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Pestat

No, qui non si pesta nessuna, anzi. Si vizia qualcuno. Se mai ti troverai col Pestat classico in mano, un’ondata di sani profumi di campagna di inonderà ancor prima di arrivare alla padella. E’ un sapere antico per conservare più a lungo le fresce verdure dell’orto, che sfrutta il lardo e il sapiente dosaggio delle spezie. Oggi, da prodotto diffuso e comune, è diventato un presidio Slow Food del Friuli Venezia Giulia. Ci sono due soli produttori, entrambi di Fagagna (Udine), che si son dati un regolamento e lo rispettano. Il mio fornitore è il Casale Cjanor. La gentilissima Carolina risponde alle mie email romane con grande pazienza e rapidità. Scrivo  questo per chi non è in Friuli e sogna di assaggiare questo prodotto. Sì, si possono avere spedizioni fuori Regione a prezzi ragionevolissimi e per il pagamento c’è PostaPay. Se poi ti domandi come usare il Pestat…

Pete: torta a base di farina di mais

Tornando all’aperitivo friulano di qualche giorno fa, è giunto il tempo di scoprire la ricetta della Pete.E’ una torta tipica friulana che si distigue dalle altre per l’uso di farina di mais cotta. Per il resto la ricetta è facile e veloce.La farina di mais cotta non richiede di fare una polenta, ma chiede una cottura nel burro. Sì, hai letto bene, chiede una cottura in tanto burro. Non lasciarti impressionare dalle proporzioni. Farina di mais cotta 1 kg di burro (che io ho ridotto a 850 gr) 200 gr farina di mais Fatto sciogliere il burro unire la farina di mais e far cuocere per il tempo necessario affinché la farina diventi di un color oro antico. Io nell’incertezza della mia prima volta ho fatto cuocere a fuoco moderato per una ventina di minuti. Poi …

Pitina

Se correre su Twitpolpette, si parla di Pitina. Polpetta? Presidio Slow Food? Bontà? Chiamala come vuoi, ma prima provala 🙂 E’ stata servita all’aperitivo friulano con gran successo. Non si cuoce, viene affumicata e le muffe buone contribuiscono al suo sapore. Vai su Twitpolpette per saperne di più. Se il prezzo ti incuriosisce, sappi che siamo sotto i 10 €.

Asparagus 2011

Un’evento alla sua sedicesima edizione come può interessante il poliedrico e irrequieto mondo del web? Insomma, perchè ne parlo. Perchè Un Tocco di Zenzero ha lanciato la sfida prima su Twitter e poi nel blog dal nome emblematico di #siamoalverde. Il meritevole obiettivo di #siamoalverde è dare visibilità e prestigio ai piatti a base di verdure anche al ristorante. Asparagus 2011 dimostra che #siamoalverde può avere risposte dal mondo della ristorazione. Come dice il nome, Asparagus è un evento annuale che ruota attorno agli asparagi. L’iniziativa nasce da due personaggi della cucina e della cultura friulana quali Isi Benini ed Elio Grop. L’obiettivo è far conoscere sempre più l’ asparago bianco del Friuli Venezia Giulia.

Radic di Mont

O radicchio di montagna. Come anticipavo per l‘Aperitivo Friulano è oramai un presidio Slow Food, il prodotto è raro e prezioso. E’ la cicerbita alpina, pianta verde di montagna e di cui si usano i germogli, che hanno un gusto amarognolo stemperato con la cottura. La cicerbita è l’ingrediente speciale e protetto, da cui la rarità del radic di mont. Oggi dovrebbe esserci una coltivazione spontanea per venire incontro alle esigenze del “mercato”. Ossia i produttori hanno una malga nei cui dintorni viene piantata la cicerbita, sfruttando così anche aree incolte. Ovviamente tutto tra i 1000 e 1800 metri di altitudine, l’habitat naturale della pianta. La raccolta viene fatta rigorosamente a mano. La conservazione è sott’olio o in agrodolce. Si sposa coi salumi ed i formaggi. Fresco il Radic di Mont finisce in insalate e risotti. Nel video (attorno al secondo minuto) vedi il radic di mont quando è ancora sul monte e nelle diverse fasi della sua crescita. La raccolta da sportiva, ossia fai da te con la sporta o busta :), deve essere …