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Infuso ai frutti di bosco e cioccolato

Lo voglio! Voglio stare sul divano ad annoiarmi. Voglio sentirmi cullata dalla magia di Chocolat. Voglio sentirmi ancora così. Rilassatata, col tempo a braccetto con me, senza impegni. Ma l’agenda freme. La continuo a sentire. Sfoglia nevrastenica i fogli scritti. C’è da fare questo e quest’altro. E vogliamo parlare di questo ancora? Lo so, lo so. Stai calma. Io non sto calma. C’è tanto da fare. Sono tutte cose belle… Ma io ho bisogno di riposarmi. Un attimo solamente. Ma, ma…come si fa. Sono piena di appunti, fogli, inviti. Come fai a riposarti. Se continui a pedinarmi così, di sicuro non mi rilasso. Calma! E adesso dove vai? In cucina? Ancora? Sto poco. Lo prometto. Faccio solo della tisana L’Angelica con della cioccolata. Lasciata da sola si placa e io per un attimo mi sento ancora libera come mesi fa. Faccio sciogliere la cioccolata. Ne sento il profumo e mi diverto a fare dei cioccolatini imperfetti.

L’amaro e lo yoghurt

“Il gusto pieno della vita” Ma chi ci credeva! Amaro. Già la parola mi teneva distante. Perché mai l’amaro avrebbe dovuto piacermi. Era scuro, insondabile. Lo bevevano i “vecchi”, così l’adolescenza porta ad essere molto netti. Io sapevo cos’era la vita e non la volevo amara. Che credi! A quattordici o sedici anni si sa già tutto. Il carattere più che formarsi erutta sentenze. No, no e poi no. Niente amaro per me. L’arroganza poi si attenua placcata da ambizioni che richiedono sacrifici. Si attenua, ma ancora i pregiudizi galleggiano nei gesti. Se ti offrono limoncello o amaro, la scelta è ancora fin troppo facile. Avvicinandosi la soglia degli -enta quei pregiudizi diventano ricerca di nuovi sapori. In tutta quella fretta di crescere è come se avessi perso qualcosa. Gusti, sapori. Miraggi di momenti calmi e pacifamente noiosi della campagna. Li osservi e non ci credi. Mancano. Ribollono i ricordi. Uno brilla più dell’altro. Frenetica diventa la città. Desideri di calma guizzano qua e là. Vorresti essere capace di voler bene alla vita, la tua. …

Semifreddo all’amaretto

A grande richiesta, dopo il perentorio “Ma il semifreddo dov’è nel blog?” di un’amica che partecipò al barbecue, ecco la ricetta del semifreddo. Mi scuso per la foto, ma la semplicità e bontà, formato golosità, di questo dessert ti assicuro compensa alla fretta con cui la foto è stata scattata. La fonte di questa ricetta è Elle à table, gli ingredienti pochi, il tempo di preparazione sufficentemente ridotto per renderla appettibile anche d’estate. Però, se mai è un limite, bisogna prepararlo in anticipo, perchè come ogni semifreddo deve essere messo al freddo qualche ora. E ora andiamo al dunque.

Ciliegie al cioccolato

Ricetta semplice da farsi una volta trovate delle ciliegie all’altezza. E’ ottima da servire leggiadre agli invitati. Prova a presentarti durante una festa (o un barbecue tra amici 🙂 ) con un vassoio con queste ciliegie al cioccolato. Stupirai perchè non sono fragole e invoglierai facilmente tutti a prepararsi al dessert. La ricetta e l’idea non è mia. Nasce dal numero di giugno de La Cucina del Corriere della Sera.  La sua semplicità la rende fattibile in qualsiasi cucina dove ci sia un fornello.

Nigella’s pudding e mia sorella

Capitò che lessi Juls Kitchen ed i suoi muffin. Capitò che lessi Eat, Pray, Love e che in parte mi piacque. Capitò che Juls Kitchen abbinò ai suoi muffin un passo di Eat, Pray, Love che parlava dell’essersi amiche. Capitò che quei giorni mia sorella fosse a Roma. Capitò che come sorellona volessi insegnarli qualcosa del saper vivere attraverso il cibo, il mio linguaggio di questi anni. Capitò che  Juls Kitchen fece i muffin per il contest Forever Nigella #2 Seduced by chocolate. Capitò che, sebbene sia irriguardosamente magra, Nigella ha un suo fascino su di me. E’ una donna che si piace. Volendo insegnare qualcosa del del saper vivere alla sorellina, cosa di meglio che insegnarle a volersi bene?! Così nacque questo pudding al cioccolato di Nigella Lawson, reso personale da Un tocco di zenzero, nel senso che ho aggiunto cioccolato gianduja e il burro salato scoperto grazie a Sandra di Un tocco di zenzero (appunto!). E poi, in forza del mio essere friulano, non volli nemmeno dimenticarmi della funzione di #winetutor assunta di fronte a …