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Nicchie e food blogging: questione di scelte

Le nicchie del food blogging: 4 casi di studi per aiutarti nella scelta della tua nicchia di web Tu in che nicchia stai? Dopo aver cercato di capire quali fossero le competenze di un foodblogger ed essere sopravvissuta al piano editoriale per cibi sconosciuti, ora ho deciso di inoltrarmi, ho ho iniziato a pensare al nuovo post per il Marketing Camp di Your Brand Camp. Nicchie e foodblogging Nel mezzo del blog di nostra vita, mi ritrovai a vagare da una nicchia all’altra e a pormi domande su cosa fa di una mania una nicchia e di un scelta un successo. Ho messo assieme un’appassionata di arte, un’antropologa dell’alimentazione, una patita della cucina inglese e  pure una fashion victim. Ne è uscito Le nicchie del food blogging: istruzioni per la scelta. L’approccio è pragmatico. Si parla di vision, business plan, personal branding ed altro. Buona lettura!

insalata di farro alla nizzarda

Insalata di farro alla nizzarda (o no?)

Insalata di farro alla nizzarda, almeno nelle intenzioni, perché Julia Child, Elizabeth David e Jane Grigson sostengono che c’è altro oltre il pomodoro ed i fagiolini. Odi le insalate? Quanto ti capisco. La bambina che è in me non si arrende. Un’insalata non è e non sarà mai un pasto. Vuoi metterla a confronto con una quiche? E’ come chiedere a tuo (e mio) marito se preferisce te (e me) o Scarlett Johansson. Ci vuole ben altro, anche con il più torrido dei caldi, per calmare il desiderio di cibo gustoso. Il punto debole dell’insalata non è il fatto che si regga su della verdura, anche se bisognerebbe sparare a zero sulle povere lattughe imprigionate nella plastica o su certi piatti “verdurosi” serviti con troppo tono o poca arte in giro. E’ il concetto di insalata che va rivisto. Sennò quelli scappano con Scarlett. Ed io non saprei per chi cucinare 🙂 Odi le insalate ma ami le Verdure? Quanto ti capisco. Succede a tutti di avere un improvviso desiderio di… un po’ di pomodori, …

Biscotti con quinoa e curry rosso

Biscotti con quinoa e curry rosso: l’ennesima tentazione da mascherare con le proprietà nutrizionali della quinoa. La quinoa sul biscotto che scotta. Le ho tentate tutte. Ho lasciato trascorrere del tempo. Ma ogni momento era quello buono. La Cavia non c’era, mentre i biscotti con quinoa e curry rosso erano lì. Di fronte a me. Ancora fumanti, direi. Io, i biscotti con quinoa e l’ennesima tentazione. Pochi attori, poche distrazioni. Farina, olio extra vergine d’oliva, curry rosso e lei, la quinoa. Giuro, si pavoneggiava. E’ sua la colpa, non mia. Mamma credi a me 🙂 La quinoa ha fatto tutto senza glutine. Ma aveva le proteine dalla sua parte. Cosa potevo fare con i miei scarsi quarant’anni? Pure gli aminoacidi, lisina e metionina, l’avevano preferita. Non parliamo del magnesio e della vitamina C ed E. Non fidarti di quel biscotto che scotta…e che ti fa allungare verso di lui la mano anche quando lo ha lasciato lì a raffreddare. E’ l’ennesima prova che sano è buono e pure ruffiano. Leggermente croccante, sfizioso col curry, rapido da preparare …

Cosa sanno fare i foodblogger

Cosa fa un foodblogger? Cucina e poi? Quali sono le sue competenze? Un elenco di capacità e di letture per capirci di più. Ancora per il Marketing Camp e Your Brand Camp. Per loro ho lanciato una provocazione e sono entrata non analisi, ma in modalità auto-critica. Dopo aver svelato i gradi di separazione tra brovada e pizza, è stato Seth Godin a guidarmi con il suo Alla marketers are liars. All foodbloggers are liars?  Nella mia ciotola di vita mi sono chiesta se All foodbloggers are liars. E non volendo rispondere sì ho raccolto quali sono le competenze di un foodblogger da rispettare (o che almeno fa del suo meglio per farsi leggere senza inganni). Per ogni sapere ho cercato di svelare qualche utile lettura (online e cartacea), così da invogliare i foodblogger del futuro ad essere affidabili, competenti e sempre pronti all’autocritica. Fino all’ultimo tocco di etica. Buona lettura e poi dimmi se All foodbloggers are liars?  

brovada

Ciò che separa la brovada dalla pizza

Your Brand Camp, io ed i gradi di separazione. Non poteva mancare un po’ di Friuli, di brovada e la pizza.  Non chiederti perché mi sia venuto in mente che tra Brovada e Pizza ci siano solo 6 gradi di separazione. L’esito potrebbe essere una diagnosi di schizofrenica cronica acutizzante. Abbandonando l’ironia, ho risposto ad una chiamata, non dall’alto, ma da parte di Your Brand Camp. Cercano talenti, dicono, che scrivano di marketing in rete, da cui il Marketing Camp. Ciò che conta è essere pratici e concreti. Ecco allora che un’idea abbozzata per il WordCamp di Torino, e non accettata (ma apprezzata), è diventa un post dal titolo non allarmante come Piano editoriale, cibi sconosciuti e 6 keyword di separazione. Mai abbandonare a sé un’idea! Brovada vs. pizza e le keyword di separazione Le 6 keyword di separazione sostituiscono i gradi e diventano una sorta di selezione naturale nella mappa mentale da cui si parte per creare un piano editoriale. Tutto questo è pensato per un cibo sconosciuto come la brovada. Avvicinando la brovada alla pizza …