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Pasteis de nata col trucco e senza glutine

Pasta sfoglia senza glutine diventa pasteis de nata: dove sta il trucco?  Ecco una ricetta nata in collaborazione con Buitoni. La poesia è una brutta bestia. Ti stuzzica, ti avvolge e tu non puoi far altro che cederle. Potrei giocare fin da subito con lei per convincerti che questi sono i pastéis de nata di Lisbona, anzi di Belém. Ma non ho il coraggio di farlo. Quello che qui troverai sono dei pastéis col trucco. Uno di quei trucchi che potrebbero servirti nella vita vera, di tutti i giorni, quella che ha bisogno di qualcosa di dolce anche dopo ore ed ore di lavoro (e di conseguente pazienza). Non gettare via l’opportunità che ti do. Nemmeno ora che ti dico che la base di questi pastéis è senza glutine. Impressionata? Scettica? Quale che sia il tuo stato emotivo non tentare di aggrapparti alla panna. La nata l’ho sostituita col latte per controbilanciare la ricchezza della pasta sfoglia senza glutine Buitoni. Qualcosa non ti torna?

Muffin al caffè colombiano Juan Valdez

Muffin al caffè: dalla Colombia con amore. Quando scopri che il caffè colombiano Juan Valdez è quello che fa per te, non gli resisti. Ecco la ricetta dei muffin al caffè col caffè inside Io e il caffè ci siamo conosciuti tardi. All’inizio non fu amore. Solo pura tolleranza. Me ne inventavo di scuse per evitarlo. Insomma, me la tiravo. Improvvisamente tutto cambiò. Ricordo ancora quando, come se fosse ieri. Niente farfalle nello stomaco. Solo caffeina. Arrivò un colombiano che si professava caffè. Gli concessi una tazzina. Scoccò quella fiamma che a tratti diventa dipendenza. Quando arrivò pure Juan Valdez Cafè con lo sterdardo del caffè biologico e del 100% premium colombiano, non seppi che fare. Mica potevo legarmi tutto il tempo ad una moka. Un muffin al caffè ti segue ovunque. Fedele come un cane, silenzioso come un gatto. Fa parte delle tue giornate. Juan Valdez avrebbe gradito essere ridotto ad un muffin? I colombiani saranno permalosi come gli italiani? 🙂 Son uomini, oops caffè, lasciamoli brontolare. L’esperienza con la ciambella al succo di frutta mi …

Muffin con uva e vin santo

Muffin con uva e vin santo: incontri tra generazioni di donne e mariti viziati La vita è fatta di scelte. La mia scelta sono i muffin. Così tratto mio marito. Mia madre si dispera:”Lo controlli abbastanza?”. La vita è fatta di scelte. Non amo l’ordine, lo rispetto ma non lo amo. Non fatemi scrivere cosa provo per mio marito, perché ci sono parole da sussurrarsi solo con lo sguardo (sono all’antica). Diciamo che ho scelto di avere un marito, ma questo non fa di me un un cane segugio. La mia scelta sono i muffin con uva e vin santo. Sì, mamma lo controllo abbastanza…così. Un muffin al giorno nella sua borsa ed un pensiero in più della Cavia a cosa troverà in cucina al ritorno…assieme a me 🙂 Uva e vin santo finiscono in questi muffin per mettere ordine tra stagioni ed incontri con gli amici. La vita di coppia, insegnano le mamme, è fatta di incontri e scontri. Noi ziz-zaghiamo gli scontri con rapidi silenzi, irrefrenabili risate e semplici incontri con amici senza tante pretese. Con altrettante poche …

Beer scones ossia i più rapidi beer cookies della storia

Biscotti o scones: la birra c’è. La voglia di birra fa strani scherzi. Il desiderio dei più rapidi beer cookies della storia del food, mi ha portato a creare i Beer Scones. Gli scones mi stanno oramai insegnando a vivere. Con loro creo il mondo goloso in un lampo. I toni non sono esagerati. I beer scones lasciano il segno durante un aperitivo, ma anche come rapido stuzzichino nel corso di una pigra giornata. Impareggiabile la gioia di arrivare a casa dal lavoro, col solito bagaglio di stress e rimostranze, ed allungare la mano verso uno (o due o tre :)) beer scones. Al primo morso si spezza l’incantesimo della stanchezza che alle 19 appare infinita. Un beer scones è via: parte per il lato ridanciano della giornata. Non è neppure necessario spezzarsi la schiena per farli. Andiamo passo passo al dunque. Non c’è ricetta che nasce senza affondare le sue radici in qualche intuzione altrui. Per i beer scones un immenso debito di riconoscenza lo devo a The Beeroness e a Heidi Swanson di …

scones inglesi

Scones inglesi: storia, ricetta e curiosità

Scones inglesi per golosi, curiosi e persino romantici Il viaggio alla scoperta degli scones inglesi comincia con un mare di domande capaci di esaurirsi solo al cospetto della ricetta presa in prestito da Nigella. Il primo più ovvio quesito è una solo: Da dove vengono gli scones? Scozia, ci sono pochi dubbi su questo. Sebbene oramai c’è chi dedica attenzione alla differenza tra scones inglesi ed americani, in realtà dovremmo parlare di scones scozzesi. Fortemente legati agli scones, quindi, sono gli scotch pancakes o drop scones, i quali sono ancora menzionati nei libri di cucina. Da dove viene il nome scones? Nacquero come Skone, parola che ha le sue radici nell’olandese schoonbrot. Schoonbrot letteralmente significava bel (schoon) pane (brot). Ma il termine potrebbe derivare anche dal gaelico sgon, ossia gran boccone. C’è, però, chi sostiene che prendano addirittura il nome dalla Pietra del Destino (Stone of destiny) dove i Re di Scozia venivano incoronati.