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Eve’s pudding: dentro Pride and Pudding

eve's pudding

Eve’s Pudding, Regula Ysewisjn, Pride and Pudding: l’importanza di saper fare il pudding.

Regula Ysewijn è fiamminga, il pudding è inglese, e Pride and Pudding è internazionale. Ma come fare il pudding?

Regula, alias Miss Foodwise, solo a pagina 70 propone la prima ricetta.
Non è una tizia prolissa. Non passa inosservata, questo è certo. Ha il piglio di chi, pur sapendo tutto sul pudding, non lo mescola come se nulla fosse.

Non è giusto passare subito alle ricette del pudding. Regula Ysewijn nelle prime pagine (sì, quelle tutto testo) disegna quasi una mappa. Una mappa che servirà per muoversi nell’universo del pudding ed in Pride and Pudding.

Una mappa del pudding

Regula ci tiene ad introdurre alla storia del pudding. A spiegare cosa è oggi e cos’era ieri. Non annoia mai, perché, il suo vero lavoro, è interpretare la vita del pudding.
Niente toni drammatici. Niente interrogazioni a sorpresa. Pensa queste prime pagine come una mappa di Indiana Jones sul pudding: sintetica, essenziale, impareggiabile, invitante, sfiziosa, e che userai molto.
Molte ricette del libro, qui, nella mappa ritrovano un riscontro storico-sociologico-gourmet.
Per chi ha studiato la storia dall’Italia, è stimolante vederla anche con gli occhi britannici.

Quanto il confronto con la Francia ha inciso sulle scelte culinarie?
Quanto le differenze tra anglicanesimo e cattolicesimo hanno influenzato la dieta nei secoli?
Quanto Eliza Acton ha influenzato la cucina domestica?

Nulla è lasciato al caso. Tutto è documentato. Libri e stampi da pudding alla mano.
Ogni ricetta ha un suo tempo, non di cottura, ma di creazione. Quando le ricette cominciano a susseguirsi, ognuna viene presentata con il suo secolo (il 19° per l’Eve’s Pudding), una citazione tratta da un testo dell’epoca e l’inesauribile spirito interpretativo di Regula.

Sai qual è il primo libro di cucina scritto da una donna che è stato stampato in inglese? (PS. Siamo nel 1670 e lei è Hannah Woolley.)

Poi non resta che a te fermarti, fare una giravolta su te stessa, ripetere per tre volte Pride and Pudding e sformare il tuo pudding.

L’occhio vuole il suo pudding

Nulla ti dico delle fotografie. Devi rimanere a bocca aperta. Premunisciti di segna-pagine non solo per le ricette. Mi sono salvata alcune fotografie che rasentano il sublime stupore di quei quadri che lasciano in sospeso l’attimo.
Il tutto è accompagnato dalle illustrazioni di Bruno, marito di Regula. Sono una perla nella perla.

Appunti su Pride and Pudding

Una piccola dritta?
E’ un libro adatto per gli amanti della sugna. Il suet compare nei più classici pudding.

Un’anteprima?
Ti stupirà sapere che pudding è…anche fools and syllabub.

Un’avvertenza?
Amanti dei libri e della storia (del cibo e non solo) frenatevi mentre leggerete Pride and Pudding e finirete ad esplorarne la bibliografia. La vostra libreria potrebbe esplodere di irrefrenabili nuovi acquisti.

Qualche dato?
368 pagine di lunga essenziale sintesi alla fine sulla cucina britannica.
Due anni di lavoro ed una caparbietà che merita di essere invidiata.

Le ricette dove cade l’occhio?
Le mie sono state lo Yorkshire Pudding, più autentico di quello di Jamie Oliver e l’Apple Tansy. Dei Fools ti ho già detto!

Ed ora, mi alzo, faccio una giravolta su me stessa, prendo le mele di fine stagione e …. Eve’s Pudding, Eve’s Pudding, Eve’s Pudding …

Eve’s Pudding

pride and pudding

 

3 mele (pari a 320 grammi di mele spelate)
50 grammi di uvetta
1 cucchiaio di zucchero di canna
burro per lo stampo

200 grammi di burro morbido
2 cucchiaini di buccia di limone grattugiata
50 grammi di zucchero di canna
4 uova
200 grammi di farina di farro integrale (o briciole di pane)

Spelare le mele e tagliarle a fettine non sottili.
In una ciotola mescolare le fette di mela con l’uvetta ed il cucchiaio di zucchero di canna.
Imburrare senza timidezza un stampo per pie. Regula consiglia una stampo da 18-20 cm, ma deve avere i bordi alti. Io ne ho usato uno da quiche da 26 cm ed andava benissimo. I bordi alti servono data la quantità di mele e dato che in cottura l’impasto si scioglie e si allarga.
Distribuire sul fondo dello stampo imburrato il mix di mele, uvetta e zucchero.

Preriscaldare il forno a 180°C.

In un’altra ciotola montare il burro morbido con le fruste (a spirale) elettriche.
Amalgamare il limone e, dopo poco, lo zucchero continuando a mescolare gli ingredienti con le fruste a spirale.
Aggiungere un uovo alla volta e nel caso passare alle solite fruste per dolci. Non aggiungere un uovo se il precedente non è stato bene amalgamato ed assorbito.
Unire a più riprese la farina.
Il composto finale sarà compatto e cremoso.

Distribuire sopra le mele il composto. Deve essere distribuito equamente nella tortiera. Aiutati con il retro di un cucchiaio o, meglio ancora, con una spatola.

Cuocere in forno caldo a 180°C per 50-60 minuti.
Consiglio di fare la prova dello stecchino dopo 50 minuti.
Una volta terminata la cottura, nel caso eliminare il liquido in eccesso. Ma se hai pazienza, verrà assorbito dall’impasto.

pudding pride regula

 

Servire l’Eve’s Pudding raffreddato.
Lo ammetto, è ottimo per colazione, ma con della panna fresca montata è un sogno (ma non dirlo alla Cavia).

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