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Cosa fa un Amaro Indigeno?

Che spazio c’è oggigiorno per l’inventiva? Se da un lato abbondano i corsi per la creatività, dall’altro siamo ben ancorati alle tradizioni. Chi e come può sfidare questo status quo? Intanto, mi verso un po’ di Amaro Indigeno. Ed intanto lancio uno sguardo all’etichetta: erbe spontanee di Sicilia. Penso subito al solito liquore tradizionale, con una storia talmente infinita da essere indefinita. Eppure c’è quel non so che…Rileggo l’etichetta: melagrana. Uhm, ma allora non è la solita storia.

Infusore per il tè a chi?

Una provocazione estiva o uno scherzo ben riuscito? Come un infusore per tè può diventare una delle idee regalo (con ogni temperatura) L’importante è saperlo fare con stile. Fare un regalo è cosa comune. Fare un bel regalo è un qualcosa che richiede occhio e stile, appunto. Immagina di doverti mettere alla caccia di un’idea regalo in piena estate. Su cosa punti? Io sono stufa di regalare libri. Con la temperatura che sale sempre più non ho la pazienza di pensare ai gusti del destinatario del regalo, ma punto direttamente ai miei desideri. Allora spulcio le liste di idee regalo, suggerite da siti come LoveTheSign. Ristretta la scelta, aggiungo un pizzico di mio ed il regalo è fatto. Il mio spesso è l’ironia (o presunta tale).

hotel butterfly roma

Hotel Butterfly: un invito a perdersi tra cibo, musica ed arte

Hotel Butterfly: un nome che svela la poesia, ma cela i piaceri di uno spazio tra cibo, musica, arte, tattoo e giochi vintage. Non resta che incontrarci nella serra tropicale del Guido Reni District.  Un nuovo locale a Roma rischia di essere una rondine ritardataria, che non fa più primavera. A meno che quella rondine non giunga in un giardino incantato. E sappiamo quanto Roma, seppure magica, è decisamente disincantata. Da lunedì 29 Maggio 2017 quel giardino incantato ci sarà. Lo troverai all’Hotel Butterfly. Nome creativo, location creativa. Quella Butterfly aprirà le sue ali sfiorando il Maxxi, l’Auditorium e soprattutto il Guido Reni District. Eppure alcuni lo continuano a chiamare quartiere Flaminio. Nome creativo, accoglienza creativa. La parola Hotel può fuorviare. Non ci sono letti dove dormire. Non c’è spazio per la noia. Cibo, musica, arte, design e pure quel toccasana dello shopping: sono questi i lussi ed i vizi che l’Hotel Butterfly asseconda.

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Pasteis de nata col trucco e senza glutine

Pasta sfoglia senza glutine diventa pasteis de nata: dove sta il trucco?  Ecco una ricetta nata in collaborazione con Buitoni. La poesia è una brutta bestia. Ti stuzzica, ti avvolge e tu non puoi far altro che cederle. Potrei giocare fin da subito con lei per convincerti che questi sono i pastéis de nata di Lisbona, anzi di Belém. Ma non ho il coraggio di farlo. Quello che qui troverai sono dei pastéis col trucco. Uno di quei trucchi che potrebbero servirti nella vita vera, di tutti i giorni, quella che ha bisogno di qualcosa di dolce anche dopo ore ed ore di lavoro (e di conseguente pazienza). Non gettare via l’opportunità che ti do. Nemmeno ora che ti dico che la base di questi pastéis è senza glutine. Impressionata? Scettica? Quale che sia il tuo stato emotivo non tentare di aggrapparti alla panna. La nata l’ho sostituita col latte per controbilanciare la ricchezza della pasta sfoglia senza glutine Buitoni. Qualcosa non ti torna?

Dissapore: sì, scrivo su Dissapore

Ho iniziato l’anno scrivendo dei biscotti allo zenzero. Concludo l’anno con le ricette perfette su Dissapore. Molte cose mi sarei aspettata nella vita. Quando sono nata neanche esisteva la parola blogger ed il web era veramente di nicchia. Il personal computer non era ancora realtà e tutto scorreva liscio come l’olio. Ora sono qui con un Ma che ti sei mangiato che ha superato la soglia dei 9 anni ed io che ce la sto dando tutta per sfornare una ricetta perfetta settimana dopo settimana per Dissapore. Non è ancora tempo di bilanci. Però questo 2016 mi ha stupito. Sì, ha cominciato con Your Brand Camp. Ho ancora qualche post in serbo per loro (e per te, chiaramente). E non mancano gli stimoli da Dissapore. Peccato solo che a pagarne le spese ci metta questo blog. Sembra che non faccia nulla, quando in realtà rasento il troppo.