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Cioccolato bianco e crostatine

Cioccolato bianco, impegni, uomini di casa e crostatine Non ci credo più. Il momento perfetto non esiste, se così non fosse non avrei mai fatto queste crostatine. Forse succede solo a me. Ogni anno ci sono dei momenti in cui i miei pianeti e la mia agenda esistenziale impazziscono. Improvvisamente c’è questo da fare, quest’altro da seguire, qualche sorpresa e poi…vorrei solo dormire. Per me maggio è uno di quei momenti. Essere nata in mezzo a questo turbinio, persino nel mezzo di un terremoto, avrebbe dovuto rodarmi. Ma dopo i trent’anni nessun rodaggio è ancora sotto garanzia. Sarebbe anche immorale pretenderlo. Non resta che pedalare, direbbe qualcuno. Io preferisco dire, non resta che impastare. Così ebbra di dolcezza, incapace di attendere il momento giusto, ho viziato chi assisteva placido a tutto questo. Maggio è anche il mese del Giro d’Italia, quindi anche il divano di casa ha un gran da fare. E chi sta sopra il divano ha bisogno di nuove energie. Se poi quel qualcuno ha un debole dichiarato per il cioccolato bianco, non …

Crostatine al cioccolato fondente

Fai oggi la crostatina che vorresti domani. Non rimandare a domani le crostatine al cioccolato fondente…soprattutto se il cioccolato arriva dai resti dell’uovo di Pasqua. Sui resti dell’uovo di Pasqua non ci ho mai fatto troppo affidamento. La svolta, in questa epopea infinita della golosità solleticata, è arrivata quando i “vicini di casa” (alias suocera e cognati) ci hanno offerto il lato fondente dell’uovo di Pasqua. Il lato di cioccolato al latte era destinato a scomparire a breve. Per questioni di gusti (a me insondabili) c’era del cioccolato fondente da sacrificare. Nooooo, io sono sempre stata dalla parte dei più deboli. Richiamata al dovere, sono salita in groppa allora al mio destriero e urlando fervente “A me il cioccolato fondente” sono corsa al galloppo. Prima ho sfogliato di gran lena la ricetta di Bea’s of Bloomsbury per il patè sablée. Poi, ho navigato acque impervie fino ad arrivare dall’omonima Rossella di VanigliaCooking, anche lei in preda al kamut e al cioccolato fondente. Mischiando certezze come il pate sablée e fiducia instintiva in VanigliaCooking ho affrontato …

Crostata alle mele

La felicità tutta in una fetta di crostata alle mele. Ehi lo sai che i piccoli gesti contano. Nooo, non mi dire che te l’hanno già detto (in molti)?! 🙂 Sul fronte dei dolci fatti in casa sono un po’ capricciosa, lo ammetto. La Cavia chiede e sogna il bis dell’Anne Torta, desidera i waffle tanto che mi ha regalato il necessario per farli, ambisce persino a qualche crostata in più. Grazie a mele Val Venosta l’ho accontentato. Non è che noi donne dobbiamo fare solo quello che piace alle Cavie. Un po’ di impertinenza tocca anche a noi. Se poi questo sano egoismo ci porta a farli felici, siamone fiere. Rimarchiamolo. Scriviamolo nel blog. La crostata sarà una delle cose più banali, ma di certo esistono varie versioni di pasta frolla o sablè. Nella mia piccola ricerca della perfezione ho voluto affidarmi a Bea’s of Bloomsbury. Finora non mi ha mai delusa. Per il ripieno ho presto le mele e ne ho fatto tesoro. Con un pizzico di ispirazione normanna ho dato alle mele …

Crostata alla crema di marroni

Le occasioni vanno prese al volo. Se un giorno di ferie ti svegli e ti metti a sfogliare Pâtisseries Maison di Florence Edelmann. Se ti capita che la sua Tarte au chocolat blanc ti convinca seppur ti permane il dubbio “sarà la ricetta giusta?“. Se durante una passeggiata ti dirigi in libreria sperando di trovare la primissima copia del primo libro di Rossella Venezia, alias Vanigliacooking. Se il libro non c’è ancora, ma trovi Crostate de La cucina di Calycanthus. Se sai già che Crostate lo regalerai presto ad amici fidati. Se, se, se … Ma ti metti a sfogliarlo. Ooops ed eccola, l’illuminazione: una crostata con la crema di marroni. E sì, ora tu puoi adattare la ricetta della tarte di Florence Edelmann alla tua voglia di farina di castagne e già intravedi che in serata una crostata un po’ tua, un po’ di Florence ed un po’ dei Calycanthus sarà in tavola. Non ti resterà che trascrivere la ricetta con le dita ancora zuccherine sul blog. Le occasioni vanno impastate al volo 🙂 …

Crostata con mandorle e frutti di bosco

Se il dolce preferito della tua “dolce” metà è la crostata, tu che fai? Io mi intestardisco fino a raggiugere la perfezione, fino ad arrivare alla commozione gustativa. Tutto questo perché gli uomini, almeno taluni, si conquistano a tavola. Nel mio piccolo a me è capitata questa sventurata fortuna 🙂 e cerco di gestirla al meglio.  Da alcuni mesi, per tutte queste ragioni più o meno frivole, la mia mission si riassume in una parola: “crostata”. Armata della ricetta di Felder per la pasta frolla, già testata per una crostata alla marmellata di fichi, e con in pugno l’ultimo numero di Elle à table (gentilmente consegnatomi da Cucina SMS), mi sono messa nuovamente all’opera. Obiettivo di brevissimo periodo? Una crostata dai sentori autunnali e vivacizzata dalle mandorle e dai frutti di bosco.