tweet pronto da diffondere. Messaggio occulto svelato: Fai la tua Cake, osa. Non dirmi che non ti stuzzica l’idea che un quaderno di ricette degli anni ’60-’70 di chissà chi sia ora diventato un libro ed un evento web. Pensa al potere di una ricetta come Cake e a cosa puoi fare tu di e per …

A cena con gli ottomani

Ne ho sempre io. E stavolta c’è anche poco tempo. Non vado a cena da sola. Mi servi tu. Sì, tu. Com’è la tua agenda il 20 maggio 2013? Ti andrebbe di venire ad  una cena nel Museo Nazionale d’Arte Orientale “Giuseppe Tucci” di Roma? L’Ambasciata di Turchia in Italia lancia una bella iniziativa e Maria Pia Pedani presenta il suo libro che guarda caso si intitola “La grande cucina ottomana. Una storia di gusto e di cultura“, pubblicato da Mulino Editore. Tutto quanto sotto lo sguardo competente dell’Antrocom Onlus. Dato che una grande cucina va scoperta in tutte le sue forme si parlarà del cibo nella Turchia mediovale, ma si ricostruirà anche la tavola di quel tempo. Ed imbandita la tavola non resterà che assaggiarla. le antropologhe dell’alimentazione, Lucia Galasso e Irene Fabbri, ci guideranno da un cibo all’altro. Non si resterà che gustare il tutto sfogliando la dispensa dedicata alla cena con gli ottomani. Non mancherà nemmeno una visita guidata delle collezioni del museo e alle apposite installazioni dedicate alla cultura Ottomana e …

Vieni alla cena tipica friulana a Roma il 24 febbraio?

Manca poco, il menù è definito, le comunicazione Udine-Friuli si susseguono vorticose per accertarsi che tutto ci sarà. Molti conoscono i Presidi Slow Food, che sostengono le piccole produzioni eccellenti che rischiano di scomparire valorizzando territori e recuperando mestieri e tecniche di lavorazione. Slow Food nel Friuli Venezia Giulia tutela cinque presidi che, scopriremo con una cena tradizionale preparata dallo chef Dino De Bellis e spiegata dalle friulane Carolina Missana e Rossella Di Bidino (chi sarà mai? 🙂 ). Il menù prevede: – Pitina con crema di aglio di resia – Frico – Polenta con pestat – Orzotto con Formadi Frant e trota di San Daniele – Cjalsòns Val dal But Musetto – Brovada – Gubana (che i bene informati affermano uscire dalle mani di Gabriele Bonci). In abbinamento ci saranno i vini dell’azienda agricola Mario Cecchini. Il luogo di questo inusiale evento per la capitale è  Ristorante Il 25, Via Flaminia 573. Ti aspetto là venerdì 24 febbraio alle 20.30. Il prezzo è  per i soci Slow Food 35 euro e per i non soci 40 euro. …

Conversazioni con … 3 foodblogger

Ti lascio un invito per me un po’ speciale. Giovedì 17 novembre, ore 18.30, presso il Coworking Udine  situato al 2° piano dell’Area direzionale  del Centro Città Fiera ci saranno 3 foodblogger a parlare. Guarda caso ci sarò anch’io. Mi troverò infatti in zona per lavoro, quello serio, posato e che fa felice mamma e papà. Ma alle 18.30, promesso, sarò al Coworking Udine assieme a Theodora di Pura Cucina e Maria Grazia Menegon di Piatti più in là. Cosa faremo? Ti racconteremo cosa vuol dire essere una foodblogger, a quali vantaggi può portare e che tipo di relazioni si possono instaurare virtualmente e non. Ecco l’invito ufficiale. L’ingresso è gratuito. Per motivi organizzativi si prega di confermare la presenza telefonando al 0432 544660 o scrivendo un’email a coworkingudine@gmail.com. E soprattutto: passaparola 🙂

Blecs ripieni d’estate

Ci sono persone che sanno colpire al cuore, vuoi per il loro sorriso, la loro personalità o per i loro gesti. Ce ne è una, nella mia vita, che mi ha conquistato subito. Quasi un amore a prima vista, poi rifocillato dalle tante cose che mi ha insegnato. Ogni volta che torno a casa dai miei genitori, in quella terra lassù a nord-est, faccio fare i salti mortali a tutti per portarmi a Cividale da Anna Maria. La potrei descrivere come la mia enciclopedia vivente. Come ho scritto e detto altre volte è veramente un pozzo di sapere e saperi in rischio di estinzione. La sua famiglia ha una vivacità incontenibile che arrichisce ancor di più i nostri incontri. Stavolta Anna Maria compare nel blog per raccontare i suoi Blecs ripieni d’estate. Ripieni? Lei è riuscita a trasformarli. Vediamoli un po’ e tu pensi ai tuoi Blecs are on the table, perchè l’ultima parola non è detta fino al 10 ottobre.