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Pain rustique: ode al poolish

Ho raggiunto il chakra del poolish e posso tornare ad impastare il mio pane. Storia di un amore ritrovato dopo alcuni tradimenti, non digeriti, col lievito madre. Da qualche parte bisogna pur cominciare. Io comincio dal peccato taciuto. Ho ucciso il lievito madre. O lui ha deciso di abbandonarsi a sè. E’ successo all’improvviso qualche mese fa. Ero talmente presa dalle ricette (perfette) di Dissapore, che mi son scordata di lui. A lungo. Senza pensieri. Anzi, troppi altri pensieri. Come ogni assassino che si rispetti, sono corsa dalla mamma. Lei aveva un cugino del mio lievito madre. Ed eccolo di nuovo tra di noi: l’esigente lievito madre. Peccato solamente che i tanti altri pensieri continuavano ad esserci.

pizza fritta Paolo Gramaglia

Pizza fritta: Paolo Gramaglia porta il De re Coquinaria a Roma

Pizza fritta stellata? Le stelle sono quelle dello chef Paolo Gramaglia, la ricetta viene da Apicio ed il suo De Re Coquinaria, mentre il desinare è presso Don-Vera Pizza Fritta a Trastevere (Roma). L’occasione è ghiotta quando ti danno in mano una pizza fritta alla napoletana. Diventa poi unica quando ti promettono di rifocillarti come un antico romano. Marco Gavio Apicio è uno dei chiodi fissi di chi vuole fare del cibo anche un modo per apprendere usi e costumi. Pochi ammettono di non aver letto tutti e dieci i volumi del suo De re Coquinaria. Io sono una di quelli che non sempre è andata alla fonte originale, sebbene abbia spesso attinto agli insegnamenti che storici e gastronomi hanno estratto da quest’opera del III-IV sec. Non posso che ringraziare lo chef Paolo Gramaglia e la sua attenzione ad Apicio. Lo chef mi ha accolto (non da sola) da DON-Vera Pizza Fritta a Trastevere con: Ma che doggy bag! Il paccotto lo hanno inventato i romani.

Scones con cheddar e semi di finocchio

Di scones con cheddar, semi di finocchio, Nigella e Nuova Terra. Ovvero quando gli scones finiscono a pranzo Che fai per pranzo? Neppure il pudore mi salva oramai. Troppi segnalibri fuoriescono da quel libro di cucina. Anche parte della copertina non regge più al peso della mia debolezza. Sono mesi che How to be a domestic goddess è un punto di riferimento più che fisso. E dire che per anni non capivo perché folle di invasate si inchinassero al passaggio (televisivo) di Nigella. Tutto cambiò con i suoi scones e non erano ancora gli scones con cheddar e semi di finocchio che ho rifilato per pranzo alla Cavia.

Biscotti con quinoa e curry rosso

Biscotti con quinoa e curry rosso: l’ennesima tentazione da mascherare con le proprietà nutrizionali della quinoa. La quinoa sul biscotto che scotta. Le ho tentate tutte. Ho lasciato trascorrere del tempo. Ma ogni momento era quello buono. La Cavia non c’era, mentre i biscotti con quinoa e curry rosso erano lì. Di fronte a me. Ancora fumanti, direi. Io, i biscotti con quinoa e l’ennesima tentazione. Pochi attori, poche distrazioni. Farina, olio extra vergine d’oliva, curry rosso e lei, la quinoa. Giuro, si pavoneggiava. E’ sua la colpa, non mia. Mamma credi a me 🙂 La quinoa ha fatto tutto senza glutine. Ma aveva le proteine dalla sua parte. Cosa potevo fare con i miei scarsi quarant’anni? Pure gli aminoacidi, lisina e metionina, l’avevano preferita. Non parliamo del magnesio e della vitamina C ed E. Non fidarti di quel biscotto che scotta…e che ti fa allungare verso di lui la mano anche quando lo ha lasciato lì a raffreddare. E’ l’ennesima prova che sano è buono e pure ruffiano. Leggermente croccante, sfizioso col curry, rapido da preparare …