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Vini d’Italia 2014

E’ tempo di rimettersi alla pari con gli eventi. Parto col più recente. Era un sabato mattina, 19 ottobre diceva il calendario. La sveglia suonò dopo che un volo in ritardo mi aveva riportato a Roma oltre lo scoccare della mezzanotte. Ma il dovere chiamava. C’era la presentazione della guida Vini d’Italia 2014 del Gambero Rosso. In un Auditorium della Conciliazione piuttosto carico di gente comincia a familiarizzare con i Tre Bicchieri. Guardare le facce di chi produce il vino che poi si degusta è regola di buona educazione nonchè una questione di rispetto e curiosità. E poi se il viticoltore dell’anno, Alessandro Princic, è della tua regione è anche questione d’orgoglio. E poi giunse il pomeriggio alla Città del Gusto. Prima volta, lo ammetto. Un po’ di smarrimento, bisognava mirare gli assaggi. 377 banchi d’assaggio non sono alla portata di tutti. Ti ripropongo i miei assaggi con i commenti, più o meno sobri, su quelli che hanno segnato la mia memoria.

Torta con pere ed Amaro

Chi mi ha fatto avere l’Amaro non sa veramente cosa ha scatenato in me. Oltre a tentare di usarlo ovunque, con preferenza assoluta nei dolci, mi sono liberata anche della timidezza. Non cedo le mie fette di torta a nessuno. Mai. Non è fame, è solo voglia di qualcosa di buono tutto per me 🙂 Sarà che ultimamente se vedo una ricetta la devo fare mia. Non c’è verso che la rispetti dall’inizio alla fine. Con la scusa che la credenza ha quello e quell’altro, la ricetta la devo adattarla. Oramai è un capriccio che si è trasformato in necessità. E se la ricetta prevede dei fichi sono capace di prendere l’ultima pera rimasta sul davanzale di casa ed usarla in quel dolce di Maria Speck. Non ti sto a dire per ora chi è Maria Speck, tanto tra poco ci metteremo davanti ad un post a parlare con lei. Ti basti pensare che ha scritto un libro sugli ancient grains, grani antichi come il farro, l’orzo etc.. Quel libro, come puoi intuire, è finito …

Morellino Wine Experience

Quando l’Aurelia diventa la rotta verso il sole. Vorresti cantare a squarcigola ma sei stonata. Non così le ore che ti attendono. Addocchi il mare, scorgi qualche nube, arrivi all’agriturismo Diaccialone e lanci lo sguardo. Là, dove capita, perché intanto è tutto uguale: pacifico, meraviglioso, silenzioso e verde. I Vignaioli Morellino di Scansano ci hanno voluti là. La settimana se ne è andata e non torna più. Il programma lo permette, la compagnia lo esige ed i vini facilitano il tutto. Ancora con la luce del sole che solletica il romanticismo ci si avvia a cena. Qualche stretta di mano e delle manciate di parole tanto per scoprire cosa ci facciamo tutti lì. La Morellino Wine Experience è ancora tutta da scoprire. Poi certo del Roggiano comincia a farsi scorgere tra le parole dopo che Vignabenefizio già si era fatto notare. Mentre il Saragiolo Rosato seppure un lontano ricordo ancora pervade taccuini e social media.

L’amaro e la semola

“E’ mia” Per lei avrei lottato con tutti. Non meritava di finire a nessun altro se non a me. Decisa, inflessibile, implacabile, determinata. Doveva essere mia. La contesa era forte. Ci guardammo negli occhi. Fissi ed imperterriti. Alcuni secondi nel silenzio, un battito di ciglia e … “Va bene è tua” “Grazie caro” La presi, la mangiai. Mi baciò. Ti assicuro che per poche altre torte combatto così. L’ultima fetta di questa agrumata ma non stucchevole, morbida ma non sbriciolona, dolce ma non stucchevole meritava la contesa. Non si tratta di una ricetta né del tutto nuova né del tutto mia. Ottolenghi mi ispirò già a stravolgerla a suon di mele   o mele e cranberries. Ora ci si mette pure l’amaro, ancora Amaro Averna. I bicchierini di amaro e yoghurt mi hanno reso sicura dell’abbinamento con il lime. L’ultima arancia in giro per casa si è unita alla lista di ingredienti assieme a quella marmellata di arance di Sicilia che capeggiava sulla credenza da un po’.

Cosa vuol dire Fiera dei vini di Buttrio

Non ci potrò essere ma nulla mi vieta di invitarti ad andarci il 7-8-9 giugno 2013. Abbandonata la maschera della timidezza, lasciata da parte la proverbiale riservatezza, è tempo di spiegare che cosa significa una fiera dei vini nel 2013. A Buttrio, non lontano da Udine, è una tradizione che compie gli invidiabili 81 anni. I chioschi di vino, le fritelle di mele, la filatura della lana, l’intreccio di gerle e ceste, il ricamo, il lavoro a maglia, la realizzazione degli scarpèz, tutto a Buttrio a far da cornice e da gradevole ripieno di una fiera regionale che non vede al passato: lo tramanda. Pane e vino non ci mancavan…si cantava una volta. A Buttrio l’ONAV (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino) promette di andare alla ricerca dell’abbinamento perfetto per il pane. Con non poco stupore sarà presente anche l’Onab, l’organizzazione nazionale assaggiatori birra. Nello spazio della Villa di Toppo Florio i fuochi d’artificio lasceranno il posto alle lanterne volanti. Ma le notti saranno magiche anche per la prima “Buttrio Wine Night”. Dalla cantina al wine bar, …