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Scrivere col cibo: Concetta Colucci narra la cucina pugliese

Non ti resta che metterti comoda (o comodo) e leggere Concetta Colucci. Lei non è una che ha poco da raccontare. Dopotutto la cucina pugliese non può esaurirsi in un laconico “buona”. #Scriverecolcibo prosegue così, con lei dopo Dianne Jacobs, Laura Ottaviantonio, Nicole Gulotta ed Anna Cosetti. Concetta Colucci non è una foodblogger, non è neppure una chef, non è tante cose, ma scrive in treno ed alla scrivania. Con lei ho passato infiniti aperitivi a discutere di aggettivi ed entusiasmi, grano arso e lieviti, fino a perderci in consigli di lettura. Ci siamo scambiate libri, appunti, speranze ed ambizioni. Tutto condito con una gran voglia di scrivere. Sì, lei non è una foodblogger ma scrive, pure online. Post e racconti per lei non hanno segreti. Puoi averla letta da Il Sud Online a Just a Platform. O forse ti starai domandando quando scriverà ancora su Hai sognato. Aspettando seguila qui per #scriverecolcibo.

Scrivere col cibo: il gusto delle parole della chef Anna Cosetti

Ed è ora è giunto il tempo che di #scriverecolcibo ne parli Anna Cosetti, una cuoca (o se vuoi chiamala chef) dalla Carnia. Diane Jacobs ha posto le basi, Laura Ottaviantonio ha inseguito l’epopea, Nicole Gulotta ha svelato la poesia, ma il cibo parla anche ai professionisti. Della serie anche le cuoche leggono. Forse ti aspetti che per presentarti Anna ti racconti tutti il suo curriculum tra le cucine d’Europa o forse ti aspetti una lunga dissertazione su quel cognome importante, Cosetti.

Scrivere col cibo: Oltre le ricette con la poesia e Nicole Gulotta

#Scriverecolcibo si fa poetico con Nicole Gulotta. Le ricette, così come spiegate da Dianne Jacob, superano la poetica di Laura Ottaviantonio e finiscono in un libro dove ad ogni poesia è abbinata una ricetta, o viceversa. Sfogliando Eat this Poem di Nicole Gulotta, mi chiedo …. Cos’è la poesia per te? Non sembra neanche una domanda da poter rivolgere oggigiorno ad una persona adulta. Dopo le mille poesie imparate a memoria dalla scuola elementare alla maturità, l’endecasillabo ci abbandona. Forse qualcosa rimane con le canzoni, ma pochi sono i Quasimodo che crescono tra di noi. Ancora meno sono coloro che portano i versi in cucina. Come oso mescolare il sacro col profano? La poesia è cosa seria (o seriosa) e basta? Se esistesse un verso per la patata, lo vorrebbe pure l’arancia. Subito scalpiterebbe la pera appena colta. Eppure Nicole Gulotta ha trovato persino una poesia per i blueberry.

Zen, cioccolato e Michele Mezzasoma

Inseguo sogni, abbraccio nipoti e m’appassiono di cioccolato. E’ uno dei pazzi pensieri che ho avuto tornando da Penna Alta, vicino a Montevarchi. Su un placido (e puntuale!) treno regionale veloce ho capito come Michele Mezzasoma, in una due giorni al Canto del Maggio, mi (ci) aveva insegnato a comprendere il cioccolato. Prima nel laboratorio a Montevarchi, poi nella cucina a Penna Alta, sempre e “solo” con un vero maître chocolatier per un fine settimana. Mica cose da tutti i giorni. Poco glamour e molta sostanza e non solo perché di fronte a me c’erano vagonate di cioccolatini. Pian piano nella mia mente si sono stampati alcuni interessanti insegnamenti che voglio tenermi come pillole di zen.

Scrivere col cibo: dalla parola all’immagine con Laura Ottaviantonio

E se non bastasse la parola per scrivere col cibo? Dianne Jacob ha spiegato le basi del foodwriting. E’ partita da una ricetta ed è giunta al libro di cucina. Ma oggigiorno non di sola carta viviamo. Si può #scriverecolcibo anche (e solo) online. Certo, sullo schermo, ancora più che sulla carta, contano le immagini. Catturano e convincono a lanciare uno sguardo in più…oppure raccontano una loro storia. Anche qui, non potevo farcela da sola. Con l’hashtag #scriverecolcibo soffro la solitudine e cerco il confronto. Preferisco il fruscio della penna, o l’irruente suono dei tasti della tastiera, al click, secco e riflessivo, di una reflex. Chi poteva aiutarmi (e aiutarci) a capire come allineare i due mondi? La scelta è stata più immediata che ragionata. Ricette e Vicende è uno dei quei blog che sfoglio prima sullo schermo con una pacatezza per me insolita e che poi leggo, su carta, per assaporare ogni singola parola. Ammiro Laura Ottaviantonio per il respiro che sa mettere tra una parola ed il suo verbo, soppesando la storia nel …