Month: Febbraio 2016

Caffeine Magazine

Caffeine Magazine: il caffè si fa rivista

Caffeine Magazine: The Coffee Lover’s Magazine, la rivista per te amante del caffè. Il caffè si beve. Non aveva il dono della parola, finché cinque appassionti di Mr. Black decisero di dedicare le loro energie e trasformare le esperienze nel mondo dell’editoria in Caffeine Magazine. Il risultato è una rivista bimensile di circa 40 pagine a numero che tu, appassionato del caffè, puoi ordinare online o scoprire in parte su Facebook, Twitter ed Instagram. Ahimè non è ancora distribuita in Italia. Scott Bentley, Chlöe Callow, Nicolas Sykes, Jo Williams e Michael Chinnery promettono un occhio di riguardo al caffè e a chi ci gira attorno: dai prodotturi all’industria, come dire, dell’indotto, fino ai baristi che servono il tuo caffè. Il punto di partenza è la scena del caffè britannica, ma Caffeine Magazine vuole andare oltre. Ma come lo fa?

food media First we feast

Food media: è tutto un problema?

Food media sanno affrontare un vero articolo come The Problems with food media that nobody wants to talk about  di First we feast? Pure un foodblog tra milioni, tra colpe e mea culpa, si sente chiamato in causa. Svegliarsi la mattina, accedere ad Internet e avere qualcosa di vero da leggere (e stampare e sottolineare) non è da tutti i giorni. Ammettiamolo: i miracoli accadono! Mai perdere la speranza, quindi. Nel mare magnum di visibilità, post del giorno, ricordi di ricette, i 10 caffè di Pechino ed mio mese del caffè, il limitato eppure infinito universo dei food media scalpita ogni giorno, ma a volte non lascia il segno. First we feast, il 3 febbraio 2016, ce l’ha fatta. Proprio un bel goal e senza fuorigioco. The Problems with food media that nobody wants to talk about ha la sintesi dei migliori compendi. Fotografa comportamenti e scenari consolidati. Non si perde tra luoghi comuni e neppure elargisce consigli. Elenca, con dati e link alla mano, quelli che sono i problemi di cui i food media si alimentano. Lo scopo?  E …

chiacchiere carnevale binche

Chiacchiere chiamale se vuoi

Chiacchiere chiamale se vuoi. Sono qui giusto per scoprire come chiami i dolci di Carnevale. Ogni regione e paese ha i suoi nomi.  Usare la parola giusta al momento è importante. Hanno tentato di insegnarcelo fin da bambini, anche chi faceva le chiacchiere al forno e non sapeva che a qualche chilometro di distanza c’era chi le presentava come crostoli. Poi è arrivato il #tbnetalks sul Carnevale, moderato da Cristiano Guidetti di Viaggio Vero, e non sono state più le stesse frappe. Chiacchiere, crostoli e frappe, ma non solo. Questo post raccoglie ciò che è emerso dalle tavole di Carnevale dei partecipanti alla chat su Twitter. Sebbene sia stato confermato che non tutti amino il Natale, è emerso pure che assieme si possono ricordare molti dolci di Carnevale.

Coffee wishlist: un caffè un desiderio

Coffee wishlist: la lista dei desideri che ruota tutta attorno al caffè. Mese nuovo, desiderio nuovo. Ho deciso di aprire così, con i desideri, ogni nuovo mese. L’esperienza della wishlist per Natale ha dato un bel frutto: la voglia di dirla tutta. Sì, i desideri vanno messi nero su bianco e anche se la macchina per il caffè da borsetta non è stata portata da Babbo Natale (e non capisco perché 🙂 ), di sicuro non è passata inosservata. Quindi, mi farò notare ogni mese 🙂 per una lista di desideri ad hoc. Ovviamente, se vuoi fare lo stesso, ti lascio tutto lo spazio che vuoi. Lo so, ogni giorno è un nuovo desiderio. Ma a volta bisogna darsi dei limiti. Per il mese di febbraio il mio limite è il caffè. Sì, il leitmotif sarà il caffè e lo è a partire da questa coffee wishlist, perché ogni caffè è un desiderio. Caffè perché La giornata non può cominciare senza di lui. Alzi la mano chi non ha bisogno di un secondo, un terzo …