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Italo Missana se ne è andato

Mi è appena giunta la notizia. Non lo conoscevo di persona. Di lui mi aveva parlato sua figlia, Carolina, con gardo e riservatezza. Ne ho visitato l’attività che da anni viene portata avanti da Carolina e le sue sorelle. Lo devo salutare. Italo Missana di Fagagna (Udine) si è spento. Nel suo passato una costante dedizione alla comunità. Presidente della Pro Loco, dell’Us Pro Fagagna, fondatore del Casale Cjanor e del Museo della vita contadina Cjase Cosèl. Nonchè difensore e promotore del recupero del Pestat. Un titolo di commendadore non dato a caso. E quella targa donata dalla sua Fagagna appare in bella e giusta mostra accanto alla porta del suo Casale. Non potevo non parlarti, anche se di sfuggita, di questo friulano vero. Un abbraccia a Carolina.

Panzanella speziata

O qualcosa di simile. Lo ammetto la voglia di cucina c’è, ma è lo spirito (ed il corpo) che si ostina a sentirsi ancora in vacanza 🙂 Questa è un’idea di panzanella nata per unire l’onnipresente necessità di nutrirsi con la voglia di qualcosa di diverso. A solleticare tale desiderio capriccioso c’era una nuova creazione di Carolina (and sisters) del Casale Cjanor. Si tratta di un prodotto in itinere, ossia in fase di test segretissimo 🙂 tra “amici”. Tu puoi sostituire quell’ingrediente di confine con una salsina indiana ove vi siano pomodoro, peperoncino, lime. L’equilibrio dei sapori del prodotto x è un po’ diverso da quello delle tipiche salsine indiane o mediorientali, però le richiama. La base della ricetta è la panzanella, semplicemente arrichiata e resa estrosa con la salsina. E ora via alla ricetta della:

Casale Cjanor dal vivo

Dopo tanto scrivere del Casale Cjanor, raccontartelo attraverso Carolina, provando il Pestat in cucina e per un barbecue tra amici. Dopo tanti crostini e marmellate ed in attesa degli amati ciccoli d’oca, non ho potuto non farci un salto. Oggi lascio parlare le immagini. Ma non guardare solo. Devi, sì devi, immaginarti i suoni. Il gracchiare delle rane, il silenzio di un attimo di campagna, il grufolare dei timidi porcellini, lo sbattere d’ali delle oche, il ragagliare dei muli tra lo stanco e l’indispettico, l’allegria cucciolosa e non dei cani, l’elegante distacco silenzioso del pavone…e senti il suono del sole, perchè tutto in natura ha un suo suono. Immagina tutto questo mentre vedi queste immagine, ti darà l’idea del lavoro che dietro ogni prodotto del Casale Cjanor. Perchè mentre io fotografavo questa pace, c’era un gran trottellerare nelle cucine e un gran lavorare tra gli alberi da frutto. Guarda le foto e cerca di cogliere questa passione operosa, che dalla natura sa trarre dei prodotti diversi dal solito, seppure frutto e sapienza della tradizione.

Casale Cjanor ed il Pestat

Lo ammetto, io a volte sono vittima della fiducia che una faccia può trasmettere. C’era un tempo, non lontano, in cui la mia amica di una vita, Laura, mi regalò delle marmellate per formaggio veramente intriganti. Le chiesi da dove venivano e lei mi raccontò incantata del Casal Cjanor di Fagagna (presente anche su Facebook). Ma la cosa rimase lì. Poi venne il tempo di una mia nuova visita in patria. Fuori pioveva. Ero nella cameretta di un tempo, la tv era accesa, io un po’ annoiata. Capitai su un canale locale, uno di quelli che spesso snobbo, ed ecco un servizio sui prodotti friulani al Salone del Gusto. Vedo una ragazza che sento “friulana”, cioè delle mie parti, non so come dire, aveva un modo di essere che capivo perchè c’era nata e cresciuta in mezzo da una vita ed così mi metto ad origliare meglio la tv e sento Casale Cjanor. E da lì le cose cambiarono. Poche ore dopo ero in volo per Roma ed il giorno dopo presi coraggio e scrissi …