All posts filed under: Tè ed infusi

Muffin Fiori d’Arancio

Se un’amica ti invita a prendere il tè delle cinque da lei, tu che fai? Mica ti presenti a mani vuote? Sia mai. Noi signorine del Duemila non ci facciamo mai cogliere in castagna. La casetta brulica di mille libri di cucina, che pretendono attenzione. In particolare quel libro là, bello corposo, di qualità, che mi sono autoregalata per Natale. Non potevo non dargli vita. No,no,no. Dorie Greenspane già mi aveva convinto a fare i World Peace Cookies: ottimi, ma non per un tè delle cinque. Sfoglia che ti risfoglia il suo Baking: From My Home to Yours ecco i muffin. Lei li arricchiva di semi di papavero e limone, io? Un salto dal mio teista di fiducia (Biblioteq) con in mente una sola richiesta: “un tè all’arancia o con anche dell’arancia”. Ed ecco i Fiori d’Arancio, un tè nero. Un rapido adattamento della ricetta e et voilà:

Taste & Match: Plumcake e Passito di Lacrima

Taste & Match: non sarà un’avventura…ma di sicuro un’allegra serata. Otto foodblogger si sono messe in gioco, sotto la supervisione di un fantamatico ma competente @FernandoWine di Winexplorer. Otto ricette e otto vini, tutti da abbinare, tutti da scoprire. Nel mezzo gli inviati di Fernando che con agilità inimmaginabile si sono alternati ai quattro tavoli dedicati a vini. Il popolo romano, nonostante il ponte, ha risposto alla grande raggiungendo quasi la soglia massima consentita. Con Giulia di Pareti di Zucchero mi trovavo al tavolo dei dolci. La competizione era grande, i cannoli di Giulia mi sfidavano minacciosi, oltre che golosi. La squadra dei dolci era ben rodata da una settimana e più di intense, allegre, leggiadre email avevamo tentato di combinare i nostri dolci non solo con i vini, pardon passiti, ma anche tra di loro. Spero che tu c’eri al Mind abbia colto il nostro entusiasmo. Non puoi immaginare la gioia di una foodblogger di ricevere un’occasione del genere. Io, 35enne, con un passato 🙂 tra Udine, Ginevra, Milano e Roma, con un lavoro …

Quattro quarti Kahlua

Andiamo con ordine, come mi ha sempre tentato di insegnare il papà. Io ogni tanto ho posto una strenua resistenza a questo adagio, perchè animata da un impeto che spesso sa imporsi quasi una disciplina invisibile. Ma capisco solo ora, dopo le vacanze, che andar con calma è un’esigenza, quasi un lusso che anch’io ora amo concedermi. Allora, la ricetta, perché di questo si tratta, nasce da due importanti incontri sulla strada per Damasco :). La versione base della Quattro parti l’ho carpita tra i post di Juls Kitchen e già proposta con successo al compleanno della Cavia (del presente blog). Mentre Kahlua è un tè nero a base di tè nero Assam e Cina, arrichito con pezzi di caramello e fiori di girasole. “Provalo, è ottimo col latte” così stuzzicò la mia curiosità il teista di fiducia assoluta. Ho messo così insieme il sorriso energico di Juls e la ricercatezza delle offerte di BiblioTeq, ove opera il suddetto teista. Ne è venuta fuori una torta goduriosa, ma con stile. Profumata, che si abbina a …

Piccole idee d’estate #2: non solo Limonata

Piccola idea, classica ma in parte rivisitata o meglio arricchita. Cosa disseta di meglio di una limonata? Non ti viene sete solo a pensare ad una fredda limonata, servita mentre sei seduta/o, sorseggiata senza fretta. Così senza fretta la puoi fare, e fartela servire, aggiungendo quel tocco in più che ho tratto dalla tradizione indiana. Quel in più è lo zenzero ed il coriandolo. Per circa 2 litri di acqua calda suggerisco di lasciare in infusione il succo di un limone e mezzo, due fettine di limone, tre fette di zenzero. Quando poi l’acqua si è un po’ raffredata aggiungerei al tutto un cucchiaino di coriandolo e poco zucchero. A raffredamento raggiunto, filtra il tutto e te lo servo. Che ne dici? Un’altra piccola idea d’estate la trovi qui.

Mugicha

La mia ignoranza è il punto di partenza di molti dei miei post.  Sul mondo orientale covo ignoranza che ogni tanto viene svelata ed eliminata. Dopo aver scoperto come fare i semplici onigiri da La FujiMama, oggi è tempo di imparare a far da sè un tè giapponese: la Mugicha. E’ un tè semplice, che non richiede bustine. O meglio quelle si trovano in giro, ma farselo a casa è facile, richiede solo poco …orzo perlato.